Divorzio all’italiana (1961)
- michemar

- 7 gen 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 19 ago

Divorzio all’italiana
Italia 1961 commedia 1h45’
Regia: Pietro Germi
Sceneggiatura: Ennio De Concini, Pietro Germi, Alfredo Giannetti
Fotografia: Leonida Barboni, Carlo Di Palma
Montaggio: Roberto Cinquini
Musiche: Carlo Rustichelli
Scenografia: Carlo Egidi
Costumi: Dina Di Bari
Marcello Mastroianni: Ferdinando Cefalù
Daniela Rocca: Rosalia Cefalù
Stefania Sandrelli: Angela
Lando Buzzanca: Rosario Mulé
Leopoldo Trieste: Carmelo Patanè
Odoardo Spadaro: don Gaetano Cefalù
Saro Arcidiacono: dr. Talamone
Angela Cardile: Agnese Cefalù
Margherita Girelli: Sisina
Pietro Tordi: avv. De Marzi
TRAMA: Un barone siciliano, Ferdinando Cefalù, si innamora di Angela, una cugina sedicenne da cui peraltro è ricambiato. L'unico ostacolo è rappresentato dalla moglie di Ferdinando, Rosalia, una donna brutta e petulante. L'arrivo del pittore Carmelo Patané, vecchio amante della moglie, sembra poter mettere a posto le cose.
Voto 7,5

Nella città siciliana di Agramonte vive Ferdinando Cefalù, detto Fefè (Marcello Mastroianni), un uomo che non ha niente da fare e nessun posto dove andare. In virtù del fatto di essere il barone del luogo, non è un semplice residente ma un membro strutturale della cittadina, dove l'unico cambiamento accettabile di anno in anno è la variazione del tasso di omicidi. Le convenzioni lo tengono senza lavoro, le circostanze lo hanno reso senza figli sull'orlo della mezza età, e ora i debiti crescenti lo hanno confinato in poche stanze di decadente splendore nel vecchio palazzo di Cefalù. È bloccato mentalmente dal momento che la legge vieta il divorzio e il più fastidioso di tutti i suoi problemi è l’essere sposato con Rosalia (Daniela Rocca).

Quando un uomo è così, diciamo, intrappolato – specialmente un uomo a cui piace ricordare a se stesso la sua discendenza dai crociati – anela alla libertà che ad un certo punto sembrerà materializzarsi davanti a lui nella forma (o nelle forme) della cugina sedicenne Angela. Fefè inizia a detestare la moglie solo dopo essersi innamorato di Angela oppure è la sua disperazione che ha fatto apparire quella adolescente così dolce, così pura, così amabile? Potrebbe essere questa l’ipotesi più attendibile, anche perché chi narra la storia è una voce fuori campo, quasi interamente in flashback, come una mescolanza di ricordi e fantasie.

Pietro Germi veniva da film di successo ma drammatici (indimenticabili i suoi Il ferroviere, L’uomo di paglia, Un maledetto imbroglio) ed invece agli inizi degli anni Sessanta dà una sterzata alla sua filmografia cominciando con un’opera tanto cinica quanto esilarante, con un soggetto a cavallo tra l’arretratezza mentale e il conservatorismo sociale imperante in quegli anni. Un’analisi spietata spacciata con una commedia che sfiora il grottesco. Un film volutamente sopra le righe che non piacque a tutti ma divertì, sorprendendo quando vinse addirittura l’Oscar come migliore sceneggiatura, il Golden Globe come film straniero e il premio come migliore commedia a Cannes.

Intanto, è una delle interpretazioni più riuscite di Marcello Mastroianni e fu anche l’importante esordio assoluto di Lando Buzzanca in un ruolo che sembra ritagliato su misura per la sua faccia. Pietro Germi rimarrà in Sicilia per la seconda parte del dittico ideale, che contempla ovviamente anche Sedotta e abbandonata, sempre con una Stefania Sandrelli a dir poco in grande forma.
Un altro indiscutibile capolavoro di uno tra i generi che hanno fatto la fortuna del nostro cinema.

1963 - Premio Oscar
Miglior sceneggiatura originale
Candidatura miglior regia
Candidatura miglior attore protagonista a Marcello Mastroianni
1963 - Golden Globe
Miglior film straniero (Italia)
Miglior attore in un film commedia a Marcello Mastroianni
1963 - BAFTA
Miglior attore straniero a Marcello Mastroianni
Candidatura miglior film straniero
Candidatura miglior attrice straniera a Daniela Rocca
1962 - Nastro d'argento
Miglior soggetto originale
Migliore sceneggiatura
Miglior attore protagonista a Marcello Mastroianni
Candidatura regista del miglior film a Pietro Germi
Candidatura miglior produttore
Candidatura migliore scenografia
1962 - Festival di Cannes
Prix de la meilleure comédie a Pietro Germi






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