Licorice Pizza (2021)
- michemar

- 28 lug 2022
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 26 dic 2023

Licorice Pizza
USA/Canada 2021 commedia 2h13’
Regia: Paul Thomas Anderson
Sceneggiatura: Paul Thomas Anderson
Fotografia: Paul Thomas Anderson, Michael Bauman
Montaggio: Andy Jurgensen
Musiche: Jonny Greenwood
Scenografia: Florencia Martin
Costumi: Mark Bridges
Alana Haim: Alana Kane
Cooper Hoffman: Gary Valentine
Sean Penn: Jack Holden
Tom Waits: Rex Blau
Bradley Cooper: Jon Peters
Benny Safdie: Joel Wachs
Maya Rudolph: Gale
Skyler Gisondo: Lance
Mary Elizabeth Ellis: Anita
John Michael Higgins: Jerry Frick
Joseph Cross: Matthew
John C. Reilly: Fred Gwynne
Emma Dumont: Brenda
TRAMA: Nella San Fernando Valley del 1973, Alana Kane e Gary Valentine crescono, si riconcorrono e si innamorano mentre cercano ognuno il proprio posto nel mondo. Entrambi consapevoli si sé e spaesati, vivranno il brivido del primo vero amore, l'ingresso nell'età matura e la riscoperta delle loro potenzialità.
Voto 7,5

Operazione nostalgia, quella del grande Paul Thomas Anderson, ritorno al passato, al suo passato da losangelino della San Fernado Valley, nei luoghi dove è nato (per la precisione a Studio City, nel 1970) e negli anni in cui è cresciuto. Non una autobiografia, ma uno sguardo panoramico della vita che era, quella dei ’70 della West Coast, con la sua musica, i pruriti della libertà sessuale già esplosi e la gioventù in fermento sin dagli anni ribelli del decennio precedente. Un progetto che il regista covava da molti anni e sempre rinviato perché, maniaco della scrittura precisa, non aveva ancora il materiale ideale. È un miscuglio tra un lavoro di una ventina di anni prima e le cose che ha scritto dopo Il filo nascosto, quando ha deciso di riprendere in mano la vecchia idea di un ragazzo di 16 anni che si innamora di una ragazza di 25 e si rivela molto più maturo di lei. Questo soggetto Anderson non l’aveva mai dimenticato e dopo aver continuato a rimuginarci sopra nel corso degli anni aveva raccolto nel frattempo una serie di storielle che un suo amico di Los Angeles gli aveva raccontato a proposito della sua infanzia da attore bambino, tra provini, materassi ad acqua, sale gioco. Ecco, questo è grosso modo il contenuto del film, arricchito da tante avventure e da due attori esordienti tanto sorprendenti da essere anche loro un’esplosione di gioia e di novità.

È la storia semplice e “adolescenzialmente” incosciente di due giovani, cresciuti nel luogo magico dell’infanzia di PTA. AlanaKane e Gary Valentine non si sono mai incontrati prima del giorno delle fotografie al liceo di Gary. Alana non è più una studentessa ma è una giovane donna che cerca di capire chi è al di là del suo lavoro poco entusiasmante come assistente fotografa. Gary si è già affermato come attore ed è pronto a dirlo ad Alana nel tentativo di far colpo su di lei. Divertita e incuriosita della sua sicurezza, Alana stringe con Gary un legame sincero, anche se imbarazzante. Cercando di rafforzare il rapporto con la ragazza, il giovane le offre l'opportunità di accompagnarlo ad un'apparizione televisiva a New York, che la ragazza d'impulso accetta. E da qui si snoda l’intera vicenda con mille cambiamenti in corso d’opera. Se lui è stato travolto dal fulmine dell’innamoramento, lei è scettica e lo respinge come farebbe una signorina già fatta verso un minorenne che la corteggia vistosamente.


Siccome l’amore non scoppia veramente, almeno vicendevole, saranno tanti i dispetti e le ripicche che si faranno per far ingelosire la controparte, con alterne reazioni, con imprevisti e avventure delle più strampalate degne dei film per ragazzi. Siccome la carriera d’attore di Gary è compromessa sin dagli inizi, per farsi notare maturo e pronto per una relazione con la 25enne, prova persino a fare l’imprenditore con idee rivoluzionarie, tipo vendere materassi ad acqua, chiamando a collaborare proprio Alana. L’impresa va e non va, sempre affrontata con goliardia e risate trattenute, condita dagli approcci falliti del maschietto che cerca di sbriciolare la resistenza adulta di lei. Se la vendita non ha grande successo lei prova a sua volta con il cinema hollywoodiano, con amicizie spericolate di divi affermati o con altre iniziative, che però stavolta servono a lei per far ingelosire Gary, il quale, di rimando, comincia ad uscire con le ragazzine della sua età e apre (che incoscienza, che sfrontatezza!) un punto di intrattenimento giovanile con i flipper, tanto di moda in quei tempi. Quando le strade, dopo mille avventure, sembrano separarsi, ecco che invece si rincorrono come due calamite che hanno trovato il verso giusto per attirarsi. La scena del marciapiede in cui si mettono a correre appena vistisi da lontano è il bignami dell’amore che scoppia con una deflagrazione di una bomba ad orologeria. Sì, perché non poteva essere altrimenti, prima o poi si sarebbero baciati colmi di attrazione fisica e intellettiva.

A parte la piacevolezza del film - che, confesso, non mi ha colpito immediatamente ma, come il sentimento tra i due protagonisti, mi ha conquistato come un farmaco a lento assorbimento e dopo mi ha fatto pendere per il giudizio nettamente positivo, anzi me lo ha fatto amare – a parte questo e a prescindere che PTA ha chiamato alla sua corte una folla di nomi eccellenti di divi del cinema che prestano il volto, anche in piccoli camei, di noti personaggi della Hollywood di allora, spesso con nomi cambiati, o attori-sosia per rappresentare Lucille Ball, William Holden, Jon Peters e Sam Peckinpah, a parte tutto ciò, uno dei maggiori meriti del regista è stata l’idea di dare i ruoli principali a due esordienti a dir poco esplosivi, dalla simpatia straripante, che, come il film, non conquistano al primo istante ma sequenza dopo sequenza, dimostrandosi non solo bravi ma proprio dotati di gran talento recitativo. La prima scoperta è Alana Haim, membro del gruppo musicale Haim, che comprende anche le due sorelle Este e Danielle, nel quale suona pianoforte e chitarra: ragazza dalla fisionomia irregolare che pare bruttina e che invece poi strega. Anzi diventa bella. Bravissima, è un talento naturale e recita magnificamente con molta naturalezza, come se lo avesse sempre fatto, Lui? Beh, lui è la sorpresa maggiore di tutta l’operazione: è Cooper Hoffman, figlio del mai dimenticato (perché insuperabile) Philip Seymour Hoffman. È tale la somiglianza che si resta basiti, stesse espressioni giovanili, stesso colore di capelli, stessa pelle, stesse lentiggini e non solo. Dal padre ha ereditato tutta la bravura che gli poteva trasmettere. Scelto dal regista anche perché PTA e PSH erano sempre stati amici, oltre ai cinque film in cui avevano lavorato assieme (il primo bellissimo Sydney, poi il sorprendente Boogie Nights - L'altra Hollywood, lo straordinario Magnolia, l’affascinante Ubriaco d’amore, il capolavoro The Master) e ha dovuto convincerlo per esordire, vincendo la ritrosia del giovane che mai pensava di trovarsi in un set cinematografico. Alana e Cooper, una coppia che lascia il segno.


Paul Thomas Anderson realizza un film fatto con la grande e riconosciuta arte e con la mano felice, partendo da piccoli avvenimenti giovanili anche suoi, specchiandosi nella vita di quegli anni – alla stessa stregua dello specchietto che Alana offre ai liceali in film per la foto degli annali – e forse riflettendo, con gioia e spensieratezza, sulla sua gioventù, le amicizie maschili, i goffi tentativi di avvicinarsi alle belle ragazze, le scorribande e i divi che scorrazzavano ubriachi per le strade californiane. È cinema di spazi, di colori, di neon di negozi sgargianti, ed è anche cinema di dialoghi efficacissimi, che danno felicità ai cinefili (“Sono battute di un copione o è la verità?”), con musiche che gli adulti ricordano con commozione: Nina Simone, Suzi Quatro, Sonny & Cher, Chuck Barry, The Doors, Blood Sweat & Tears, Paul McCartney & Wings, David Bowie, Donovan solo per citarne qualcuno. Insomma, una bellezza di immagini, sceneggiatura e colonna sonora: puro funny movie per l’autore e per lo spettatore. Ma a lenta combustione, perché, come successo a chi scrive, è stato il lungo retrogusto a far apprezzare maggiormente il film, che di primo acchito può dare l’idea di essere riuscito a metà ed invece lascia la bocca buona. È il cinema di PTA: puro, amabile, lineare, denso di sensazioni piacevoli, per lunghi tratti semplice - al contrario di altre occasioni (in particolare il suo capolavoro assoluto Il petroliere oppure The Master) - che, come ispirazione nostalgica, si avvicina al molto più complesso Vizio di forma. E in più ha il pregio di farci conoscere due attori davvero ma davvero simpatici: Alana Haim e Cooper Hoffman.
Riconoscimenti
2022 – Premio Oscar
Candidatura per il miglior film
Candidatura per il miglior regista
Candidatura per la migliore sceneggiatura originale
2022 – Golden Globe
Candidatura per il miglior film commedia o musicale
Candidatura per la migliore attrice in un film commedia o musicale a Alana Haim
Candidatura per il miglior attore in un film commedia o musicale a Cooper Hoffman
Candidatura per la migliore sceneggiatura






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