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Il cavaliere di Lagardère (1997)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 11 ago
  • Tempo di lettura: 3 min
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Il cavaliere di Lagardère

(Le Bossu) Francia, Italia, Germania 1997 avventura 2h8’

 

Regia: Philippe de Broca

Soggetto: Paul Féval (romanzo)

Sceneggiatura : Philippe de Broca, Jérôme Tonnerre, Jean Cosmos

Fotografia: Jean-François Robin

Montaggio: Henri Lanoë

Musiche: Philippe Sarde

Scenografia: Bernard Vézat

Costumi: Christian Gasc

 

Daniel Auteuil: Cavaliere di Lagardère

Fabrice Luchini: Conte Philippe di Gonzaga

Vincent Pérez: Duca Philippe di Nevers

Marie Gillain: Aurore di Nevers

Yann Collette: Peyrolles

Jean-François Stévenin: Cocardasse

Didier Pain: Passepoil

Claire Nebout: Blanche di Caylus

Philippe Noiret: Duca Philippe d’Orléans

Charlie Nelson: Esope

Jacques Sereys: Barone Caylus

Renato Scarpa: Paolo Campagnoli

Ludovica Tinghi: Ornella

 

TRAMA: Nella Francia del XVII secolo, il trovatello Lagardère incontra il mondo ricco della nobiltà di sangue reale. Divenuto amico e guardia del corpo del duca di Nevers per la sua abilità con la spada, Lagardère si trova al centro di un intrigo familiare ordito dal conte Gonzaga, cugino del Duca. Accusato ingiustamente della morte del Duca, Lagardère riesce a salvarne la figlioletta, mentre la Duchessa, folle di dolore, viene custodita dal perfido Gonzaga.

 

VOTO 6


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Se non vieni tu a Lagardère, Lagardère verrà da te!”, sono le parole in forma di giuramento pronunciate dal cavaliere al conte di Gonzaga, che ordisce un complotto contro il suo amico, il brillante duca di Nevers, per catturare la sua fortuna. Ci metterà sedici anni affinché il cavaliere vendichi l’amico per far trionfare la moralità, salvare l’onore e trovare l’amore.



Parigi, 1700. Henri Lagardère, trovatello allevato dai due maestri d’arme Cocardasse e Passepoil, è un abile spadaccino, che si fa notare dall’impareggiabile duca Philippe di Nevers, che lo prende a suo servizio dopo un agguato fallito. Philippe scopre che la sua amata, Blanche di Caylus, non solo lo ricambia ma gli ha dato un erede. Decide allora di partire per Caylus per sposarla. Philippe di Gonzaga, cugino invidioso ed erede di Philippe incarica Peyrolles di tendergli un altro agguato ed impedire il matrimonio. Lungo il tragitto per Caylus il duca e Lagardère fanno amicizia, (tanto che il duca comincia a rivolgersi con il voi, come ad un nobile, invece di dargli del tu) e, avvistati gli inseguitori, nomina Lagardère cavaliere, prima di insegnargli la micidiale “botta di Nevers”, una mossa che permette di trafiggere la fronte con un colpo, e separarsi.



Questo è l’inizio di un bel film in costume del regista Philippe de Broca che non se la passava molto bene nel cinema francese, tanto da essersi dedicato alla TV, ma con questo lavoro torna bellamente a farsi rivalutare, anche perché in fondo era il genere che preferiva. Film d’avventura e di intrattenimento popolare per il quale ha scritto la sceneggiatura con Jean Cosmos e Jérôme Tonnerre. Diretto con passione e un brio contagioso, brillantemente interpretato da un cast di nomi francesi d’eccellenza.



In primo piano è Daniel Auteuil (strano a vederlo nei panni di un cavaliere del 1700) che interpreta un Lagardère che è allo stesso tempo focoso ma anche elegante, furbo e affascinante. Al suo fianco, Fabrice Luchini (anche lui, pero!) è il più ingannevole possibile, Vincent Pérez, sempre imperiale nei ruoli di costumi, Yann Collette velenoso e Philippe Noiret (altra sorpresa in costume) si diverte per indossare il mantello di Philippe d’Orléans.



A volte si avvertono alcuni cali di ritmo ma il film resta piacevole da guardare, perlomeno per l’eleganza della messa in scena, la buona fotografia, la cura dei set e i costumi, l’ottima coreografia dei combattimenti e anche le musiche di Philippe Sarde contribuiscono al gradimento.

Chi firma il contratto sulla gobba, fa tanti denari e non sgobba” esclama Lagardère travestito da gobbo.


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Riconoscimenti

César 1998

Migliori costumi

Candidatura miglior film

Candidatura miglior attore protagonista Daniel Auteuil

Candidatura miglior attrice protagonista Marie Gillain

Candidatura miglior attore non protagonista Vincent Pérez

Candidatura miglior fotografia

Candidatura migliore scenografia

Candidatura miglior montaggio

Candidatura miglior colonna sonora



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Il Cinema secondo me,

michemar

cinefilo da bambino

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