Lo sciacallo - Nightcrawler (2014)
- michemar

- 11 mar 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 11 lug 2023

Lo sciacallo - Nightcrawler
(Nightcrawler) USA 2014, thriller, 1h57'
Regia: Dan Gilroy
Sceneggiatura: Dan Gilroy
Fotografia: Robert Elswit
Montaggio: John Gilroy
Musiche: James Newton Howard
Scenografia: Kevin Kavanaugh
Costumi: Amy Westcott
Jake Gyllenhaal: Lou Bloom
Bill Paxton: Joe Loder
Rene Russo: Nina
Riz Ahmed: Rick
Ann Cusack: Linda
Kevin Rahm: Frank Kruse
Kathleen York: Jackie
TRAMA: A Los Angeles, regno di criminalità, incidenti, incendi e omicidi, il giovane Lou Bloom è alla disperata ricerca di lavoro quando scopre il giornalismo free lance. Insieme alle diverse troupe che riprendono reati e crimini, Lou si fa i muscoli in un mondo in cui ogni suono di sirena equivale a un possibile colpo di fortuna e ogni vittima è convertibile in denaro. Aiutato da Nina, una veterana delle news locali, Lou ottiene il successo ma la sua ricerca incessante di filmati lo renderà protagonista di una propria storia da raccontare.
Voto 7

Gli occhi, spaventosi/spaventati/spalancati pronti ad osservare ogni cosa che accade in giro e a rubare immagini, del protagonista - un dimagrito e totalmente in ruolo Jake Gyllenhaal da far paura - sono lo specchio del film, sono anche i nostri occhi allibiti, sono anche l'obiettivo della sua vita e della sua videocamera che deve raccogliere tutti i particolari più eclatanti e raccapriccianti di ciò che gli capita di trovare per le strade losangeline e dintorni, aspettando l'occasione della vita per affermarsi, del colpo che lo faccia affermare in quel tipo di mercato. Siamo oramai – ce ne siamo accorti, vero? - nell'era multimediale, della notizia più o meno nefanda che sconvolge i nostri telenotiziari con le news che urlano immagini, che gireranno su tutti i social (buco nero che ci inghiotte tutti i giorni), siamo anche e soprattutto per ciò che riguarda questo film, nel momento economico in cui un disoccupato è disposto a tutto pur di guadagnare velocemente e tanto. Sì, Nightcrawler è una iena notturna che va a caccia e mangia ovviamente di tutto.

Lui è Lou, che con una videocamera in mano sviluppa una morbosa attrazione per incidenti da vendere alle tv. Lou è estremamente ambizioso, Lou impara rapidamente le regole di un mestiere che richiede sacrificio, rischio e dedizione, Lou non ha amicizie, non lo vediamo frequentare alcuna persona, la sua stanza è solo un bivacco per riposare qualche ora per poi ripartire per la caccia notturna, allorquando a Los Angeles succede e può succedere di tutto. Purché faccia notizia e sfami la bocca della gente che distesa sul divano di casa davanti alla TV vuol vedere il peggio del peggio, un “Blob” che fa scandalo e sangue. La sua sponda, prima scettica poi interessata, è Nina, una produttrice di news per una TV locale ed è disposta a pagare in proporzione alla portata di pubblico e sponsor. Si sfruttano l’un l’altro, perfino fingendo (?) attrazione sessuale, ma tutto è per un secondo fine. Perfino il povero Rick, un altro sbandato e sprovveduto alla ricerca di un lavoro, sarà sfruttato per quello che potrà servire alla smania del protagonista, perché dopo sarà anche lui carta straccia, se non un particolare della notizia, un effetto collaterale.

La domanda del regista Dan Gilroy è: fin dove può spingersi un essere umano come Lou? Lui è un Jake Gyllenhaal che ha cambiato letteralmente pelle: perde 10 chili, mangia solo kale (in America sarebbe un cavolo riccio), corre 15 km. al giorno, ma sopra ogni cosa trasforma il suo bel sorriso in un ghigno sardonico, come se fosse totalmente strafumato e invece è solo bramosia e ossessione. Trasforma il viso e il portamento da bravo ragazzo in una iena umana. Forse si sta male solo a guardarlo mentre pensa e agisce, e nel frattempo pensa al dopo, senza sosta.

In ogni caso, Nightcrawler è un superbo Jake Gyllenhaal degno del massimo voto, in personaggio che lascia il segno, come spesso capita al bravissimo attore, capace – ce ne siamo ormai resi conto – di poter indossare i panni di qualsiasi personaggio, dal buono fino al cattivo di turno, il villain se volete. In un film che non fa respirare, Dan Gilroy ha imparato la lezione di Michael Mann, di David Cronenberg: l’uomo, il buio, la macchina, il sangue, il ghigno, la soddisfazione su un sorriso estraniato.

Riconoscimenti
Premio Oscar 2015
Candidato per la migliore sceneggiatura originale
Golden Globe 2015
Candidatura miglior attore in un film drammatico a Jake Gyllenhaal






Commenti