Lasciati andare (2017)
- michemar

- 29 ott 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 14 giu 2023

Lasciati andare
Italia 2017 commedia 1h42’
Regia: Francesco Amato
Sceneggiatura: Francesco Amato, Francesco Bruni, Davide Lantieri
Fotografia: Vladan Radovic
Montaggio: Luigi Mearelli
Musiche: Andrea Farri
Scenografia: Emita Frigato
Costumi: Mariano Tufano
Toni Servillo: Elia
Carla Signoris: Giovanna
Verónica Echegui: Claudia
Luca Marinelli: Ettore
Giacomo Poretti: ing. Biraghi
Carlo De Ruggieri: il Pavido
Giulio Beranek: il calciatore
Valentina Carnelutti: Paola
Pietro Sermonti: Alessandro
TRAMA: Elia è uno psicanalista ebreo di pura scuola freudiana, che ha fama, grazie alla sua aria ieratica e distaccata, di generare immediata soggezione nei suoi pazienti. Elia vive da solo in un appartamento sullo stesso piano della sua ex moglie Giovanna, di cui è ancora segretamente innamorato. Il medico, dopo un lieve malore, gli prescrive una dieta ferrea e attività sportiva per buttare giù i chili di troppo. È così che Elia si imbatte in Claudia, una personal trainer con il culto del corpo ma molto meno della mente.
Voto 6

Ebbene sì, ogni tanto Toni Servillo si concede una vacanza da commediante vestendosi di un personaggio che lascia perplessi perché inaspettato. Lui gigioneggia oltremodo, come un primo della classe che si mescola con il resto della truppa ma in questo modo si fa sorpassare da uno dei migliori attori di ultima generazione: Luca Marinelli.

Al quale basta qualche apparizione recitata alla grande, cioè come solo lui sa fare, e si impadronisce della scena, ancora una volta con un bizzarro personaggio, un malavitoso romanaccio, un coatto come pochi che siccome è affetto dalla balbuzie non so se fa paura o ridere. O meglio, entrambe le cose.

Inoltre, finalmente si intravede una commedia abitata da un personaggio ebraico (fatto raro per il cinema italiano), che ovviamente caratterizza parecchio la scrittura e tentando così di divertirsi con qualche elemento in più ed anche nuovo. Sia chiaro che siamo davanti alla solita commedia italiana, appena appena sufficiente, giusto il minimo per osservare uno psicanalista annoiato che vede la sua vita sconvolta da una scatenata personal trainer spagnola. Il tocco in più è anche la simpatia travolgente di Carla Signoris.

Una simpatica “sceneggiata romana”, discretamente divertente, un buon intrattenimento.






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