La finestra sul cortile (1954)
- michemar

- 2 lug 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 15 ago

La finestra sul cortile
(Rear Window) USA 1954 thriller 1h52’
Regia: Alfred Hitchcock
Soggetto: Cornell Woolrich (racconto)
Sceneggiatura: John Michael Hayes
Fotografia: Robert Burks
Montaggio: George Tomasini
Musiche: Franz Waxman
Scenografia: Hal Pereira, Joseph McMillan Johnson
Costumi: Edith Head
James Stewart: L. B. "Jeff" Jefferies
Grace Kelly: Lisa Carol Fremont
Wendell Corey: Thomas "Tom" J. Doyle
Thelma Ritter: Stella
Raymond Burr: Lars Thorwald
Judith Evelyn: Miss Lonelyhearts
Ross Bagdasarian: cantautore
Georgine Darcy: Miss Torso
Sara Berner: padrona del cagnolino
Frank Cady: padrone del cagnolino
Jesslyn Fax: Miss Hearing Aid
TRAMA: Jeff, fotoreporter immobilizzato in casa da una gamba rotta, deve vedersela con la rude infermiera Stella e con la fidanzata Lisa, desiderosa di strappargli una promessa di matrimonio. Per ingannare il tempo Jeff tiene sotto controllo dalla finestra la vita dei vicini e così facendo si accorge che una donna è scomparsa in modo misterioso. Si trasforma allora in un detective. I sospetti si addensano sul marito della donna, un commesso viaggiatore.
Voto 8,5

Apoteosi di tutte le ribollenti e appena trattenute fissazioni psicologiche e sessuali di Alfred Hitchcock, il film, tratto da un racconto di Cornell Woolrich, è forse quello che unisce meglio di altre occasioni divertimento, intrigo e psicologia. Forse è l’opera più famosa di tutta la carriera del regista (con la probabile eccezione del film del 1958 La donna che visse due volte). Affascinante studio sulla ossessione e sul voyeurismo, il film mette insieme un cast perfetto, una perfetta sceneggiatura e soprattutto un set perfetto.

Per avere massima libertà d'azione, Hitchcock fece costruire la copia di un affollato condominio di New York e del suo cortile: ogni finestra offre uno sguardo nella vita di altre persone e, in effetti, racconta una sua storia. In un appartamento, un compositore si accanisce sul pianoforte combattendo con la sua ultima creazione. In un altro, una ballerina si esercita in maniera compulsiva. Ce n'è uno che ospita una donna sola, sfortunata in amore, e un altro abitato da un'affettuosa coppia di giovani.

Jeff (James Stewart) è un fotoreporter di successo immobilizzato a causa di una gamba rotta. Costretto su una sedia a rotelle tutto il giorno, non ha niente di meglio da fare che spiare i suoi vicini. O almeno è quello che sostiene, perché la sua ragazza che fa la modella, Lisa (interpretata da una Grace Kelly sorprendentemente carnale in uno dei suoi ultimi ruoli prima di ritirarsi) e la sua eccentrica governante Stella (Thelma Ritter) osservano con perspicacia che è semplicemente dipendente dal voyerismo.

L'idea che esista qualcuno capace di tenere gli occhi lontani da una donna bella e luminosa come Lisa è difficilmente credibile, fino a che Jeff non inizia a sospettare che uno dei suoi vicini (un torvo Raymond Burr) abbia ucciso la moglie. Quasi subito, Jeff trascina Lisa e Stella nel giallo studiando in maniera ossessiva il comportamento del personaggio di Burr, alla ricerca di prove della sua consapevolezza. Ma mentre continuano le indagini furtive, vanno avanti anche le storie di tutti gli altri vicini, ignari del nefando complotto che fosse si sta svolgendo letteralmente alla porta accanto.

Il film è costruito con attenzione per ogni dettaglio, proprio come il suo set e l’abilissimo maestro Alfred Hitchcock si gode lo scenario del film. Noi, gli spettatori, siamo rapiti dalle azioni dei tre protagonisti, che a loro volta sono stregate da quelle degli altri personaggi. È un circolo vizioso di ossessioni intrecciate con umorismo nero e un pizzico di sensualità. In verità, sebbene il ficcanaso Jeff arrivi a scoprire un assassino, sono le numerose storie d'amore che traspaiono dagli altri appartamenti ad attirare al principio la sua attenzione. È ironico che le sue ossessioni sulla vita amorosa dei vicini di impediscano di riconoscere i forti sentimenti nei suoi confronti da parte di Lisa. Infatti, lo scapolo Jeff guarda i suoi vicini come una scusa per allontanare le sue avances matrimoniali. Solo quando le sue azioni lo mettono in pericolo capisce che quello che ha di fronte e molto meglio di quello che si può vedere fuori dalla finestra.
Capolavoro assoluto e cult memorabile.

Riconoscimenti
1955 - Premio Oscar
Candidatura al miglior regista
Candidatura alla migliore sceneggiatura non originale
Candidatura alla migliore fotografia
Candidatura al miglior sonoro
1955 - BAFTA
Candidatura al miglior film






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