Interceptor - Il guerriero della strada (1981)
- michemar
- 16 gen 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 29 mag 2023

Interceptor - Il guerriero della strada
(Mad Max 2) Australia 1981 azione 1h36’
Regia: George Miller
Sceneggiatura: Terry Hayes, George Miller, Brian Hannant
Fotografia: Dean Semler
Montaggio: Michael Balson, David Stiven, Tim Wellburn
Musiche: Brian May
Scenografia: Graham Grace Walker
Costumi: Norma Moriceau
Mel Gibson: Max Rockatansky
Michael Preston: Pappagallo
Bruce Spence: cap. Gyro
Virginia Hey: guerriera
Emil Minty: Kid
Kjell Nilsson: lord Humungus
Max Phipps: Toadie
Vernon Wells: Wez
William Zappa: Zetta
Arkie Whiteley: Luba
TRAMA: Ambientato in un Duemila catastrofico - nel quale un'umanità decimata da innumerevoli guerre si è ridotta a due regrediti clan rivali, bivaccanti intorno a residui pozzi di petrolio - il film narra le imprese di Max, un guerriero solitario, disperato vendicatore della strage della propria famiglia, perpetrata anni prima da criminali della strada.
Voto 6,5

Mad Max, l'intrepido guerriero di Interceptor è di nuovo sulla strada. Nell'aspro deserto, reso ancora più inospitale dalla natura contaminata dal disastro atomico, si gioca la partita mortale della vita e della morte. L'unica moneta corrente è il petrolio, oramai agli sgoccioli: Mad Max scova un deposito del prezioso liquido assediato dalla tribù dei feroci Umungus, e ingaggia con questi una durissima battaglia.

Dopo il grande successo del primo film (semplicemente Interceptor), la serie imperniata sul personaggio di MadMax ormai ha preso piede e il regista rivelazione George Miller, a cui le produzioni si stanno rivolgendo in quegli anni per dirigere molti soggetti (tra cui il primo Rambo) rifiuta tutte le offerte e si butta a capofitto sulle seconde avventure del nuovo eroe, ambientate in un futuro distopico postapocalittico. Continueranno, sempre seguite con passione dal pubblico, Mad Max oltre la sfera del tuono (1985) e il fantasmagorico e più moderno Mad Max: Fury Road (2015).

La formula essenziale, sia di questo film che dell’intera saga, è semplice e comporta molti combattimenti e inseguimenti. Il fascino dei film è strettamente viscerale: si possono praticamente spegnere le aree di funzionamento superiore del cervello e rilassarsi per goderne. Forse la cosa più sorprendente dei film (merito del regista George Miller per questo) è che, nonostante una certa quantità di ripetizioni, queste pellicole non minacciano mai di diventare routine. C'è un senso di spontaneità in ogni scena d'azione e non si è mai sicuri di come andranno a finire le cose. Se il primo episodio è il più cupo, poiché trascina Max attraverso un arco di personaggi che vede tutto ciò che ha di più caro portato via da lui, questo è una storia più tradizionale, con il protagonista che assume le sembianze di una figura misteriosa che arriva per interpretare il riluttante salvatore.

All’inizio si nota Max ritirato nel deserto, dove è diventato un solitario. Ritorna alla civiltà quando ha bisogno di carburante e scopre un piccolo insediamento dove c'è combustibile raffinato, ma sono in tanti quelli interessati, anche feroci e un accordo è difficilissimo e contrastato ma riesce a stipularlo. Succederà di tutto, con battaglie e inseguimenti.

Mel Gibson si afferma definitivamente nel firmamento del cinema internazionale d’azione e l’artefice George Miller capisce come rendere emozionanti le sequenze, specialmente le scene di inseguimento, davvero spettacolari ancora oggi, tanto che, per il pubblico degli appassionati del genere e della saga, questo secondo film è ritenuto ancora migliore del precedente.
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