Il colore viola (1985)
- michemar 
- 4 mar 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 3 giu 2023

Il colore viola
(The Color Purple) USA 1985, drammatico, 2h34'
Regia: Steven Spielberg
Soggetto: Alice Walker
Sceneggiatura: Menno Meyjes
Fotografia: Allen Daviau
Montaggio: Michael Kahn
Musiche: Quincy Jones
Scenografia: J. Michael Riva
Costumi: Aggie Guerard Rodgers
Whoopi Goldberg: Celie Harris
Danny Glover: Albert Johnson
Margaret Avery: Shug Avery
Oprah Winfrey: Sofia
Willard E. Pugh: Harpo Johnson
Akosua Busia: Nettie Harris
Desreta Jackson: giovane Celie
Rae Dawn Chong: Squeak
Dana Ivey: Miss Millie
TRAMA: Nella Georgia degli anni Venti ancora dominata da una mentalità schiavista e razzista, Celie, appena adolescente, viene violentata dall'uomo al quale è stata data come compagna. Successivamente le vengono sottratti i figli nati dalla relazione e viene venduta a un altro uomo. Questi, ancora più brutale del primo, comincia anche a insidiare Nettie, la sorella più giovane di Celie, che lo respinge con decisione. Cacciata da casa Nettie in seguito alla sua "ribellione", alla povera Celie non resta che piegarsi alla vita da schiava. Solo moltissimi anni dopo potrà riabbracciare, in un prato di fiori viola, la sorella e i figli.
Voto 8

Deciso a smettere la sua reputazione di creatore di storie fantastiche per bambini, Steven Spielberg scelse la storia di una comunità nera ambientata nell'America del Sud agli inizi del Novecento, scritta da Alice Walker, come occasione per affermarsi nel genere drammatico. Stranamente, il talento consolidato del regista aiutò, ma nello stesso tempo ostacolò il progetto, poiché la sua inclinazione per l'umorismo amaro e l'abilità tecnica non si adattavano alla perfezione alla sceneggiatura di Menno Meyjes che era una versione edulcorata del romanzo della scrittrice. Con questo film, il regista dimostrò comunque la sua disponibilità a correre dei rischi ottenendo prove intense da Oprah Winfrey e Danny Glover, ma il suo istinto si dimostrò ancora una volta infallibile nella scelta dell'allora relativamente sconosciuta Whoopi Goldberg. La sua Celie parla di rado ma è un personaggio che esprime grandi emozioni e l'interpretazione dell'attrice ottenne di più con un sorriso al momento giusto di quanto molti attori non riescano a fare con un intero monologo.

Insomma, il regista si era affermato ormai come autore di opere più che altro fantastiche (grandi successi come un paio di Indiana Jones, Lo squalo, E.T.) e Steven Spielberg era deciso a smentire questa fama che era anche un suo limite. Fu questo che lo spinse a interessarsi della storia, un’opera epistolare la cui autrice aveva vinto con questo romanzo il premio Pulitzer: quale occasione migliore per il regista per debuttare nel genere drammatico?

Nonostante queste difficoltà iniziali, il film che realizzò fu un gran successo, anche se il tocco di mélo alquanto barocco lo allontanò non poco dal romanzo originale. La drammaticità del racconto, le prove intense dei citati Danny Glover, Whoopi Goldberg, Oprah Winfrey, soprattutto le sfumature delle espressioni taciturne ma pregne di significate ed emozioni come lunghi discorsi della quasi debuttante Whoopy, la varietà delle sfumature cromatiche inquadrate da una memorabile fotografia, l’istinto primordiale del regista di saper scegliere i suoi attori, tutti questi ingredienti furono la fortuna del film.

E non è solo il razzismo che predomina questa storia, in quanto la cattiveria, la saccenza dell’uomo (nero o bianco che sia), i maltrattamenti, le vessazioni, gli stupri subiti dalla dolce Celie sono gli elementi negativi che la rendono schiava nel profondo, sia verso i bianchi che purtroppo verso i suoi vicini neri. Fu il segnale importante della svolta per i futuri grandi successi drammatici come L’impero del sole, Schindler’s List e altri ancora.

Riconoscimenti
1986 - Premio Oscar
Candidatura miglior film
Candidatura miglior attrice protagonista a Whoopi Goldberg
Candidatura miglior attrice non protagonista a Margaret Avery
Candidatura miglior attrice non protagonista a Oprah Winfrey
Candidatura migliore sceneggiatura non originale
Candidatura migliore fotografia
Candidatura migliore scenografia
Candidatura migliori costumi
Candidatura miglior trucco
Candidatura miglior colonna sonora
Candidatura miglior canzone “Miss Celie's Blues”
1986 - Golden Globe
Miglior attrice in un film drammatico a Whoopi Goldberg
Candidatura miglior film drammatico
Candidatura migliore regia
Candidatura miglior attrice non protagonista a Oprah Winfrey
Candidatura miglior colonna sonora






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