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Il sapore del successo (2015)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 27 ago 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 21 ott

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Il sapore del successo

(Burnt) USA 2015 commedia 1h41'


Regia: John Wells

Sceneggiatura: Steven Knight

Fotografia: Adriano Goldman

Montaggio: Nick Moore

Musiche: Rob Simonsen

Scenografia: David Gropman

Costumi: Lyn Paolo


Bradley Cooper: Adam Jones

Sienna Miller: Helene

Omar Sy: Michel

Daniel Brühl: Tony

Matthew Rhys: Reece

Uma Thurman: Simone

Emma Thompson: dott.ssa Rosshilde

Alicia Vikander: Anne Marie

Lily James: Sara

Riccardo Scamarcio: Max


TRAMA: Adam Jones è uno chef stellato che ha distrutto la sua carriera indulgendo nelle droghe, nel sesso e nel caratteraccio. Dopo aver espiato le sue colpe strofinando un milione di ostriche sotto i rubinetti della Louisiana, torna a Londra, determinato a rimettersi al timone di una cucina d'eccellenza e a guadagnare la tanto ambita terza stella Michelin.


Voto 6


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Non ci sono dubbi: Adam Jones (Bradley Cooper) è un cattivo ragazzo e, quindi, come spesso succede, è l'eroe della trama. Ha distrutto la sua eccellente carriera culinaria a Parigi – aveva guadagnato due stelle Michelin – un paio di anni prima, ora cerca la rivincita della vita a Londra, determinato a guadagnare la terza stella. Come ha distrutto la sua carriera? È un tossicodipendente – dipendente da tutto: alcol, droghe, sesso – ma non è neanche il problema principale. Il suo vero problema è che è una persona insopportabile. Lo si potrebbe rappresentare come uno chef arrogante e intrattabile, da evitare, ma fondamentalmente è brillante, quindi un genio della cucina. Lo dicono tutti. Anche il suo peggior nemico Reece (Matthew Rhys), che come tanti altri, ne è attratto: tutti sono innamorati di lui. Letteralmente.



Il suo vecchio amico di Parigi, Tony (Daniel Brühl), ora maître presso il nuovo stabilimento londinese, The Langham, lo prende con sé, a condizione che si sottoponga a controlli medici costantemente. Adam non è gay, ma il critico gastronomico Simone (Uma Thurman) sì, donna che però rimpiange di aver dormito con lui. Non c'è assolutamente alcuno scopo giustificabile in questa regressione della sceneggiatura, se non quella di dimostrare quanto sia irresistibile il nostro protagonista. Invece la figura influente nel cambio di vita è la sua nuova saucier, Helene (Sienna Miller) da lui personalmente scelta per dare vigore alla nuova squadra in cucina. Ma inevitabilmente la povera Helene riceve un trattamento severo, anche per mano dello sceneggiatore Stephen Knight e del regista John Wells: qualunque ambizione culinaria possa avere non viene mai nemmeno trattata. Esiste solo per realizzare i sogni di Adam, e le sta anche benissimo il modo con cui lui la manipola abusivamente per farla accettare un lavoro nella sua cucina. Lei è una madre single che si destreggia tra la piccola figlia e la carriera, e la vita con Adam la impegna oltremodo.



Insomma, tutto il racconto gira attorno a questo personaggio, che, chissà, avrà avuto un’infanzia difficile, caratteristica che molto spesso nel cinema serve da giustificazione al comportamento sbagliato del protagonista di turno. E quindi, solo dopo che l'antipatia e l'arroganza di Adam sono state esposte e spiegate, la storia prende la rituale piega verso il trionfo, per imparare finalmente a diventare un essere umano accettato dalla comunità.


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Sulla base di uno schema che conosciamo bene (il successo, il crollo, la pena da scontare, il gran ritorno con rivincita) ecco un altro film ambientato in cucina sceneggiato dal valente sceneggiatore (indimenticabile il suo notevole Locke, con Tom Hardy). Stavolta è la storia di un grande chef che sembra stridere con la figura di Bradley Cooper, abituati come siamo a vederlo in altri panni, che fa da protagonista in una specie di fiaba con tanto di retorica e morale, quella del personaggio che riesce a risorgere con la forza della buona volontà.

Buono il cast ricchissimo ben diretto da John Wells (capace di ben altro, a cominciare dallo straordinario I segreti di Osage County) ma questa volta il risultato è al massimo sufficiente: un film di facile intrattenimento.



 
 
 

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