La notte di San Lorenzo (1982)
- michemar

- 26 feb 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 18 mag 2023

La notte di San Lorenzo
Italia 1982 dramma storico 1h45'
Regia: Paolo e Vittorio Taviani
Sceneggiatura: Paolo Taviani, Vittorio Taviani, Giuliani G. De Negri, Tonino Guerra
Fotografia: Franco Di Giacomo
Montaggio: Roberto Perpignani
Musiche: Nicola Piovani
Scenografia: Gianni Sbarra
Costumi: Lina Nerli Taviani
Omero Antonutti: Galvano
Margarita Lozano: Concetta
Claudio Bigagli: Corrado
Miriam Guidelli: Belindia
Massimo Bonetti: Nicola
Enrica Maria Modugno: Mara
Sabina Vannucchi: Rosanna
Giorgio Naddi: il Vescovo
Renata Zamengo: la Scardigli
Micol Guidelli: Cecilia
Massimo Sarchielli: il fascista Marmugi
Giovanni Guidelli: il figlio di Marmugi
Mario Spallino: Bruno
Paolo Hendel: Dilvo
TRAMA: La notte di San Lorenzo è quella del 10 agosto, quando le stelle cadono e si esprimono i desideri. La vicenda si snoda attorno a questo giorno e i fatti narrati sono realmente accaduti: gli stessi autori ne sono stati protagonisti durante l'infanzia. Siamo nel 1944, e la cittadina toscana di San Miniato è occupata dai tedeschi in vena di rappresaglie; un gruppo di contadini si mette in marcia per sfuggire all'accerchiamento. Nonostante l'atrocità della guerra, il racconto è visto con gli occhi sognanti dei bambini, mentre i paesaggi della campagna toscana rivestono un'importanza fondamentale nell'articolarsi della vicenda
Voto 7

“La strage del Duomo di San Miniato” fu un fatto di guerra avvenuto il 22 luglio 1944 a San Miniato (Pisa), in cui cinquantacinque persone, radunate nel Duomo, perirono a causa di una granata sparata dal 337º Battaglione d'artiglieria campale statunitense, che colpì accidentalmente la chiesa dove erano assiepati un gran numero di civili. Fino al 2004 la responsabilità dell'eccidio fu erroneamente attribuita alle truppe tedesche della 3.a Divisione granatieri corazzati, allora in ritirata dalla cittadina. In realtà, come poi fu appurato, i fatti si svolsero in ben altra maniera. Durante un cannoneggiamento fra opposte artiglierie, disgraziatamente una granata americana centrò il Duomo provocando molti morti ed un centinaio di feriti.

Prendendo spunto dai fatti del Duomo ed abbracciando l'ipotesi della sola responsabilità tedesca della Strage, nel 1982 (quando ancora così era ritenuto) i fratelli Paolo e Vittorio Taviani, tra l'altro originari proprio di San Miniato, diressero uno dei loro film più famosi aggiudicandosi il Gran Premio Speciale della Giuria del Festival di Cannes. La location della scena nel film fu però la Collegiata di Empoli, perché si riteneva che l'impatto emotivo del vero duomo fosse ancora troppo forte. Per lo stesso motivo, il nome del paese venne mutato in San Martino.

Il film dei fratelli Taviani, commovente ed interpretato in maniera sentita e appassionante dal bellissimo cast, è comunque un capolavoro, a prescindere dalle responsabilità storiche, perché è giusto mostrare per non dimenticare le atrocità della guerra e per dare, se vogliamo, speranza nella notte delle stelle cadenti, quando si chiede il realizzarsi di un sogno: la pace.

1982 - Festival di Cannes
Grand Prix Speciale della Giuria a Paolo e Vittorio Taviani[4]
Premio della giuria ecumenica a Paolo e Vittorio Taviani
1983 - David di Donatello
Miglior film
Miglior regista
Miglior produttore
Migliore fotografia
Miglior montaggio
Candidatura migliore sceneggiatura
Candidatura migliore attrice esordiente a Norma Martelli
Candidatura miglior colonna sonora
Candidatura migliore scenografia
Candidatura migliori costumi
1983 - Nastro d'argento
Regista del miglior film
Migliore sceneggiatura






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