Le pagine della nostra vita (2004)
- michemar

- 6 feb 2023
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 23 mag 2023

Le pagine della nostra vita
(The Notebook) USA 2004 dramma 2h3’
Regia: Nick Cassavetes
Soggetto: Nicholas Sparks (romanzo)
Sceneggiatura: Jeremy Leven, Jan Sardi
Fotografia: Robert Fraisse
Montaggio: Alan Heim
Musiche: Aaron Zigman
Scenografia: Sarah Knowles
Costumi: Gary Jones, Karyn Wagner
Ryan Gosling: Noah Calhoun
Rachel McAdams: Allison "Allie" Hamilton
James Garner: Noah Calhoun da anziano
Gena Rowlands: Allie Hamilton da anziana
James Marsden: Lon Hammond Jr.
Sam Shepard: Frank Calhoun
Joan Allen: Anne Hamilton
David Thornton: John Hamilton
Kevin Connolly: Finn
Heather Wahlquist: Sara Tuffington
TRAMA: Anni '40, Nord Carolina. Annie Hamilton, in vacanza con la facoltosa famiglia, conosce Noah Calhoun, un semplice operaio. I due vivono un'appassionata relazione e, dopo l'estate, quando si devono separare è una tragedia per entrambi. Anni dopo si ritrovano: la ragazza, che non ha mai dimenticato il suo primo amore, sta per sposarsi con Lon, ma sa che prima deve chiudere definitivamente il capitolo Noah.
Voto 6,5

L’anziana Allie Hamilton (Gena Rowlands) ha perso memoria di sé e del suo passato e sarebbe un essere vegetale se l'altrettanto anziano Noah Calhoun (James Garner) non le leggesse giorno dopo giorno le pagine di un diario. Nel diario si parla di due innamorati (Ryan Gosling e Rachel McAdams) nell'America degli anni '40, un amore difficile perché lui è un operaio e lei una ragazza di buona famiglia. I due vecchi, sicuramente affiatati, sono proprio quei due giovani e il diario è quello della donna, che da ragazza annotava le sue vicende personali e le riflessioni su un diario che è ancora lì, a ricordare quei bellissimi e romanticissimi giorni. The Notebook, come il piccolo computer di oggi e il taccuino come avremmo detto una volta, è il titolo originale e indica quel diario, fotografia del tempo che è passato ma che la malattia degenerativa ha cancellato dalla memoria dell’anziana Allie.

Non ho letto il romanzo di Nicholas Sparks da cui è tratto il film di Nick Cassavetes, ma ne parla bene chi lo ha fatto, soprattutto se amante dei libri pieni di romanticismo. Il particolare principale che salta agli occhi è che il film è girato dall’allora quarantacinquenne regista che porta un cognome pesantissimo e che è interessato ad un cinema molto lontano da quello del padre John, tanto amato dai cinefili esigenti della qualità: questi invece fa un cinema classico, spesso rivolto a storie sentimentali (se si fa eccezione dell’interessante Alpha Dog del 2006) e qui ci naviga fino ad affogare, tanto è drammaticamente romantico. A quanto pare, però, egli non è riuscito a trasportare al meglio lo scritto ma a mio parere, molte volte, le critiche sono state eccessive. Che poi è il rischio che si corre sempre con le storie d’amore che si protraggono nel tempo con le difficoltà che frappone la vita.

Il film si svolge in due intervalli temporali con gli stessi personaggi. Nelle scene moderne, Noah è interpretato da James Garner e Allie da Gena Rowlands (la madre del regista), mentre nelle sequenze che riguardano le vicende alla vigilia della Seconda guerra mondiale, i protagonisti sono Ryan Gosling e Rachel McAdams. Si scopre che Allie soffre di demenza, quindi, per risvegliare i suoi ricordi, Noah legge da un quaderno che racconta la loro tumultuosa, improbabile storia d'amore. Si erano incontrati da adolescenti nell'America degli Anni Quaranta, quando Noah era rimasto innamorato a prima vista della ragazza ma ci era voluto un po' per convincerla. Lei era una ragazza ricca, che trascorreva l'estate nella villa di famiglia nella Carolina del Nord; lui un ragazzo del posto che lavorava in una segheria ed era intelligente e poetico. Quasi immediatamente la disparità delle loro classi sociali divenne un problema, in quanto lei veniva da una famiglia borghese e benestante e lui era un semplice operaio. La disapprovazione e le difficoltà opposte dalla severa madre di Allie, Anne (Joan Allen), contrariamente al padre di lui FrankCalhoun (Sam Shepard), aveva portato alla forzata rottura del legame ed invece il destino li aveva riuniti dopo la guerra ma prima che lei sposasse il fidanzato, il soldato Lon (James Marsden). Non è commovente, tutto ciò?


Le sequenze del 1940 sono superiori a quelle che traspare nell’era moderna. Certo, la storia d'amore tra Allie e Noah è piuttosto ordinaria al cinema, ma Nick Cassevetes dirige gli attori con competenza e i personaggi sono simpatici, facendo esaltare una sorprendente chimica tra gli allora sconosciuti e non ancora affermati Ryan Gosling e Rachel McAdams. Lui, di importante, aveva fatto solo The Believer, lei praticamente nulla di eclatante, quindi un trampolino di lancio non indifferente per entrambi. Perché il film, alla faccia dei criticoni, è piacevole ed emozionante e chi ha uno spirito romantico deve avere a portata di mano un fazzolettino. Loro sono bravissimi e la storia funziona, nulla da eccepire. Perfino consona risulta la bella ed evocativa fotografia di Robert Fraisse ed altrettanto la musica di Aaron Zigman che non esagera mai. Sfortunatamente, le cose non funzionano altrettanto bene quando i due attori importanti dell’occasione, James Garner e la mamma del regista Gena Rowlands, prendono in consegna le loro parti: è qui che il film prende una piega decisamente stanca e poco avvincente. Sarà che la scrittura dei due sceneggiatori non ha saputo disegnarli a dovere, fatto sta che quel periodo non viene rappresentato alla pari del primo (e più lungo) periodo della bella trama.

Ryan Gosling dava segno del suo talento sin dai primi tempi e questo film ce lo ricorda ogni volta e se oggi è quello che è diventato dimostra come si potesse intuire già nei primi anni del XXI secolo quanto fosse già bravo, bello e simpatico, dai modi gentili che lo hanno sempre contraddistinto, tanto che oggi è uno dei più richiesti ed importanti attori di tutta Hollywood. La bravura e la bellezza di Rachel McAdams è già lampante: la solarità, la schiettezza della sua recitazione è qui ampiamente mostrata e sfrutta bene l’opportunità in un film adatto a lei per iniziare una eccellente carriera. Peccato per i due vecchi Gena Rowlands e James Garner, non ben utilizzati, ma i loro personaggi destano tanta tenerezza e fanno desiderare di poter invecchiare, come loro, con l’amore nel cuore.
Un po’ melenso, non c’è dubbio, ma soprattutto romantico nel senso più nobile del termine e resta un film che fa piacere vedere e lasciarsi andare, vivaddio, qualche volta ai sentimenti. Fa sempre bene, no?






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