Gli spietati (1992)
- michemar

- 5 dic 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 19 mag 2023

Gli spietati
(Unforgiven) USA 1992 western 2h11’
Regia: Clint Eastwood
Sceneggiatura: David Webb Peoples
Fotografia: Jack N. Green
Montaggio: Joel Cox
Musiche: Lennie Niehaus
Scenografia: Henry Bumstead
Costumi: Joanne Hansen, Carla Hetland
Clint Eastwood: William "Will" Munny
Gene Hackman: Little Bill Daggett
Morgan Freeman: Ned Logan
Richard Harris: Bob "l'inglese"
Jaimz Woolvett: Schofield Kid
Saul Rubinek: Beauchamp
Frances Fisher: Strawberry Alice
Anthony James: Skinny Dubois
TRAMA: Un gruppo di prostitute vuole vendicarsi di due cowboy che hanno sfregiato una di loro. Si fa avanti il Kid che convince l’ex pistolero, arrugginito dall’età e dal dolore per la perdita dell’amata moglie, William Munny. Si aggiunge anche l’amico fidato di Munny il nero Ned Logan. Quest’ultimo viene ucciso e Munny pestato a sangue. Ma l’animo del killer ha il sopravvento, e l’ex pistolero si scontra con il nemico di un tempo.
Voto 8

È talmente l’ultimo vero western per lui, che Clint Eastwood, nei titoli di coda, si sente in dovere di dedicarlo a Sergio (Leone) e Don (Siegel), cioè a coloro che gli insegnarono il mestiere di sporco pistolero senza nome e di "dirty" Harry, ispettore di 44 Magnum fornito. È talmente l’ultimo vero western per lui che l’epilogo Clint ce lo fa desiderare, lo rallenta e lo ritarda. Gli ultimi 20 minuti diventano catartici. Allo stesso tempo e di conseguenza è il giro di boa del grande Clint: il suo viso immobile e scarnificato – oramai iconico per noi tutti - indica che è finito il tempo degli sguardi truci e degli occhi semichiusi, è iniziato il tempo dello sguardo sereno e riflessivo, pacato e maturo, vuol dire che sta maturando il Clint tragico il cui percorso lo condurrà fino Mystic River (recensione) e Million Dollar Baby (recensione) e questo film lo preannuncia.

Le vere novità che non possiamo fare a meno di notare sono almeno un paio, e sono prima di tutto una certa influenza noir che si avverte lungo almeno la prima parte del film e poi l’inaspettata coppia che nasce tra il protagonista Will e il vecchio e fidato compagno di ventura Ned. Davvero, non si era mai visto agire il suo eroe di turno in compagnia di qualcuno come in questa occasione. I suoi personaggi, pistoleri o poliziotti, erano taciturni, polemici, bastian contrari e soprattutto uomini solitari che applicavano le proprie regole, ma che potesse andare a compiere una missione come questa volta chiedendo prima al suo amico di colore se gli andava di accompagnarlo, per giunta rischiando la vita, non si era mai visto. Un buddy movie in piena regola!

Il finale non lo è solo per la storia, lo è per il genere che tramonta, per una epopea che non voleva finire e che invece va in archivio. Perché tutti i western che seguiranno avranno tutta un'altra impronta, un altro passo, senza epica, senza leggenda. Western e basta.

Oltre all’Oscar per Gene Hackman e per il montaggio di Joel Cox, Eastwood vince come miglior regista e miglior film, un vero trionfo: due statuette dorate nelle sue mani, al posto di due Colt.
"Ti avverto, Bob, che se ti rivedo sparo per primo e poi invoco la legittima difesa."

1993 - Premio Oscar
Miglior film
Miglior regia
Miglior attore non protagonista a Gene Hackman
Miglior montaggio
Candidatura miglior attore protagonista a Clint Eastwood
Candidatura migliore sceneggiatura originale
Candidatura migliore fotografia
Candidatura migliore scenografia
Candidatura miglior sonoro
1993 - Golden Globe
Migliore regia
Miglior attore non protagonista a Gene Hackman
Candidatura miglior film drammatico
Candidatura migliore sceneggiatura
1993 - Premio BAFTA
Miglior attore non protagonista a Gene Hackman






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