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Il diritto di opporsi (2019)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 25 mag 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 25 nov 2024

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Il diritto di opporsi

(Just Mercy) USA 2019 dramma biografico 2h17’


Regia: Destin Daniel Cretton

Soggetto: Bryan Stevenson (Just Mercy: A Story of Justice and Redemption)

Sceneggiatura: Destin Daniel Cretton, Andrew Lanham

Fotografia: Brett Pawlak

Montaggio: Nat Sanders

Musiche: Joel P. West

Scenografia: Sharon Seymour

Costumi: Francine Jamison-Tanchuck


Michael B. Jordan: Bryan Stevenson

Jamie Foxx: Walter McMillian

Brie Larson: Eva Ansley

Tim Blake Nelson: Ralph Myers

Rafe Spall: Tommy Champan

Rob Morgan: Herbert Richardson

O'Shea Jackson Jr.: Anthony Ray Hinton


TRAMA: Il giovane avvocato Bryan Stevenson si dirige in Alabama con l'intento di difendere persone condannate ingiustamente, con il sostegno dell'attivista locale Eva Ansley. Uno dei suoi primi casi, nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian, che nel 1987 viene condannato a morte per il famoso omicidio di una ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove che dimostrano la sua innocenza e il fatto che l'unica testimonianza contro di lui è quella di un criminale con un movente per mentire.


Voto 6,5

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Abbiamo amato tutti e ameremo sempre il meraviglioso romanzo di Harper Lee Il buio oltre la siepe, di cui poi Robert Mulligan ampliò la fama con il film che vide Gregory Peck immortalare l’avvocato Atticus Finch per sempre nella nostra memoria. Era ambientato nel profondo sud dell’America, nell’Alabama, dove il razzismo discriminava la gente di colore senza alcun ripensamento, dove, come racconta il romanzo, fu ingiustamente accusato di un grave reato sessuale un contadino solo perché era facile incolpare un nero, che si salvò solo per il forte impegno del difensore Atticus.


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La storia si ripete: lì era finzione, qui è un increscioso fatto realmente accaduto e poi narrato dal giovane avvocato e attivista Bryan Stevenson tramite il libro Just Mercy: A Story of Justice and Redemption pubblicato nel 2014 e divenuto ben presto un best seller.


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Stesso meccanismo discriminatorio con l’unica differenza che il difensore è nero come l’accusato, però tutto vero. Questo avvocato è Stevenson, un giovane laureato di Harvard che, rinunciando ad una buona carriera in città, decide di recarsi in Alabama per combattere contro le ingiustizie del sistema legale. Armato della sola laurea conseguita in una delle migliori università statunitensi, perseguiva l'ideale di dare sostegno e aiuto a tutti coloro che, in un modo o nell'altro, non potevano permettersi un buon avvocato o erano stati condannati ingiustamente, contro ogni evidenza. Seguendo l'istinto, il primo caso di cui si occupò fu quello di Walter McMillian, un boscaiolo che era stato condannato a morte per un omicidio che non aveva commesso e il cui destino appariva oramai segnato.


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L’attore è colui che si era fatto conoscere da tutti con Creed - Nato per combattere (recensione) e Black Panther, l’ottimo Michael B. Jordan, che veste con sicurezza i panni del coraggioso e paziente avvocato, mentre l’accusato è l’esperto premio Oscar Jamie Foxx, che recita adeguatamente la parte di chi non ha più fiducia nel sistema giudiziario americano, per di più spaventato dall’ambiente ostile. La regia di Destin Daniel Cretton è interessante, anche se il film, dopo un inizio molto promettente, perde un po’ di grinta e carattere proprio nel momento in cui il dibattito processuale doveva alzare la tensione. Ma ciò non rovina eccessivamente l’opera, che indigna il giusto e si fa seguire con partecipazione.


In complesso, 9 premi e 19 candidature in patria.



 
 
 

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