Green Zone (2010)
- michemar

- 7 ago 2023
- Tempo di lettura: 2 min

Green Zone
USA/Francia/Spagna/UK 2010 azione 1h55'
Regia: Paul Greengrass
Soggetto: Rajiv Chandrasekaran
Sceneggiatura: Brian Helgeland
Fotografia: Barry Ackroyd
Montaggio: Christopher Rouse
Musiche: John Powell
Scenografia: Dominic Watkins
Costumi: Sammy Sheldon
Matt Damon: Roy Miller
Greg Kinnear: Clark Poundstone
Brendan Gleeson: Martin Brown
Amy Ryan: Lawrie Dayne
Khalid Abdalla: Freddy
Jason Isaacs: maggiore Briggs
TRAMA: La scoperta di informazioni segrete e difettose portano un ufficiale dell'esercito degli Stati Uniti a diventare ladro mentre va a caccia di armi di distruzione di massa in una regione instabile.
Voto 6,5

Nel 2003, durante la prima fase dell'occupazione americana dell'Iraq, l'ufficiale Roy Miller e la sua squadra vengono incaricati di rintracciare le famose armi di distruzione di massa la cui presenza ha determinato l'intervento militare e che si ritiene siano nascoste nel deserto. Invece di scovare i micidiali ordigni i soldati si ritroveranno coinvolti in una serie di ambigue operazioni organizzate dai servizi segreti. L'obiettivo della loro missione sfumerà per essere dirottato su un altro, ritenuto di maggiore interesse.
Come confermato più volte e come notato anche nel bellissimo e perfettamente realizzato 22 luglio del 2018, Paul Greengrass ama e sa dirigere film che sposano il genere e il lato politico del soggetto, l’azione e i retroscena, la forza fisica ed il ragionamento. I tanti focolai sparsi nel mondo, tra piccole e medie guerre, sono occasioni sempre adatte per il regista britannico e lo ha più volte quindi dimostrato. Anche qui, nel Medioriente, purtroppo terra ricca per spunti cinematografici, riguardanti argomenti bellici, Greengrass trova spazio per un buon film. Per esempio, la clamorosa bugia del ritrovamento da parte degli USA delle armi di distruzione di massa in Iraq, pretesto per l’ennesima invasione militare.
Tratto dal saggio ‘Imperial Life In The Emerald City’ di Rajiv Chandrasekaran, il regista costruisce un ottimo film mischiando sapientemente finzione e realtà, tra il thriller complottista e la spy-story. Il suo affermato stile caotico pieno di action si sposa ancora una volta, dopo gli ultimi due episodi di Jason Bourne, con l'utilizzo di Matt Damon, sempre in palla e pronto ad agire.














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