L’ora più bella (2016)
- michemar

- 6 mar 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 11 giu 2023

L’ora più bella
(Their Finest) UK/Svezia/Francia 2016 dramma 1h57’
Regia: Lone Scherfig
Soggetto: Lissa Evans (romanzo: Their Finest Hour and a Half)
Sceneggiatura: Gaby Chiappe
Fotografia: Sebastian Blenkov
Montaggio: Lucia Zucchetti
Musiche: Rachel Portman
Scenografia: Alice Normington
Costumi: Charlotte Walter
Gemma Arterton: Catrin Cole
Sam Claflin: Tom Buckley
Bill Nighy: Ambrose Hilliard
Jack Huston: Ellis Cole
Helen McCrory: Sophie Smith
Eddie Marsan: Sammy Smith
Paul Ritter: Raymond Parfitt
Jeremy Irons: segretario di guerra
Richard E. Grant: Roger Swain
Henry Goodman: Gabriel Baker
Rachael Stirling: Phyl Moore
Jake Lacy: Carl Lundbeck
Patrick Gibson: Rex
TRAMA: Con la città di Londra priva di uomini, tutti impegnati al fronte, Catrin Cole ottiene un lavoro come scrittrice per un film di propaganda che necessita di un tocco femminile. Il suo talento naturale viene notato dal focoso produttore cinematografico Buckley, che non la avrebbe nemmeno presa in considerazione in tempo di pace. Con a cuore il morale della nazione, Catrin, Buckley e la loro colorata squadra di lavoro, lavorano intensamente per dare vita a un film che scaldi gli animi di tutti quanti. Sul set, mentre le bombe devastano la città, Catrin scoprirà come ci sia dramma, commedia e passione, tanto dietro la macchina da presa quanto davanti.
Voto 6

Da una regista come Lone Scherfig ci si può tranquillamente attendere, in qualsiasi tipo di soggetto, il solito tocco di drammaticità e romanticismo, come già aveva fatto intendere nel bel An Education e in altri simili.


Qui siamo in Inghilterra al tempo della Seconda Guerra Mondiale quando i bombardamenti dei nemici mettevano a dura prova la resistenza dei britannici, sia dal punto di vista fisico sia da quello mentale. La gente aveva bisogno di sostegno psicologico e molta parte la faceva la necessaria propaganda, sempre presente nei tempi di guerra. Anche il cinema può svolgere quel ruolo e lo ha sempre fatto.


Proprio per questo viene ingaggiata Catrin Cole con il compito di dare quel tocco femminile che manca nei filmati da proiettare nelle sale. Deve collaborare con lo sceneggiatore Tom Buckley (che inizialmente non la degna di uno sguardo, salvo poi…) e con un cineasta in difficoltà nel periodo difficile della carriera.


Gemma Arterton e Sam Claflin giochicchiano con i loro ruoli e forse manca anche un po’ di sintonia, ma per fortuna c’è Bill Nighy, che è un vero artista. Eddie Marsan è sempre un piacere ritrovarlo.






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