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Juliet, Naked - Tutta un'altra musica (2018)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 12 apr 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 22 giu

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Juliet, Naked - Tutta un'altra musica

(Juliet, Naked) USA, UK 2018 commedia 1h37’


Regia: Jesse Peretz

Soggetto: Nick Hornby (romanzo)

Sceneggiatura: Evgenia Peretz, Jim Taylor, Tamara Jenkins

Fotografia: Remi Adefarasin

Montaggio: Sabine Hoffman, Robert Nassau

Musiche: Nathan Larson

Scenografia: Sarah Finlay

Costumi: Lindsay Pugh


Rose Byrne: Annie Platt

Ethan Hawke: Tucker Crowe

Chris O'Dowd: Duncan Thomson

Azhy Robertson: Jackson

Lily Brazier: Ros Platt

Ayoola Smart: Lizzie

Lily Newmark: Carly

Denise Gough: Gina

Eleanor Matsuura: Cat

Megan Dodds: Carrie

Jimmy O. Yang: Elliott


TRAMA: Annie è la fidanzata (da tempo insofferente) di Duncan, un ossessivo fan del rocker Tucker Crowe. Quando viene editato un demo acustico registrato 25 anni prima da Tucker, l'occasione fornisce a tutti la possibilità di dare una svolta alle loro esistenze.


VOTO 6


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Lo conosciamo, Nick Hornby: le sue opere sono commedie tra le problematiche della vita moderna e le idiosincrasie personali, tra la musica pop e le incertezze individuali. Portare i suoi libri sullo schermo è una cosa quasi abituale e pressoché di sicuro successo, non sempre ma succede. Come dimenticare il bellissimo About a Boy – Un ragazzo o Alta fedeltà? magari con Non buttiamoci giù, a dir la verità, non è andata così bene.


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Ecco un altro soggetto molto cinematografico, contraddistinto dalle consuete caratteristiche: addirittura il settimo libro che diventa film. La storia ruota intorno al bizzarro coinvolgimento di una coppia ordinaria con una sorta di divinità del rock, Tucker Crowe, e portarlo al cinema significa dare corpo, musica e testi a dischi che nel libro erano solo titoli.


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Apprezzabile è il lavoro da parte del regista Jesse Peretz (una solida educazione da rocker alle spalle) per la costruzione di un immaginario divo della scena alternativa anni ‘90, elaborata con finti videoclip, concerti su MTV e soprattutto poggiata sul perfetto volto sdrucito di Ethan Hawke: il suo Tucker è esattamente quello che ci si può aspettare, mentre si viene inteneriti dal sorriso della dolce Rose Byrne.


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Film moderno, spigliato, rockettaro e anche introspettivo, con il carattere dei personaggi ben delineati: l’entusiasmo del regista traspare evidente.


Un premio e 5 candidature.



 
 
 

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