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Harry Brown (2009)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 5 feb 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 6 feb 2019

Harry Brown

UK 2009, drammatico, 1h43'

di Daniel Barber

con Michael Caine, Emily Mortimer, David Bradley, Liam Cunningham

Voto 7

Nella sua lunga, ricca, premiata, sessantennale carriera di attore costellata da un numero infinito di successi, mai Michael Caine era stato chiamato a vestire i panni di un personaggio come quello di Harry Brown. È stato soldato, gangster, donnaiolo, perfetto maggiordomo e soprattutto spia, calma e imprevedibile, di Sua Maestà, ruolo che gli ha regalato notorietà negli anni ’60. E invece un regista esordiente pensa (bene) di chiamarlo per un vigilante thriller e per un ruolo che rispecchia sì alcuni aspetti di personaggi già interpretati, ma mai in questa maniera. Perfettamente calato nei panni e con la sua tipica camminata da ginocchio valgo, Caine è un vecchio pensionato che vive stancamente in un sobborgo cittadino dominato dalla piccola delinquenza locale. La moglie è malata terminale e il suo unico passatempo è giocare a scacchi con il suo affezionato amico nel bar del quartiere e dalla finestra del piccolo appartamento in cui abita osserva spesso quello che succede intorno: spaccio, prepotenze, violenze. Il viso stanco e l’espressione incredula per tanta brutalità rivelano rassegnazione: cosa può fare lui così anziano? Ma succede qualcosa di grave e insopportabile che lo scuote e nel vecchio Harry si risveglia il giovane marine efficiente e letale che era stato in guerra e lo spinge a farsi giustizia da solo, dato che la polizia ha i suoi tempi e le sue modalità. Ogni uomo ha il suo punto di rottura, ogni uomo deve prendere una posizione e se la legge ha i suoi limiti, lui non se li dà.


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Un po’ giustiziere della notte, un po’ Kowalski di Gran Torino, un po’ Jack Carter (altro mitico personaggio di Caine), Harry Brown perde la pazienza e saranno guai per tutti. Neanche la solita dolcezza di Emily Mortimer nei panni di poliziotta servirà calmare la sua ira.


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Grande e forte interpretazione dell’inimitabile Michael Caine che scolpisce un altro bel personaggio e merito va anche alla regia di Daniel Barber, già candidato agli Oscar per il suo primo corto, che lascia mano libera all’esperto attore protagonista. Inspiegabilmente inedito per sale italiane, è una visione assolutamente da recupare: Harry Brown non si dimentica!


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