Cinque giorni una estate (1982)
- michemar

- 22 giu 2023
- Tempo di lettura: 3 min

Cinque giorni una estate
(Five Days One Summer) USA 1982 dramma 1h36’
Regia: Fred Zinnemann
Soggetto: Kay Boyle (storia breve: “Maden, Maiden”)
Sceneggiatura: Michael Austin
Fotografia: Giuseppe Rotunno
Montaggio: Stuart Baird
Musiche: Elmer Bernstein
Scenografia: Willy Holt
Costumi: Emma Porteous
Sean Connery: Douglas Meredith
Betsy Brantley: Kate
Lambert Wilson: Johann Biari
Jennifer Hilary: Sarah Meredith
Isabel Dean: madre di Kate
Gérard Buhr: Brendel
Anna Massey: Jennifer Pierce
Sheila Reid: Gillian Pierce
TRAMA: Sulle alpi svizzere, durante l'estate del 1932, un medico scozzese cinquantenne, Douglas, trascorre le vacanze con la nipote Kate, innamorata di lui. Situazione delicata e vissuta male dalla ragazza, che si confida con una giovane guida alpina, Johann; questi, nel corso di un'escursione, cerca di convincere Douglas a rinunciare a Kate. Sulla strada del ritorno Johann precipita e muore.
Voto 6,5

Ci sono voluti anni a Sean Connery per mettere da parte il successo di James Bond e la sua ombra che si allungava nella carriera e quindi affermarsi come eccellente attore diversificato, capace di interpretare con molta efficacia personaggi lontani dall’agente segreto che lo aveva portato in cima al gradimento degli appassionati di cinema. Tanti bei film si sono succeduti, di differente genere. Uno di questi è l’ultima opera di Fred Zinnemann, ormai giunto al termine del percorso, con un soggetto a cui pensava da anni. Non facile da realizzare per l’ambientazione e anche per la delicatezza dell’argomento: le Alpi svizzere nella loro piena bellezza (siamo nell’Engadina) e una storia sentimentale alquanto scabrosa.

La parte principale del film riguarda Douglas (Sean Connery) e Kate (Betsy Brantley) che realizzano il progetto di un viaggio di vacanza che permetterà loro di trascorrere del tempo insieme in una remota baita nelle Alpi svizzere dove possono approfittare non solo di stare soli come una coppia ma anche per sfogare la loro passione per l'escursionismo e l'arrampicata. Per evitare qualsiasi sospetto, si fingono marito e moglie. All'inizio la giovane è entusiasta come una studentessa perché può finalmente condividere l’intimità con Douglas e i due possono finalmente esprimere apertamente l’affetto l'uno per l'altra. Le cose si complicano, tuttavia, quando la loro guida escursionistica Johann (Lambert Wilson) si rivela essere un bel giovane che ha l'età di Kate. Dal primo minuto si risvegliano in lei desideri sessuali a lungo repressi per qualcuno diverso da Douglas, il quale però percepisce immediatamente l'attrazione inespressa tra i due. Il trio, tuttavia, gode di un rapporto cordiale e professionale e si dilettano in escursioni per ammirare le meraviglie paesaggistiche che li circondano. Quando Johann diventa più sincero ed entra in confidenza e scopre che la giovane non è sposata con l’uomo ne resta indignato e cerca di convincerla a lasciarlo, dicendole che è una relazione senza uscita, e stando con un uomo sposato non può finire bene. In seguito, durante una pericolosa escursione con Douglas, la guida lo affronta in un diverbio acceso, addirittura mentre sono in cima alla cima di una montagna, certamente il posto meno opportuno per una discussione di questo tipo. Douglas sostiene che non sta usando Kate e che la ama davvero. Nel frattempo, invece, la ragazza decide di lasciarlo e accettare la corte di Johann. Ma prima che possa dare allo zio una lettera chiarificatrice, arriva la notizia che c'è stato un disastro sulla montagna e che uno degli uomini è stato ucciso da una valanga. Johann.

Una storia difficile, un amore incestuoso, il classico terzo che cambia gli equilibri già difficoltosi di loro, e intorno la strabiliante bellezza della natura alpina. Se i due comprimari danno una prova molto buona dei loro personaggi, Sean Connery domina il film con un'eccellente interpretazione di un personaggio davvero complesso, che a volte è simpatico e altre volte un po’ meno, anzi anche cattivo. Il suo è un fascino superficiale, ma che rischia crudelmente di distruggere la vita di sua nipote per pura passione. Non c'è dubbio che la ami, ma è chiaro che non ha alcuna voglia di mettere in pericolo il suo matrimonio pur rimanendo il più possibile vicino a lei, la quale, quando finalmente esprime la sua frustrazione e minaccia di lasciarlo per l’altro, ne subisce una violenta reazione. Anche il personaggio di Kate è complesso e appare come un trofeo nella battaglia tra due uomini possessivi: alla fine la scelta è sua e può esercitare la propria volontà, seguendo il suo destino.

Sicuramente non è il migliore dei film di Fred Zinnemann, che forse era giunto al capolinea artistico, ma oltre alla bravura degli attori emergono due particolari: la meraviglia del paesaggio (lo si potrebbe definire un bellissimo film di montagna) e la grande dote di Giuseppe Rotunno nel fotografare e far risaltare quelle bellezze.






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