Il grande salto (2019)
- michemar

- 1 feb 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 25 mag 2023

Il grande salto
Italia 2019 commedia 1h34’
Regia: Giorgio Tirabassi
Sceneggiatura: Daniele Costantini, Giorgio Tirabassi, Mattia Torre
Fotografia: Massimo Intoppa
Montaggio: Luigi Mearelli
Musiche: Battista Lena
Scenografia: Massimiliano Mereu
Ricky Memphis: Nello
Giorgio Tirabassi: Rufetto
Roberta Mattei: Anna
Gianfelice Imparato: Aldo
Paola Tiziana Cruciani: Maria
Lillo: Ghigo
Marco Giallini: lo zingaro
Valerio Mastandrea: impiegato poste
TRAMA: I quarantenni Rufetto e Nello sono due rapinatori maldestri che, dopo aver scontato quattro anni di carcere per un colpo andato male, vivono in un quartiere della periferia romana. I due non demordono e progettano una rapina che potrebbe dare una svolta alle loro vite mediocri. Riprendere in mano l’attività e soprattutto portarla a buon fine, però, non è per niente facile: si convincono, così, che il destino non sia dalla loro parte.
Voto 6,5

Si inizia in una Roma periferica di discount e villette in costruzione di raro squallore, quella dei quartieri dove si campa di espedienti, quella, per fare un esempio, di Non essere cattivo. Ma il tema è un altro, tanto che la già debole durezza che ci si dovrebbe attendere si tramuta subito in una commedia. Quella alla Comencini e Monicelli, fatte le dovute proporzioni. Qui succede, più semplicemente, che Rufetto e Nello, i due ladri di mezza tacca e alquanto impreparati, non ne combinano una giusta: a 50 anni non hanno né un lavoro né una casa, anche perché sono appena usciti di prigione dopo aver scontato quattro anni per una rapina andata a male, tanto per cambiare. Ma la lezione non sembra essere servita poiché Rufetto cerca di organizzare un nuovo colpo, e non uno normale, uno che consenta ai due amici di svoltare e compiere finalmente “il grande salto”.
La rapina si trasformerà in qualcos’altro, come era prevedibile e il film diventa un road movie appenninico con un piccolo miracolo che nessuno si sarebbe atteso.

Il miracolo, piacevole, quello del lato artistico, è opera soprattutto del trio di sceneggiatori: Daniele Costantini, Giorgio Tirabassi e il compianto Mattia Torre. Giorgio Tirabassi, che si trascina dietro la popolarità televisiva che per lui è perfino una limitazione, essendo un bravissimo attore di teatro e artista poliedrico, esordisce dietro la macchina da presa con un film piccolo che si rifà appunto alla classica commedia all’italiana, con la storia di due sfortunatissimi furfanti romani molto mediocri. L’autore/attore a saputo dare anche il giusto sapore dolceamaro dello spirito che aleggiava in quelle commedie, che nella opportuna dose fornisce il realismo necessario.

Assieme all’amico Ricky Memphis (mai visto così adeguato nel ruolo) ha creato una coppia fortemente in sintonia in quanto i personaggi di Nello e Rufetto vengono dal teatro di Tirabassi e si è trattato solo di adeguarli alla circostanza, sulla base di una sceneggiatura che viene da lontano e che dopo correzioni, riscritture e adattamenti è arrivata sullo schermo.

Si capisce subito che sono due classici delinquenti scarsi e votati alla sconfitta, sono due losers patentati, appena usciti dalla galera per una rapina andata male e pronti per un'altra patetica e surreale delusione, il colpo cioè che loro credono riuscirà ad assicurare un futuro. Un classico. E il titolo la dice lunga.
In questa simpatica avventura, che si sviluppa anche sulla tortuosa strada che cavalca gli Appennini, li accompagna un bel po’ di amici sodali, attori che hanno avuto il piacere di partecipare ad un promettente esordio.
Attori bravissimi!






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