Chocolat (2000)
- michemar

- 17 gen 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 13 lug

Chocolat
UK, USA 2000 commedia 2h1’
Regia: Lasse Hallström
Soggetto: Joanne Harris (romanzo)
Sceneggiatura: Robert Nelson Jacobs
Fotografia: Roger Pratt
Montaggio: Andrew Mondshein
Musiche: Rachel Portman
Scenografia: David Gropman
Costumi: Renee Ehrlich Kalfus
Juliette Binoche: Vianne Rocher
Judi Dench: Armande Voizin
Johnny Depp: Roux
Alfred Molina: conte Paul De Reynaud
Carrie-Anne Moss: Caroline Clairmont
Lena Olin: Josephine Muscat
Victoire Thivisol: Anouk
Hugh O'Conor: padre Henri
Peter Stormare: Serge Muscat
Leslie Caron: madame Audel
John Wood: Guillaume Blerot
TRAMA: In una provincia francese senza tempo arriva bel bella in un paesino la girovaga Vianne, con figlioletta a carico. Affitta un negozio, apre una cioccolateria e suscita scandalo: soprattutto presso il conte-sindaco che domina il villaggio, ma anche fra i paesani bigotti. Vianne è una maga (del cioccolato, e di tutto il resto): le sue praline risvegliano negli esseri umani desideri repressi, vitalismi nascosti, bisogni urgenti.
Voto 6

Il film potrebbe iniziare come una fiaba, con un "c'era una volta" in un villaggio francese dove da tempo immemorabile regna la tranquillità assoluta, con cui si intende che non succede proprio nulla, fino a quando un vento furbo soffiò dal nord, portando con sé Vianne (Juliette Binoche), che apre una cioccolateria. Dopodiché nulla è più come prima. In questa atmosfera, si sviluppa un film affascinante e stravagante dove il personaggio della bella attrice regna come una dea serena e saggia che qui sembra così matura e in salute che la sua stessa presenza diventa presto un pretesto di scarsa accoglienza da parte dei puritani locali. Se il suo personaggio abbia programmi più profondi, se sia davvero una strega, come alcuni credono, o una sacerdotessa pagana, come sembra suggerire, è lasciato irrisolto intenzionalmente per aumentarne il mistero, così come è giunta proprio lì.

L’ala tradizionalista e conservatrice del villaggio è rappresentata dal conte Paul De Reynaud (Alfred Molina), la cui ricchezza e i cui libri non lo consolano dall'assenza della moglie, che ufficialmente sarebbe in visita a Venezia ma potrebbe benissimo aver fatto le valigie ed essersi trasferita. Egli si definisce l'arbitro morale del luogo, scrivendo persino i sermoni che padre Henri (Hugh O'Conor) pronuncia dal pulpito mentre le labbra dell'aristocratico compiacente si muovono contente all'unisono.

I golosi e squisiti prodotti della nuova arrivata Vianne contengono ingredienti che sembrano magici (tipo l’acqua per il cioccolato) e presto il suo negozio diventa un centro per guarire da malattie più psicologiche che fisiche. O forse anche quelle? Fatto sta che una confezione sembra funzionare come Viagra, mentre altre ispirano amore, non lussuria, e spingono il vecchio Guillaume Blerot (John Wood) a farsi coraggio e confessare a una vedova locale, madame Audel (Leslie Caron), che l'ha adorata da sempre. Anche Armande Voizin (Judi Dench), la vecchia padrona di casa supponente di Vianne, si scioglie sotto quell'influente pozione di bontà e pone fine alla sua lunga ostilità nei confronti di sua figlia Caroline (Carrie-Anne Moss). Quanti miracoli fanno quei dolci! Poi arriva Roux (Johnny Depp) e tutto viene stravolto ancora.

Lasse Hallström, non è una novità, ama girare film che sembrano favole, anche come questa, che sembra inventata fuori da tempo (dal romanzo omonimo di Joanne Harris): sembra l’800 ma non viene spiegato mai in che era ci troviamo, se non quando si intuisce che la guerra mondiale è finita da una quindicina d’anni. A muovere i sentimenti, e saranno di vario tipo, reazioni di simpatia, di senso di liberazione, di invidia, di gelosia e scoperta dei piaceri sensoriali e sensuali, è l’arrivo in una misteriosa cittadina, che sembra appunto ferma nel tempo, di una bella e attraente donna, dal largo sorriso e senza timori. I prodotti del negozio che apre, una volta sistematasi, sono fatti di quella sostanza che non ha nemici tra gli umani: la cioccolata. Ma i nemici invece se ne fa, anche troppo presto. Alcuni la amano, altri la odiano: parrebbe una strega!

I personaggi sono variegati (come i cioccolatini) e sono perfettamente incastrati nella ambientazione della provincia bigotta della Francia colorata dalla bella fotografia di Roger Pratt.
Chi meglio della sensuale e solare Juliette Binoche poteva provocare gli abitanti con la sua erotica cioccolata? Chi meglio può rappresentare il gitano picaresco affascinante e misterioso come Johnny Depp che se ne innamora? Ma è tutto il cast che è indovinato, tanto da avere ogni personaggio il giusto peso nella trama.
Avete fatto caso al cognome della bella Vianne? Eheh, non è un caso!

2001 - Premio Oscar
Candidatura al miglior film
Candidatura alla miglior attrice protagonista a Juliette Binoche
Candidatura alla miglior attrice non protagonista a Judi Dench
Candidatura alla migliore sceneggiatura non originale
Candidatura alla miglior colonna sonora
2001 - Golden Globe
Candidatura al miglior film commedia o musicale
Candidatura al miglior attrice in un film commedia o musicale a Juliette Binoche
Candidatura alla miglior attrice non protagonista a Judi Dench
Candidatura alla miglior colonna sonora






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