Chesil Beach - Il segreto di una notte (2017)
- michemar

- 18 feb 2020
- Tempo di lettura: 3 min

Chesil Beach - Il segreto di una notte
(On Chesil Beach) UK 2017 dramma 1h50’
Regia: Dominic Cooke
Soggetto: Ian McEwan (romanzo)
Sceneggiatura: Ian McEwan
Fotografia: Sean Bobbitt
Montaggio: Nick Fenton
Musiche: Dan Jones
Scenografia: Suzie Davies
Costumi: Keith Madden
Saoirse Ronan: Florence Ponting
Billy Howle: Edward Mayhew
Emily Watson: Violet Ponting
Samuel West: Geoffrey Ponting
Anne-Marie Duff: Marjorie Mayhew
Adrian Scarborough: Lionel Mayhew
Bebe Cave: Ruth Ponting
Anton Lesser: rev. Woollett
TRAMA: Nell'Inghilterra del 1962, la ricca e talentuosa violinista Florence sposa Edward, promettente storico appartenente a un ceto sociale più modesto. Mentre sono in luna di miele nella romantica Chesil Beach, i due sembrano come bloccati e incapaci di esprimere i rispettivi sentimenti e paure.
Voto 6,5

In pratica, un rapporto amoroso tra due giovani ventenni che stenta, fa fatica a vedere il fiorire dei sentimenti e poi muore prima di nascere. Certo, la partenza non era molto favorevole, dal momento che lei, Florence, è di famiglia altolocata, ama suonare il violino, è perfettina, puntigliosa; lui, Edward, è di famiglia proletaria e ama il rock e tutto ciò che riguarda l’agitazione dei mitici anni ’60. Le lunghe distanze mentali saltano fuori subito dopo un matrimonio troppo frettoloso, e figuriamoci cosa può succedere la prima notte di nozze nell’albergo della località che hanno scelto, Chesil Beach appunto.


Il regista Dominic Cooke è bravo a farci intuire sin da subito i caratteri differenti dei due giovani, alternando con sapienza l’impaccio che soffrono entrambi in questi frangenti e alcuni flashbacks che ci mostrano già le loro prime difficoltà. Lei è la ricercatissima Saoirse Ronan, che pare ripetere le apprensioni e le incertezze del personaggio che l’hanno resa celebre, Lady Bird (recensione): arriva, prima del matrimonio, persino a leggere un manuale del sesso e già il termine “penetrazione” la mette tutta in agitazione. Dal canto suo, Edward, interpretato da Billy Howle (visto in Dunkirk [recensione] e L'ascesa di Skywalker) ne ha già di sue di difficoltà come “maschio” da letto. Dice lei spaventata all’amica: “Vuole entrare dentro di me!”. Nella tragicicomicità della situazione il regista ci mette anche la cerniera capricciosa, tipico espediente che rallenta le “operazioni” e aumenta l’ansia da prestazione (ma quale?). La terza vera protagonista del film è la spiaggia di sassi di Chesil Beach, che assiste come natura vuole, cioè inerte ma rumorosa di acqua, alla discussione chiarificatrice tra i due, che sono più lontani di quello che pareva all’inizio.

Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Ian McEwan, più che una luna di miele è una luna di caffè amarissimo, e lo stesso scrittore sa ricavare una eccellente sceneggiatura che tiene conto dei due caratteri così diversi e delle difficoltà psicologiche che si trascinano dietro. Forse Florence e Edward sono due calamite ma si sono avvicinati tramite i poli sbagliati, si respingono nonostante i vani sforzi per accostarsi e amarsi veramente: lui è un ragazzo in piena salute ma inesperto, ma lei ha troppe remore e forse anche paura di lasciarsi andare, fino a provare repellenza al solo pensiero di essere “penetrata” come ha letto. La claustrofobica scena della camera d’albergo è la sintesi delle fobie e dell’inesperienza, dei tabù e della voglia di conquistare le libertà che i giovani inglesi cercavano dopo il mitico ’68. La swinging London è lontana mille miglia e a Florence non interessa minimamente, per lei è molto meglio Mozart: la musica di suo marito la chiama “vattelapesca” e confonde Chuck Berry con Elvis Presley! Si potrebbero amare e apprezzare entrambi questi tipi di musica ma lo spazio tra i due è vasto e non facilmente riempibile, viste anche le cicatrici sociali e familiari che si trascinano dietro.

Il film è ben diretto e ci offre silenziosamente diversi particolari da cogliere sullo schermo, mentre dato l’ottimo soggetto di partenza ha anche una sceneggiatura solidissima, firmata da un grandissimo autore. La recitazione (da cogliere in originale, ovviamente) è perfettamente all’altezza: Saoirse Ronan e Billy Howle se la cavano egregiamente.






Commenti