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Crimson Peak (2015)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 29 dic 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 2 giu 2023


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Crimson Peak

USA/Canada 2015 fantasy/horror 1h59'


Regia: Guillermo del Toro

Sceneggiatura: Guillermo del Toro, Matthew Robbins

Fotografia: Dan Laustsen

Montaggio: Bernat Vilaplana

Musiche: Fernando Velázquez

Scenografia: Tom E. Sanders

Costumi: Kate Hawley


Mia Wasikowska: Edith Cushing

Jessica Chastain: Lady Lucille Sharpe

Tom Hiddleston: sir Thomas Sharpe

Charlie Hunnam: dott. Alan McMichael

Jim Beaver: Carter Cushing

Burn Gorman: Holly

Bruce Gray: William Ferguson

Leslie Hope: Mrs. McMichael

Doug Jones: Lady Sharpe


TRAMA: Edith vive nell'alta società della New York di inizio '900, con il trauma della madre deceduta, l'aspirazione ad essere una scrittrice e le strane allucinazioni di cui è vittima. Quando tra gli spasimanti si palesa un carattere anticonformista come Thomas Sharpe, uno che sembra amarla per quello che è, Edith non ha dubbi e lo sposa in gran fretta. La morte del padre la costringerà a trasferirsi lontano da New York, a Crimson Peak, dove Thomas vive con la sorella Lucille in una casa fatiscente e spaventosa. Là Edith incontrerà la realtà del loro rapporto.


Voto 6,5

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La storia ha inizio a Buffalo, nello stato di New York, dove vive Edith (Mia Wasikowska), nella vecchia casa con l’affettuoso padre vedovo Carter Cushing (Jim Beaver). La fanciulla ama scrivere storie gotiche e crede (ecco forse la causa della sua passione) nei fantasmi, avendo spesso visioni dello spirito della madre, morta quando era piccola. “I fantasmi sono una metafora del passato”, ama affermare. L'isolamento letterario di Edith si attenua quando i misteriosi fratello e sorella britannici Thomas e Lucille Sharp (Tom Hiddleston e Jessica Chastain) arrivano in città. I due hanno fantasiosi titoli inglesi, ma sono senza un soldo, tanto che l’intraprendente giovanotto cerca un sostegno finanziario per una delle sue innovative invenzioni al benestante Mr. Cushing. Thomas non ha occhi che per la ricca ereditiera e ciò fa già insospettire lo spettatore, sorpreso da tanto interessamento, per giunta abbinato alla disperata ricerca di capitali.

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Nonostante la corte di un altro bel giovanotto, il dottor Alan McMichael (Charlie Hunnam), le perplessità del padre, che ingaggia un detective per scoprire il passato dell’autodefinito baronetto, e un’ennesima apparizione del fantasma della madre che la mette in guardia, Edith è sedotta e affascinata dal corteggiamento dello sconosciuto e dall’equivoco comportamento della sorella. Ma quando il padre viene misteriosamente assassinato non sa più resistere all’invito di Thomas e accetta di partire con i due alla volta della loro isolata casa nella campagna inglese e di sposarlo.

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Qui inizia la parte importante del film, che per alcuni particolari fa tornare alla mente almeno due opere molto note nel genere del thriller noir: Notorious e Rebecca. Alcune stanze del castello dove vivono vengono precluse alla visita della ragazza, è frequentemente invitata a bere il tè che la cognata le prepara ed inoltre c’è un inquietante mazzo di chiavi che le viene vietato di usare: elementi che inquieterebbero chiunque ma non lei, che invece ne è sempre più incuriosita. Gli incubi e gli esseri mostruosi di Guillermo del Toro arrivano prepotenti a dominare le successive sequenze e fanno assumere alla figura della protagonista le sembianze della prigioniera destinata a soccombere, specialmente perché viene a conoscenza di allarmanti scoperte.

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La stella di Guillermo Del Toro, dopo le notevoli affermazioni dei film precedenti, ormai brilla di luce propria e questo ulteriore passo nell’horror/fantasy non è altro che l’anteprima dell'opera che precederà "la forma" dell'Oscar, con il suo amato cinema che è quell'immaginario tra il reale e il gotico, il mostruoso e il concreto che lo aveva caratterizzato fino al momento. In più, questa volta, il regista aggiunge una serie di riferimenti visivi e tematici ancora più esplicitamente vicini ad H.P. Lovecraft, autore che da sempre gli è caro e che lo ha spesso ispirato. Ma ciò che colpisce ancora una volta è che il regista pare affermare che spesso il vero orrore sia costituito dagli esseri umani, che in buona sostanza è la sua tesi di fondo.

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Ancora una volta un film gotico e serpeggiante horror (che proprio horror non è, eccettuata qualche eccellente sequenza), una bella storia, con grandi interpreti: il candore splendente di Mia Wasikowska ben si confà al suo personaggio, avendo già di suo un non so che di angosciante che la contraddistingue; Tom Hiddleston è ammaliante come solo lui è capace di essere, mentre la fulgida e fulva Jessica Chastain, più diafana che mai – che qui dà la sbagliata impressione di essere un passo indietro rispetto agli altri personaggi - ha un ruolo importante e inquietante che si afferma lentamente nel quadro della affascinante storia.

Poteva mancare Doug Jones? No, infatti, anche se come sempre non si vede, è lui dentro le apparizioni che fanno sobbalzare.

Bel film.



 
 
 

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