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Coraggio... fatti ammazzare (1983)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 22 nov 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 17 ott

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Coraggio... fatti ammazzare

(Sudden Impact) USA 1983 thriller 1h57’

 

Regia: Clint Eastwood

Sceneggiatura: Joseph Stinson, Harry Julian Fink, Rita M. Fink

Fotografia: Bruce Surtees

Montaggio: Joel Cox

Musiche: Lalo Schifrin

Scenografia: Edward C. Carfagno

Costumi: Glenn Wright

 

Clint Eastwood: Harry Callaghan

Sondra Locke: Jennifer Spencer

Pat Hingle: Lester Jannings

Bradford Dillman: capitano Briggs

Paul Drake: Mick

Audrie J. Neenan: Ray Parkins

Jack Thibeau: Kruger

Michael Currie: tenente Donnelly

Albert Popwell: Horace King

Mark Keyloun: Bennett

Wendell Wellman: Tyrone

Michael V. Gazzo: Threlkins

Bette Ford: Leah

Carmen Argenziano: D’Ambrosia

 

TRAMA: Jennifer ha deciso di giustiziare gli uomini che dieci anni prima hanno violentato lei e la sorella (che da allora è ricoverata in una clinica psichiatrica). L’ispettore Callaghan, incaricato del caso, dopo essere arrivato a sbrogliare la matassa, aiuta la donna ben al di là dei suoi doveri di poliziotto.

 

Voto 6


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Che Dirty Harry non segua precisamente le regole lo si sa da sempre, ma stavolta addirittura lui comincia ad avere simpatia verso la persona a cui dà la caccia, in quanto questa sta punendo ed eliminando quella feccia della società che lui ha sempre combattuto. Insomma, per lui c’è un dilemma: come ufficiale della legge ci si aspetta che arresti la colpevole, ma come uomo è d’accordo con la forma di punizione che sta infliggendo ai criminali.



Il film è caratterizzato da una tensione costante e da scene d’azione ben congegnate, tipiche del genere poliziesco degli anni ’80 e Clint offre come suo solito una performance solida, incarnando perfettamente il ruolo del poliziotto duro e disilluso. La sua cara Sondra Locke, nel ruolo di Jennifer, riesce a trasmettere sia la vulnerabilità che la determinazione del suo personaggio, rendendo la sua vendetta comprensibile e, in qualche modo, giustificabile.



Siamo al quarto capitolo della serie di film dedicati all’ispettore Harry Callaghan (Callahan, in originale), meglio conosciuto come Dirty Harry ed ora Clint non solo interpreta il ruolo principale che tanta fortuna gli ha dato, ma si posiziona anche dietro la macchina da presa, portando la sua visione personale al franchise e opta di esplorare i temi complessi come la giustizia, la vendetta e la moralità. Il film non offre risposte facili, ma invita lo spettatore a riflettere sulle conseguenze delle azioni dei personaggi e sulle sfumature del bene e del male.



Come si sa, il film su questo duro poliziotto hanno la caratteristica di avere trame non complicate e lui non esibisce mai muscoli come accade con Stallone e Schwarzenegger: ha due occhi che rappresentano un’ulteriore arma oltre il pistolone che esibisce per spaventare chi ha di fronte e Clint sa sempre come portare in porto la sua pellicola, combattendo i criminali e la burocrazia dei suoi capi.



 
 
 

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