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Equals (2015)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 10 ago 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

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Equals

USA/Indonesia 2015 dramma fantascientifico 1h41’


Regia: Drake Doremus

Sceneggiatura: Nathan Parker

Fotografia: John Guleserian

Montaggio: Jonathan Alberts

Musiche: Dustin O'Halloran, Apparat

Scenografia: Katie Byron, Tino Schaedler

Costumi: Alana Morshead, Abby O'Sullivan


Nicholas Hoult: Silas

Kristen Stewart: Nia

David Selby: Leonard

Guy Pearce: Jonas

Jacki Weaver: Bess

Toby Huss: George

Kate Lyn Sheil: Kate

Rebecca Hazlewood: Zoe

Teo Yoo: Peter

Aurora Perrineau: Iris

Scott Lawrence: Mark

Bel Powley: Rachel

Tom Stokes: Dominic

Kai Lennox: Max


TRAMA: In un mondo futuro privo di avidità, povertà, violenza e sentimenti, una nuova malattia minaccia di risvegliare emozioni sopite, instillando l'amore, la depressione, la sensibilità e la paura in chi ne viene colpito, prima di essere rapidamente allontanato dalla società e mai più rivisto. In tale contesto, i giovani Nia e Silas vivranno sulla loro pelle i dilemmi generati da una relazione proibita.


Voto 6

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Chissà perché la maggior parte dei film di fantascienza siano ambientati in un lontano futuro distopico, dove i protagonisti sono intrappolati in regole di comportamento così rigide che non possono decidere alcun atteggiamento, pena severissime punizioni. E poi, a furia di immaginarsi società distorte basati su principi limitativi alle libertà personali, si arriva a situazioni assurde quanto spaventose.

Nel caso specifico, gli esseri umani sono stati geneticamente modificati e privati delle emozioni nel tentativo di proteggere la società dalla guerra e dall'instabilità motivata dai desideri e dalle passioni che hanno distrutto le generazioni precedenti. Quindi non ci si può neanche innamorare. Mentre oggi è tutto un espandersi di emozioni social: like, cuoricini, emoji. Purtroppo anche troppo odio anonimo.

Nia e Silas riescono a sobillare, a reagire, tentando di provare sentimenti che non riescono a trattenere. Succede infatti che, come un morbo che nasce da dentro, l’una avverte i primi sintomi e trova la sponda nell’altro, a cui succede lo stesso fenomeno. Non resta che fingere apatia e asetticità emozionale cercando nel frattempo soluzioni temporanee, restando freddi, raggelando ancor più l’ambientazione bianca candida che ha scelto il regista Drake Doremus.

Nicholas Hoult espresse a suo tempo il dolore di dover recitare nascondendo anche come attore le emozioni, figuriamoci se fosse realtà. La sua partner è la donna ideale che ultimamente si aggira su tanti set importanti: Kristen Stewart, un’attrice così versatile e di talento che ancora oggi non ha espresso tutte le sue potenzialità. Forse è l’unica vera (anti)diva in circolazione, fredda solo apparentemente e fortemente espressiva se solo si sa cercare nel suo sguardo, dalla pronuncia decisa, dall’atteggiamento originale in ogni occasione. Perfino sprecata in film appena sufficienti come questo, dove il bianco della fotografia – inquadrando ambiente e costumi – è accecante. E non è solo un colore ma l’anestesia emozionale della trama.


Per avere un’idea più spietata di questa visione futuristica bisognerebbe dare uno sguardo al sorprendente esordio di George Lucas: L'uomo che fuggì dal futuro.


 
 
 

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michemar

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