Sapori e dissapori (2007)
- michemar

- 19 giu
- Tempo di lettura: 3 min

Sapori e dissapori
Titolo originale | No Reservations |
Produzione | USA 2007 |
Genere | commedia romantica |
Durata | 1h44’ |
Regia: Scott Hicks
Soggetto: Sandra Nettelbeck (film “Mostly Martha”)
Sceneggiatura: Carol Fuchs
Fotografia: Stuart Dryburgh
Montaggio: Pip Karmel
Musiche: Philip Glass
Scenografia: Barbara Ling
Costumi: Melissa Toth
Catherine Zeta-Jones: Kate Armstrong
Aaron Eckhart: Nick Palmer
Abigail Breslin: Zoe Armstrong
Patricia Clarkson: Paula
Jenny Wade: Leah
Lily Rabe: Bernadette
Brian F. O’Byrne: Sean
Arija Bareikis: Christine
Rue McClanahan: Helen Ludwick
Ramon Fernandez: Carlos
Eric Silver: John
Bob Balaban: terapista
Matthew Rauch: Dan
TRAMA: Kate, celebre chef di un ristorante di Manhattan, vede sconvolto il proprio stile di vita, perfezionista e metodico: prima le muore improvvisamente la sorella che le lascia in eredità, oltre al dolore, la gestione della figlia di nove anni Zoe, e poi si ritrova con un nuovo sous-chef, l’intraprendente Nick, che con la sua esuberanza metterà in crisi le certezze di Kate.
VOTO 6 -

No Reservations, come recita il titolo originale, è un film del 2007 diretto da Scott Hicks che vede come interpreti principali Catherine Zeta-Jones, Aaron Eckhart e la giovane Abigail Breslin. La sceneggiatura di Carol Fuchs è un adattamento di una sceneggiatura originale di Sandra Nettelbeck, che è servita come base per il film tedesco del 2001 Mostly Martha. La pellicola ruota attorno a una cuoca dal carattere coriaceo e tosto, la cui vita viene sconvolta quando decide di accogliere la sua giovane nipote in seguito a un tragico incidente che ha ucciso sua sorella. Patricia Clarkson, Bob Balaban e Jenny Wade sono i co-protagonisti, mentre Brían F. O’Byrne, Lily Rabe e Zoë Kravitz, al suo debutto, interpretano ruoli secondari.
Per capire che razza di professionista sia, basta osservarla: Kate Armstrong (Catherine Zeta-Jones) è, come detto, la chef del ristorante alla moda 22 Bleecker Street nel West Village di Manhattan. Gestisce la sua cucina a un ritmo incessante (tipica semplificazione della vita stressante da cuoco) mentre coordina la preparazione e la preparazione di tutti i fantastici piatti. Intimidisce sempre e tutti quelli che la circondano, compreso il suo superiore del locale Paula (Patricia Clarkson), ma va a finire in terapia. Odia perfino lasciare la cucina quando un cliente vuole farle i complimenti: figuriamoci quando uno di loro la critica apertamente.
Quando la sorella di Kate, Christine, muore in un incidente d’auto, sua nipote di nove anni, Zoe (Abigail Breslin), deve trasferirsi da lei. La donna è devastata dalla morte della sorella e con tutti i problemi che ora deve affrontare, decide di assumere un sous-chef, che sarà Nick Palmer (Aaron Eckhart), che è una stella nascente e a tutti gli effetti potrebbe essere il titolare di qualsiasi cucina di ristorante della zona. Come da classica commedia romantica, subito si crea la tensione, ma esploderanno anche scintille emotive e trasformazioni personali.
Il film, come risulta evidente, è una storia leggera che si vuole drammatizzare e vira al sentimentale con sfumature culinarie senza però toccare i livelli emotivi che si spererebbero. Il cast, che è costituito da buoni nomi, vede eccellere in particolare il duo Zeta-Jones - Eckhart. Interessanti, ma soprattutto brillanti, sono le scene tra Kate e il suo terapeuta (Bob Balaban), usate anche per, come dicono gli anglosassoni, il comic relief, cioè i momenti umoristici nell’ambito di un periodo serio.
Scott Hicks (non dimentichiamo autore del premiato Shine) si mantiene vago e leggero e quindi non perde tempo ad approfondire le sottotrame o i personaggi secondari. Bada al sodo e all’essenziale, insomma, come un discreto passatempo






















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