Domani è un altro giorno (2019)
- michemar

- 6 feb 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 25 mag 2023

Domani è un altro giorno
Italia 2019 commedia drammatica 1h40’
Regia: Simone Spada
Sceneggiatura: Giacomo Ciarrapico, Luca Vendruscolo
Fotografia: Maurizio Calvesi
Montaggio: Clelio Benevento
Musiche: Maurizio Filardo
Scenografia: Alessandro Bigini
Costumi: Elena Minesso
Marco Giallini: Giuliano
Valerio Mastandrea: Tommaso
Anna Ferzetti: Paola
Andrea Arcangeli: Leo
Barbara Ronchi: Caterina
Jessica Cressy: Sophie
Massimo De Santis: veterinario
Stefano Fregni: oncologo
Paolo Giovanucci: Sergio
Fabrizia Sacchi: Gloria
Renato Scarpa: direttore teatro
TRAMA: Tommaso e Giuliano sono due vecchi amici. Tommaso vive da tempo in Canada, ma torna a Roma per quattro giorni quando scopre che il suo amico Giuliano è condannato da una diagnosi terminale. Dopo un anno di lotta, Giuliano ha deciso di rinunciare alle cure invasive e arrendersi all'inevitabile. Perciò, in questi quattro giorni, i due amici dovranno dirsi addio.
Voto 6

È la storia della profonda amicizia tra Giuliano (Marco Giallini), attore di teatro piuttosto noto che vive e lavora a Roma, e Tommaso (Valerio Mastandrea), insegnante e ricercatore nel campo della robotica trasferito in Canada. Tra momenti divertenti e altri drammatici, humour, complicità e commozione, i due si ritroveranno a trascorrere quattro indimenticabili giorni insieme. Seduttore e innamorato della vita, Giuliano è condannato da una diagnosi terminale e il suo compito più doloroso è trovare una sistemazione al cane Pato, il suo meraviglioso e tenerissimo amico a quattro zampe.
Ma… sbaglio o questa storia l’abbiamo già sentita e vista? Sì, infatti è il remake di un bellissimo film (Truman - Un vero amico è per sempre (2015) di Cesc Gay con Ricardo Darín e Javier Cámara), rifacimento alla romana di un soggetto ambientato altrove.

I nostri due attori sono bravi e simpatici e sono anche adatti (e adattati) alle esigenze del copione, ma non ho notato la necessità di rifare un film già tanto affermato. No, non ce n’era bisogno. Anche perché alcune sequenze sono girate pari pari. Per giunta, in sede di presentazione nel talk televisivi e presso la stampa, poco si è fatto cenno all’opera originale, come se fosse stato un film ex novo. Forse queste critiche sono troppo severe ma per un appassionato che non sopporta i rifacimenti e i sequel, sempre sintomo di scarsità di idee, non è mai un bel sentire e vedere.

Comunque resta un film che si fa vedere, perché innanzitutto è una storia mestamente piacevole e perché i due attori protagonisti sono bravi e simpatici, già dotati naturalmente di una recitazione malinconica, sincronizzati sulla stessa onda, che si conoscono bene e che rappresentano efficacemente i caratteri dei personaggi.

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