Il ritorno di Don Camillo (1953)
- michemar

- 28 mag
- Tempo di lettura: 2 min

Il ritorno di Don Camillo
Francia/Italia 1953 commedia 1h55’
Regia: Julien Duvivier
Soggetto: Giovannino Guareschi
Sceneggiatura: Julien Duvivier, René Barjavel, Giuseppe Amato
Fotografia: Anchise Brizzi
Montaggio: Marthe Poncin
Musiche: Alessandro Cicognini
Scenografia: Virgilio Marchi
Fernandel: don Camillo
Gino Cervi: Peppone
Édouard Delmont: dottor Spiletti
Paolo Stoppa: Marchetti
Alexandre Rignault: Francesco “Nero” Gallini
Thomy Bourdelle: Cagnola
Enzo Staiola: Mario Cagnola
Claudy Chapeland: Beppo Bottazzi
Tony Jacquot: don Pietro
Charles Vissières: vescovo
Leda Gloria: signora Bottazzi
Saro Urzì: il Brusco
Marco Tulli: lo Smilzo
Giovanni Onorato: Scartazzini
Pina Gallini: perpetua di Montenara
Gian Paolo Rosmino: signor Spiletti
Miranda Campa: signora Spiletti
TRAMA: Don Camillo, parroco di Brescello, è stato mandato in esilio in un paesino di montagna. Quell’allontanamento avrebbe dovuto far comodo al sindaco comunista Peppone, suo acerrimo nemico, e invece è proprio lui a farlo tornare: ne ha bisogno per lottare insieme con lui contro un latifondista.
VOTO 6,5

E quindi riecco i due simpaticissimi personaggi a darsi battaglia e a cooperare per il bene comune, nel secondo film della saga creata da Giovannino Guareschi, in cui Fernandel e Gino Cervi offrono performance memorabili, mantenendo viva la dinamica di rivalità e amicizia che ha reso celebre il primo film.
Il regista Julien Duvivier, ormai esperto della situazione umoristica delle vicende avendo già diretto il primo episodio, riesce a bilanciare i momenti divertenti con scene più seriose, creando un film che è sia divertente che toccante, perché oltre a mantenere i toni da commedia bada anche ad esaltare i sentimenti della solidarietà e della necessaria collaborazione tra i due schieramenti.
Tant’è che, infatti, la conclusione è che le differenze ideologiche possano essere benissimo superate pur di raggiungere lo scopo primario della semplice felicità della gente del paese.
Peppone: “Primi fra tutti teniamo a che torni a posto quella campana, che ha salutato ieri l'alba della liberazione e che saluterà domani l'alba radiosa della rivoluzione proletaria.” [Versando poi l'offerta per la ristrutturazione del campanile]
Don Camillo: “Grazie, signor sindaco... [Proseguendo sottovoce] Mo per il giorno della rivoluzione farai bene a curare il dietrofront e il passo di corsa.”
Impareggiabili!
Film completo su YouTube ⬇️





















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