L’altra donna del Re (2008)
- michemar

- 15 dic 2024
- Tempo di lettura: 2 min

L’altra donna del Re
(The Other Boleyn Girl) UK/USA 2008 dramma storico 1h55’
Regia: Justin Chadwick
Soggetto: Philippa Gregory (romanzo)
Sceneggiatura: Peter Morgan
Fotografia: Kieran McGuigan
Montaggio: Paul Knight, Carol Littleton
Musiche: Paul Cantelon
Scenografia: John Paul Kelly
Costumi: Sandy Powell
Natalie Portman: Anne Boleyn
Scarlett Johansson: Mary Boleyn
Eric Bana: Enrico VIII d’Inghilterra
Jim Sturgess: George Boleyn
Mark Rylance: Sir Thomas Boleyn
Kristin Scott Thomas: Lady Elizabeth Boleyn
David Morrissey: Thomas Howard duca di Norfolk
Benedict Cumberbatch: William Carey
Ana Torrent: Caterina d’Aragona
Eddie Redmayne: William Stafford
Oliver Coleman: Henry Percy
Andrew Garfield: Francis Weston
TRAMA: La vicenda storica di Maria e Anna Bolena, le due sorelle che si contesero i favori di Enrico VIII, la prima divenendone l’amante, la seconda giungendo a sposarlo e dando poi alla luce quella che sarebbe divenuta la regina Elisabetta I. Tuttavia, non essendo poi riuscita a dare al re il tanto desiderato figlio maschio che sarebbe servito a dare continuità alla casata dei Tudor, finì per essere ripudiata, processata per la falsa accusa di adulterio e giustiziata.
Voto 6

Due sorelle cercano le attenzioni di re Enrico VIII e quindi intrighi, dispetti, gelosie, tradimenti e delazioni. C’è tutto nell’omonimo romanzo di Philippa Gregory e nel film che ne ha ricavato Justin Chadwick, regista specializzato in pellicole incentrate su precisi personaggi o periodi storici (Mandela - La lunga strada verso la libertà, La ragazza dei tulipani).
Siamo alla corte di Re Enrico VIII d’Inghilterra e le sorelle Anna e Maria Bolena si contendono il trono a fianco del sovrano dei Tudor, o perlomeno i suoi favori, introducendosi nel palazzo reale con il pretesto di damigelle della regina Caterina d’Aragona. La posta in gioco è alta: sedurre il re per far avere benefici economici e prestigio alla famiglia. Ma le vicende prenderanno una piega sempre più complicata man mano che entrambe pretenderanno di più.
Il cast artistico è di alto pregio e basta scorrerlo per capire quante attrici e quanti attori importanti sono sul set: Natalie Portman, Scarlett Johansson, Eric Bana, Mark Rylance, Kristin Scott Thomas, Benedict Cumberbatch, Eddie Redmayne, Andrew Garfield! In special modo le prime bellissime due che si giocano le carte più ambizione. In più c’è il tocco della sceneggiatura che è di Peter Morgan, nominato all’Oscar per The Queen.
Eppure, c’è qualcosa nel film che non gira alla perfezione, dando l’impressione che, pur nella piacevolezza della visione, si incappi in qualche intoppo, non tutto fili proprio liscio. Principalmente perché la regia non sviluppa a dovere il tema delle passioni e le personalità degli importanti personaggi ma neanche il pre-femminismo di quei tempi lontani non è fatto risaltare a sufficienza, nonostante le premesse dettate dalla mamma delle due donne protagoniste: “Impara l’arte di ottenere quello che vuoi dagli uomini. Non sbattendo i piedini, figlia, ma al contrario facendo credere agli uomini che sono loro a decidere. Questa è l’arte di essere donna!”




















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