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Il diavolo veste Prada (2006)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 18 mag 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 8 set

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Il diavolo veste Prada

(The Devil Wears Prada) USA 2006 commedia 1h49'


Regia: David Frankel

Soggetto: Lauren Weisberger (romanzo)

Sceneggiatura: Aline Brosh McKenna

Fotografia: Florian Ballhaus

Montaggio: Mark Livolsi

Musiche: Theodore Shapiro

Scenografia: Jess Gonchor

Costumi: Patricia Field


Meryl Streep: Miranda Priestly

Anne Hathaway: Andrea “Andy” Sachs

Emily Blunt: Emily Charton

Stanley Tucci: Nigel

Adrian Grenier: Nate

Simon Baker: Christian Thompson

Tracie Thoms: Lily

Rich Sommer: Doug

Daniel Sunjata: James Holt

David Marshall Grant: Richard Sachs


TRAMA: Sulla strada del giornalismo d'impegno, Andy Sachs non rifiuta l'assunzione come assistente di Miranda Priestly, potente e temuta direttrice della rivista fashion Runway, chiaro riferimento alla celebre direttrice di 'Vogue America' Anna Wintour. Un'occasione da non perdere, ma i modi della terribile Miranda trasformano la sua vita in un inferno.


Voto 6


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Il film, che è uno squarcio sulla vita frenetica e sfavillante della moda newyorkese ed è tratto dal romanzo di Lauren Weisberger, punta su due espetti ben distinti ma conseguenti: principalmente è una satira caustica sul mondo della moda, ma apre ad altre considerazioni attinenti alle scelte importanti nella vita del personaggio semplice ed ingenuo di una ragazza, che in fondo è forse la vera protagonista del racconto. Quindi cinema di graffio teatrale in forma di commedia acida e poi di dramma serio.



A New York, la semplice ed inesperte neolaureata in giornalismo Andy Sachs (Anne Hathaway) viene assunta come seconda assistente della potente e sofisticata Miranda Priestly (Meryl Streep), la spietata dirigente della rivista di moda ‘Runway’. La giovane sogna di diventare giornalista e affronta l'opportunità come una temporanea sfida professionale. Appena entrata negli uffici, la prima assistente Emily (Emily Blunt) la consiglia sul comportamento da assumere tenendo presente il caratteraccio e le preferenze del loro capo, mentre lo stilista Nigel (Stanley Tucci) la aiuta a scegliere il modo migliore per presentarsi con abiti adeguati all’ambiente. Andy, intuendo il mondo che l’aspetta, sa cambiare atteggiamento e comportamento, influenzando però anche la sua vita privata e il rapporto con il fidanzato Nate (Adrian Grenier), la sua famiglia e i suoi amici. La storia va avanti ma fino ad un certo punto, perché, alla fine, lei scoprirà con l’esperienza che la vita non è solo quello che sta vivendo, ma che è fatta di scelte più importanti, soprattutto per il futuro.


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La prima parte, quella che punge e diverte, dal punto di vista dell’intrattenimento funziona meglio di quella moralistica, anche se quest’ultima è più importante, in quanto riguarda i rapporti personali con i familiari e soprattutto con chi potrebbe diventare il partner della vita. David Frankel (Sex and the City, Il matrimonio che vorrei) è un regista più portato verso la commedia e lo dimostra come sappia tenere i ritmi giusti nella parte preponderante, cioè quella della vita del sofisticato mondo della moda, in cui la grande Streep la fa da padrona, confezionando ancora una volta un personaggio che è quello che resta più impresso di tutto il film.


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Se la storia gira attorno alla Andy di Anne Hathaway, che se la cava egregiamente con un personaggio adatto alle sue peculiarità di interprete, chi emerge meglio è invece Emily Blunt, che nel 2006 era ancora praticamente una sconosciuta e con due film nel curriculum ma che qui ha modo di mettersi in mostra e ci riesce perfettamente. Innegabile, poi, la solita abilità di Stanley Tucci, che è sempre uno dei migliori caratteristi che ci siano in giro.

Nell'insieme viene fuori un film godibile, simbolo del mondo delle vanità odierne.

Girava voce che la ferrea Wintour, presa di mira dall’opera, avrebbe impedito a numerosi stilisti di collaborare ai costumi del film.


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Riconoscimenti

2007 - Premio Oscar

Candidatura miglior attrice protagonista a Meryl Streep

Candidatura migliori costumi

2007 - Golden Globe

Miglior attrice in un film commedia o musicale a Meryl Streep

Candidatura miglior film commedia o musicale

Candidatura miglior attrice non protagonista a Emily Blunt



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