La ragazza di Bube (1964)
- michemar

- 2 mar 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 16 nov 2024

La ragazza di Bube
Italia/Francia 1964 dramma 1h49’
Regia: Luigi Comencini
Soggetto: Carlo Cassola (romanzo)
Sceneggiatura: Luigi Comencini, Marcello Fondato
Fotografia: Gianni Di Venanzo
Montaggio: Nino Baragli
Musiche: Carlo Rustichelli
Scenografia: Piero Gherardi
Claudia Cardinale: Mara
George Chakiris: Bube
Marc Michel: Stefano
Dany París: Liliana
Emilio Esposito: padre di Mara
Carla Calò: madre di Mara
Monique Vita: Ines
Mario Lupi: Lidori
Pierluigi Catocci: il prete
Ugo Chiti: Arnaldo
Bruno Scipioni: Mauro
TRAMA: Subito dopo la guerra, in Toscana, Mara si innamora di Bube, un giovane ex partigiano costretto a nascondersi perché implicato in un omicidio politico. A lungo separata dall'uomo che ama, mentre i compagni tentano di organizzare la sua fuga all'estero, Mara trova lavoro in città e conosce Stefano, un bravo ragazzo che le propone di sposarlo. Lei sta per accettare, quando riceve la notizia che Bube è stato arrestato.
Voto 7

Luigi Comencini adatta il bel romanzo di Carlo Cassola cercando di trasportarne fedelmente la storia e il disegno dei personaggi, pur adeguandoli alle sue esigenze. Infatti dall’età molto giovanile dei due protagonisti del romanzo si arriva al film dove troviamo sì due giovani ma dall’evidente aspetto più maturo. Personaggio centrale è Mara, una ragazza che assiste alle lotte partigiane e alle vendette del dopo guerra nei confronti dei fascisti e si innamora di un giovanotto che però deve scappar via dalle colline toscane della Val d’Elsa dove si svolgono i fatti narrati.
È una storia più d’amore che di guerra ma ovviamente condizionata da quel periodo storico e dalle lotte fratricide in cui il suo innamorato Bube si trova coinvolto.

Se Mara è tenace e determinata nei suoi sentimenti, fino a sacrificare tanti anni della sua vita per il giovane partigiano, Bube è ruvido e introverso, restio ad esternare le sue sensazioni ma passionale nelle sue idee politiche. Italo Calvino definì il bel personaggio femminile del romanzo “la prima apparizione umana positiva di grande statura della nuova narrativa italiana” e la giovane e bellissima Claudia Cardinale la rappresenta in maniera dolce e tenera, soprattutto è credibile, nonostante (come affermava ai tempi Mario Soldati) non si comportasse proprio come una vera ragazza toscana.

L’attrice, allora 26enne, finalmente non è doppiata e ciò le dà maggior veridicità e spontaneità.
Riconoscimenti
David di Donatello 1964
Miglior produttore
Nastro d'argento 1965
Miglior produttore
Migliore attrice protagonista a Claudia Cardinale
Grolla d'oro 1964
Migliore attrice a Claudia Cardinale






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