La truffa del secolo (2017)
- michemar

- 31 ott 2020
- Tempo di lettura: 2 min

La truffa del secolo
(Carbone) Francia/Belgio 2017 noir 1h44’
Regia: Olivier Marchal
Sceneggiatura: Olivier Marchal, Emmanuel Naccache
Fotografia: Antony Diaz
Montaggio: Julien Perrin, Raphaele Urtin
Musiche: Erwann Kermorvant
Scenografia: Arnaud Putman
Costumi: Valérie Le Hello
Benoît Magimel: Antoine Roca
Laura Smet: Noa Van Strecht
Idir Chender: Eric Wizman
Gringe: Simon Wizman
Michael Youn: Laurent Melki
Gérard Depardieu: Aron Goldstein
Dani: Dolly Wizman
Patrick Catalifo: Franck Moser
Moussa Maaskri: Kamel Dafri
Katherine Erhardy: Arza Goldstein
Carole Brana: Dana Roca
TRAMA: Rischiando di perdere la sua attività, Antoine Roca, un uomo comune e ordinario, mette in piedi una truffa destinata a diventare la rapina del secolo. Dandosi al banditismo, dovrà vedersela con tradimenti, omicidi e regolamenti di conti.
Voto 6,5

Olivier Marchal e il polar: un connubio che lascia sempre ben sperare. Anche questa volta il tosto regista francese sa confezionare un buonissimo prodotto ben conoscendo e raccontando il mondo e il sottobosco del cinema di genere. Il plot di partenza è presto detto: in pericolo di perdere la sua attività commerciale, Antoine Roca (un perfetto Benoît Magimel) un uomo comune, con una attività che sta scendendo la china e dirigendosi verso il fallimento aziendale, pensa bene di rimettersi in carreggiata sviluppando una truffa fiscale a livello europeo, un imbroglio di enormi dimensioni e con un giro di danaro notevole.

Una frode colossale che per essere lanciata necessita di forti capitali iniziali ma avendo una vita familiare alquanto travagliata è costretto a rivolgersi al suocero che a sua volta non lo sopporta. L’idea è quella, molto diffusa, come fanno in tanti, di entrare nelle piccolissime crepe delle leggi imperfette e allargare quelle fessure per godere benefici truffaldini. In questi casi, come succede spesso, è facile che non tutto fili liscio e quando la situazione si ingarbuglia parecchio e subentrano molte complicazioni, Roca sarò costretto ad affrontare il tradimento, l'omicidio e la guerra sul campo. Con l’acqua alla gola, a volte si è disposti a tutto, pur di salvare le situazioni difficilmente recuperabili.

Olivier Marchal sa trattare benissimo il noir e qui ci troviamo in una storia che è nera, proprio come il carbone oggetto delle transazioni. Il ritmo è elevato ed aumenta man mano che ci si avvicina al gran finale. Il regista è esperto del suo mestiere di narratore di storie losche e lo dimostra ancora una volta e i due uomini protagonisti gli danno certamente una mano adatta. Tanto che, va detto, una menzione speciale la merita Gérard Depardieu, attore che il regista chiama spesso: il particolare è che lui è perfetto, sempre che abbia voglia di impegnarsi. Perché è un grande attore, quando ci si mette.






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