Demolition - Amare e vivere (2015)
- michemar

- 28 apr 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 12 giu 2023

Demolition - Amare e vivere
(Demolition) USA 2015 dramma 1h41’
Regia: Jean-Marc Vallée
Sceneggiatura: Bryan Sipe
Fotografia: Yves Bélanger
Montaggio: Jean-Marc Vallée
Musiche: Susan Jacobs (supervisore)
Scenografia: John Paino
Costumi: Leah Katznelson
Jake Gyllenhaal: Davis Mitchell
Naomi Watts: Karen Moreno
Chris Cooper: Phil Eastwood
Judah Lewis: Chris Moreno
C.J. Wilson: Carl
Polly Draper: Margot Eastwood
Heather Lind: Julia
Malachy Cleary: padre di Davis
Debra Monk: madre di Davis
Brendan Dooling: Todd
James Colby: John
TRAMA: Davis, un banchiere di successo di New York, soffre dopo aver perso la moglie in un tragico incidente d'auto. Nonostante le pressioni del suocero per superare il dolore insieme, Davis non riesce a farcela. Quello che inizia poi come una lettera di reclamo per un distributore automatico si trasforma presto in una serie di lettere in cui Davis si ritrova a scrivere sorprendenti ammissioni personali. Le sue missive catturano presto l'attenzione di Karen, addetta del servizio clienti della società, e in mezzo ai rispettivi pesi emotivi e finanziari i due sconosciuti finiscono per formare un improbabile legame. Con l'aiuto di Karen e di suo figlio, Davis inizierà a ricostruire la sua esistenza, demolendo quella a cui era abituato.
Voto 6,5

Di film che ci parlano di elaborazione del lutto ce ne sono a bizzeffe: c’è chi ci mostra il dolore che spezza il cuore, chi l’impassibilità, le terapie, la voglia di cancellare e ricominciare, chi invece si lascia andare e si fa addirittura autodistruggere. Poi c’è chi come Davis Mitchell, che ha perso la moglie in un incidente stradale in cui lui è uscito illeso, che decide di destrutturare la sua vita, di distruggere tutto ciò che lo circonda, soprattutto fatto di materia: la demolizione totale!

Quanto volte ci dicono: sfogati! A questo punto ad un regista capace come Jean-Marc Vallée (Dallas Buyers Club, Wild, la serie di grande successo Big Little Lies - Piccole grandi bugie) serviva un interprete poliedrico e malleabile: chi se non quell’attore capace di trasformarsi come un materiale plasmabile in tutte le figure come Jake Gyllenhaal? Un giovanotto che non ancora quarantenne ha già (compreso i film in preparazione e annunciati) oltre 50 presenze (e solo una sola candidatura agli Oscar!)? E di tutti i tipi di ruoli? Presto fatto. Ed eccolo all’opera con un lavoro di materiale e psicologica devastazione della sua vita per poter sfogare le emozioni compresse dentro di sé e per poter dire che adesso si può ricominciare. Ovvio che se poi spacchi veramente tutto, i tuoi conoscenti ti guarderanno come fossi un pazzo! Emblematico in questo film, pieno sì di metafora ma anche di esplicazione didascalica delle reazioni umane, è la scena in cui Davis comincia a litigare con una macchinetta delle merendine, che notoriamente si inceppano proprio quando non hai tempo o pazienza di riprovare e allora l’unica soluzione è di scuoterla fino a quasi distruggerla.

Jake Gyllenhaal è (serve scriverlo?) al di là delle attese e ne fa un personaggio che scuote non solo se stesso ma anche lo spettatore: è un attore così straordinario che riesce sempre a dare credibilità a qualsiasi eroe o antieroe quotidiano che si può incontrare nella vita. Dice lui stesso: “La sfida principale era far affezionare il pubblico a un personaggio che per la maggior parte del film non viene capito e le cui azioni sembrano prive di senso.” Ed è anche molto originale la maniera in cui si dipana la modalità in cui il protagonista inizia il suo percorso e cioè la corrispondenza epistolare che nasce proprio da quella maledetta merendina che non vuole saperne di essere mangiata e che dà il via ad una improbabile relazione che può anche cambiare la vita di Davis e della donna che così viene a conoscere. Come sempre bravi anche chi gli ruota intorno, come Naomi Watts e Chris Cooper, necessari ed efficaci comprimari.

“Se vuoi aggiustare qualcosa devi disfare tutto e capire cos’è davvero importante.”
Originalissimo e… devastante!






Commenti