Da qui all’eternità (1953)
- michemar

- 13 giu 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Da qui all’eternità
(From Here to Eternit) USA 1953 dramma/guerra 1h58’
Regia: Fred Zinnemann
Soggetto: James Jones (romanzo)
Sceneggiatura: Daniel Taradash
Fotografia: Burnett Guffey, Floyd Crosby
Montaggio: William A. Lyon
Musiche: George Duning
Scenografia: Cary Odell
Costumi: Jean Louis
Burt Lancaster: Milton Warden
Montgomery Clift: Robert "Prew" Prewitt
Deborah Kerr: Karen Holmes
Frank Sinatra: Angelo Maggio
Donna Reed: Lorene / Alma
Ernest Borgnine: James "Fatso" (Trippa) Judson
Philip Ober: cap. Dana "Dynamite" Holmes
Jack Warden: caporale Buckley
Mickey Shaughnessy: serg. Leva
Harry Bellaver: Mazzioli
John Dennis: serg. Ike Galovitch
Merle Travis: Sal Anderson
TRAMA: L'ex pugile Prewitt fa parte del contingente americano alle Hawaii. Commilitoni e superiori (con l'eccezione del sergente Warden, che è l'amante della moglie del capitano) lo angariano pesantemente perché si rifiuta di allenarsi e di combattere nei tornei militari di boxe. Il suo unico amico, l'italo americano Angelo Maggio, muore per le sevizie in un campo di punizione. Poi arriva Pearl Harbor.
Voto 8

Nonostante la famosa scena con Burt Lancaster e Deborah Kerr tra le onde hawaiane sia ormai un’icona, la versione di Fred Zinnemann del best seller di James Jones sulla vita in una base americana nel 1941 poco prima dell'attacco giapponese a Pearl Harbor, è qualcosa di diverso. Il linguaggio, la sessualità e la violenza erano stati attenuati ma temi come l'adulterio, la prostituzione, la corruzione e il bullismo sadico assicurarono che la pellicola, vincitrice di 8 Oscar, venisse accolta come un film per adulti per i canoni di Hollywood.

Burt Lancaster è il sergente Warden, pragmatico ma di buoni principi; Montgomery Clift è Prew, un trombettiere appena arrivato in caserma il cui cosciente rifiuto di fare a pugni provoca nel plotone un trattamento discriminatorio da parte degli ufficiali. Frank Sinatra è il suo amico Angelo Maggio, vessato dall’insopportabile sergente della prigione militare (un memorabile Ernest Borgnine). In questo studio profondamente maschile sul coraggio e l’onore individuale, le attrici vengono trattate meno bene: Debora Kerr recita la parte di una sensuale adulta americana e Donna Reed interpreta la prostituta di una sala da ballo.

Zinnemann, dopo il successo del bellissimo Mezzogiorno di fuoco non era ancora molto affermato e pochi credevano nella sua predisposizione per questo film, ma gli Oscar provarono che poteva girare soggetti di qualità, tanto che il film affronta molto bene le dinamiche del bullismo, l'autoritarismo degli ufficiali e i pregiudizi che contaminano ogni gruppo ristretto. Il regista indubbiamente riuscì a ottenere forti interpretazioni dai grandi attori presenti e dopo quel rotolare tra le onde la vita di caserma non sarebbe sembrata più la stessa.
Oscar a: film, regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio, suono, Frank Sinatra (non protagonista), Donna Reed (non protagonista).






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