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Crazy, Stupid, Love. (2011)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 17 gen 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

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Crazy, Stupid, Love.

USA 2011 commedia 1h58’


Regia: Glenn Ficarra, John Requa

Sceneggiatura: Dan Fogelman

Fotografia: Andrew Dunn

Montaggio: Lee Haxall

Musiche: Christophe Beck, Nick Urata

Scenografia: William Arnold

Costumi: Dayna Pink


Steve Carell: Cal Weaver

Ryan Gosling: Jacob Palmer

Julianne Moore: Emily Weaver

Emma Stone: Hannah Weaver

Jonah Bobo: Robbie Weaver

Joey King: Molly Weaver

Analeigh Tipton: Jessica Riley

John Carroll Lynch: Bernie Riley

Marisa Tomei: Kate Tafferty

Kevin Bacon: David Lindhagen


TRAMA: La vita di un marito di mezza età cambia drasticamente quando la moglie gli chiede il divorzio. Cercherà di riscoprire la propria virilità imparando a rimorchiare ragazze nei bar con l'aiuto di un nuovo amico, Jacob.


Voto 6

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Le commedie americane, come sappiamo, hanno raramente la brillantezza e le battute fulminanti di quelle francesi e questo film lo dimostra: intrattenimento facile, situazioni sentimentali disastrose, divorzi inaspettati, rifugio nell’alcol, tardi serate al bar. La sceneggiatura spumeggiante dei transalpini, qui, viene sostituita dalla simpatia dei divi transatlantici, dal loro sorriso accattivante. Se metti, per esempio, anche Ryan Gosling a fare la parte dello stupidino può darsi che ce la fai a tirar giù una commedia passatempo.

Il segreto, allora, quando riesce, sta nel cast e qui non ci si può lamentare, ce n’è da riempire almeno un paio di film. Forse, però, l’opera del duo Glenn Ficarra & John Requa esagera in maschilismo, perché si ha l’impressione che si parli soprattutto di come gli uomini pensano e reagiscono alle mosse delle donne. Ma il cinema spesso va così, con buona pace di tutti, dai produttori agli spettatori: uomini carini e donne attraenti.

Succede, infatti, che Cal Weaver (Steve Carrell) crede di avere una vita perfetta: ha un lavoro che ama, vive in una casa di sua proprietà e ha sposato Emily (Julianne Moore), la fidanzata del liceo, con cui ha avuto dei figli fantastici. Un bel giorno Emily comunica a Cal di avere una relazione extraconiugale e gli chiede il divorzio. Il mondo di Cal sembra crollare: rimasto da solo e fuori dal tempo, l’uomo passa le serate ad affogare i dispiaceri nell’alcol al bancone di un bar. In una di queste notti incontra il trentenne Jacob (Ryan Gosling). L’aitante giovane mostra a Cal tutto ciò che si sta perdendo e che invece lo aspetta: nuove donne da incontrare, nuovi stili di vita da abbracciare e soprattutto maggior sicurezza. Cal riesce a trasformarsi in un uomo nuovo ma non riesce a mutare il suo cuore che, inevitabilmente, lo riporta sempre al punto di partenza.

In compenso, come si può notare, il film dimostra le debolezze caratteriali dei maschietti e quanto invece siano forti le donne. Ma questa non è una novità.

Ci si diverte? Non molto. Si sorride? Abbastanza e il finale non guasta l’atmosfera, anzi aiuta a stare nei binari previsti. In fondo, di che si tratta? Ma “solo” di quel sentimento, un pazzo, stupido amore. Punto. Come nella punteggiatura del titolo.

Puro intrattenimento: non è Uomini e donne, perlomeno non è volgare e burino come quell’altro posto.

Riconoscimenti

2012 – Golden Globe

Candidatura miglior attore in commedia/musical Ryan Gosling


 
 
 

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Il Cinema secondo me,

michemar

cinefilo da bambino

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