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Halloween (2018)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min
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Halloween

USA 2018 horror 1h46’

 

Regia: David Gordon Green

Sceneggiatura: David Gordon Green, Danny McBride, Jeff Fradley

Fotografia: Michael Simmonds

Montaggio: Tim Alverson

Musiche: John Carpenter, Cody Carpenter, Daniel A. Davies

Scenografia: Richard A. Wright

Costumi: Emily Gunshor

 

Jamie Lee Curtis: Laurie Strode

Judy Greer: Karen Strode-Nelson

Andi Matichak: Allyson Nelson

Will Patton: Frank Hawkins

Virginia Gardner: Vicky

James Jude Courtney e Nick Castle: Michael Myers

Haluk Bilginer: dott. Ranbir Sartain

Jefferson Hall: Aaron Korey

Rhian Rees: Dana Haines

Toby Huss: Ray Nelson

Dylan Arnold: Cameron Elam

Miles Robbins: Dave

Drew Scheid: Oscar

Jibrail Nantambu: Julian Morrisey

Omar Dorsey: sceriffo Barker

 

TRAMA: Laurie Strode giunge al suo ultimo confronto con Michael Myers, la figura mascherata che la perseguita da quando, quattro decenni prima, è riuscita a scampare alla spaventosa carneficina messa in atto la notte di Halloween.

 

VOTO 6 –


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Il regista David Gordon Green riporta in vita il vecchio Halloween di Carpenter con un sequel che ignora tutti i film successivi all’originale del 1978. Dimenticando sorelle segrete e trame contorte dei film di mezzo, qui si torna alle origini, con Michael Myers che torna a essere la presenza inquietante e silenziosa: The Shape, il nome con cui Michael Myers viene identificato nel primo film e rappresenta la sua natura disumana e astratta, non una persona, ma una presenza maligna e inarrestabile.


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John Carpenter, creatore del primo film, è coinvolto come consulente, produttore e compositore, e si sente: la colonna sonora è un omaggio potente e moderno al tema iconico.


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Il film è pieno di citazioni per i fan storici (occhio agli armadi a doghe e alle finestre scolastiche), ma è accessibile anche a chi non conosce la saga. La storia parte da due podcaster che raccontano il passato di Michael e da lì si scatena l’inferno.


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Jamie Lee Curtis torna nei panni di Laurie Strode, ma stavolta è lei a dare la caccia. Non più vittima, ma sopravvissuta pronta a tutto. Il film esplora il trauma e la vendetta, con tre generazioni di donne Strode pronte a combattere.


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C’è sangue, certo, ma anche tensione, atmosfera e qualche jump scare ben piazzato. David Gordon Green modernizza senza tradire lo spirito originale e il risultato è un horror che unisce vecchio e nuovo con stile accettabile. Però, nulla di nuovo all’orizzonte, secondo me. È un discreto omaggio al mito.

 


 
 
 

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