Con Air (1997)
- michemar

- 10 dic
- Tempo di lettura: 3 min

Con Air
USA 1997 thriller 1h55’
Regia: Simon West
Sceneggiatura: Scott Rosenberg
Fotografia: David Tattersall
Montaggio: Chris Lebenzon, Steve Mirkovich, Glen Scantlebury
Musiche: Mark Mancina, Trevor Rabin
Scenografia: Edward T. McAvoy, Chas Butcher, Debra Echard
Costumi: Bobbie Read
Nicolas Cage: Cameron Poe
John Cusack: Vince Larkin
John Malkovich: Cyrus “Vaiolo” Grissom
Steve Buscemi: Garland Greene
Ving Rhames: Nathan “Cane Mastino” Jones
Colm Meaney: Duncan Malloy
Mykelti Williamson: Mike “Bimbo” O’Dell
Rachel Ticotin: Sally Bishop
Monica Potter: Tricia Poe
Dave Chappelle: Joe “Flipper” Parker
M. C. Gainey: Earl “Scalpo” Williams
John Roselius: Skip Devers
Renoly Santiago: Ramon “Sally-Can’t Dance” Martinez
Danny Trejo: John Baca
Jesse Borrego: Francisco Cindino
TRAMA: L’ex ranger Cameron Poe, da poco in libertà vigilata, si ritrova intrappolato su un aereo per il trasporto di prigionieri quando i passeggeri ne assumono il controllo.
VOTO 6

L’antefatto è necessario per capire le motivazioni per cui, in seguito, il nocciolo della trama si volge per buona parte sul velivolo compreso l’azione vera e propria. Cameron Poe (Nicolas Cage) è un ranger pluridecorato dell’esercito americano che un giorno sta per tornare da sua moglie, Tricia (Monica Potter), che aspetta un bambino: la trova in un bar e conversa con lei ballando. Intanto un gruppo di bulli mette gli occhi sulla donna. Poco dopo, al di fuori del locale, la banda di uomini assale Cameron. Mentre lei va a chiamare rinforzi, lui viene ferito: quando un uomo cerca di colpirlo con un coltello, contrattacca e lo uccide accidentalmente. Poe viene arrestato e portato in tribunale, dove viene condannato a otto anni di carcere per omicidio preterintenzionale, durante i quali non potrà assistere alla nascita di sua figlia, che però compirà gli otto anni proprio il giorno della sua scarcerazione.

Il titolo del film si riferisce a Con Air (abbreviazione di Convict Air), il programma di trasporto dei detenuti gestito dal governo che utilizza un aereo militare modificato soprannominato Jailbird, che trasferisce ogni anno criminali che devono essere processati, ricoverati in ospedali o trasferiti in altre prigioni. Quando un gruppo dei più pericolosi e noti prigionieri del sistema penitenziario statunitense viene trasferito in una prigione di massima sicurezza, Cameron Poe, detenuto in libertà provvisoria, ottiene un passaggio sull’aereo. Cameron è ansioso di rivedere la moglie e non vuole mancare all’ottavo compleanno della figlia, ma rimane coinvolto nel dirottamento messo a punto da Cyrus “The Virus” Grissom (John Malkovich).

Determinante nei fatti che accadranno su quell’aereo è Vince Larkin, interpretato da John Cusack, un agente federale degli U.S. Marshals che coordina l’operazione di trasferimento e che cerca di mantenere il controllo della situazione e diventa l’alleato esterno di Cameron Poe, collaborando con lui per fermare “The Virus” e salvare l’aereo.

L’esordio registico di Simon West (in seguito sempre dedito a film d’azione) è un teso thriller che riesce a combinare l’adrenalina pura con un ottimo cast. L’eroe della situazione è Nicolas Cage, che interpreta Cameron Poe, l’ex ranger dell’esercito. La trama, sebbene a tratti prevedibile, è sostenuta da un ritmo incalzante e da sequenze d’azione spettacolari, nell’ambito di un plot molto consueto nel cinema americano: il buono non vede l’ora di rientrare in famiglia e i criminali che sconvolgono i piani facendo scoppiare la ribellione ed il caos.

Uno degli aspetti più positivi del film è la performance di John Malkovich nei panni del cattivissimo Cyrus “The Virus” Grissom, un antagonista memorabile che dà alla storia il pepe adatto all’occasione per esplodere nella ribellione. Anche Steve Buscemi, nel ruolo di un serial killer filosofico, offre una performance intrigante e inaspettatamente divertente. E poi tanti altri nomi noti.

La regia di West è efficace nel mantenere alta la tensione e la sceneggiatura di Scott Rosenberg riesce a bilanciare momenti di umorismo con scene di molto movimento.

Nonostante alcune incongruenze logiche e una certa prevedibilità, rimane un film d’azione di discreto intrattenimento e adeguatamente realizzato, capace di intrattenere il pubblico con il suo mix di adrenalina, brillantezza e personaggi ben caratterizzati. Se qualche sequenza potrà sembrare esagerata bisogna considerare che tutto fa parte del gioco e serve alla storia, che è e rimane un film d’azione.

Riconoscimenti
Oscar 1998
Candidatura miglior suono
Candidatura miglior brano musicale






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