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Lucía y el sexo (2001)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 13 mag
  • Tempo di lettura: 2 min
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Lucía y el sexo

Francia/Spagna 2001 dramma 2h8’

 

Regia: Julio Medem

Sceneggiatura: Julio Medem

Fotografia: Kiko de la Rica

Montaggio: Iván Aledo

Musiche: Alberto Iglesias

Scenografia: James David Goldmark, Montse Sanz

Costumi: Estibaliz Markiegui

 

Paz Vega: Lucía

Tristán Ulloa: Lorenzo

Najwa Nimri: Elena

Javier Cámara: Pepe

Daniel Freire: Carlos / Antonio

Elena Anaya: Belén

Silvia Llanos: Luna

 

TRAMA: Quando Lucía, giovane cameriera in un ristorante nel centro di Madrid, viene a sapere della scomparsa del suo fidanzato, uno scrittore con cui viveva da sei anni, si rifugia in una tranquilla isola del Mediterraneo. Qui, in un’atmosfera splendente, piena di sole e aria pura, la ragazza scopre gli aspetti più oscuri del suo passato di coppia, come se fossero i passi proibiti di un romanzo che adesso l’autore, grazie alla lontananza, le permette di leggere.

 

VOTO 6


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Lucia è una giovane cameriera in un ristorante di Madrid. Subito dopo avere ricevuto la notizia di un incidente stradale in cui è coinvolto Lorenzo, scrittore e suo fidanzato, si reca su un’isola del Mediterraneo. Qui la ragazza, dopo essersi stabilita in una pensioncina e avere fatto conoscenza con la proprietaria, inizia a riflettere sui momenti passati della sua relazione con l’uomo, ripercorrendone i punti salienti, a partire da quando si sono conosciuti. Ma sull’isola, ad attenderla ci saranno delle novità importanti, strettamente legate a lei e a Lorenzo.



L’intreccio tra realtà, fantasia e finzione letteraria domina il film creando una struttura narrativa destrutturata e ambigua. Julio Medem tende a farci immergere nell’inconscio dei personaggi e di costruire una trama volutamente indecifrabile, che si avvale di simbolismi come la luna e il sole, ma anche di elementi più concreti come buchi e fari. La scelta del regista è quella, oltretutto, di suddividere il film in due parti – prima Lucia e poi El sexo -, il che non contribuisce a chiarire il significato complessivo dell’opera, rendendo la visione ancora più complessa.



Dal punto di vista visivo, la novità consiste nell’utilizzo della fotografia digitale, che esalta la luce mediterranea e crea un’atmosfera calda e intensa. Tuttavia, questa bellezza estetica contrasta con la complessità della trama e dei personaggi. Resta comunque un’opera sensuale e visivamente accattivante, sacrificando la coerenza e la chiarezza a favore di un simbolismo eccessivo.



È un film che, se mandato in onda sulle reti televisive, può andare solo su canali che non censurano, dato che già dal titolo si capisce quanto il sesso sia importante nella trama e per la protagonista, tanto che, per via di alcune scene esplicite, si potrebbero verificare dei tagli. La pellicola arrivò in Italia senza essere censurata ma ottenendo il divieto di visione ai minori di 18 anni.



Ha pretese di cinema impegnato (i riferimenti a David Lynch non mancano) ma pare più un pretesto per l’esposizione della bellissima Paz Vega che altro. L’attrice, che fu allora una vera rivelazione, vinse diversi premi.



Riconoscimenti

Premio Goya 2002

Miglior attrice rivelazione Paz Vega

Miglior musica originale

Candidatura miglior attore protagonista Tristán Ulloa

Candidatura miglior attrice non protagonista a Elena Anaya e Najwa Nimri

Candidatura miglior fotografia

Candidatura miglior regia

Candidatura miglior montaggio

Candidatura miglior film

Candidatura miglior sceneggiatura originale

Candidatura miglior suono



 
 
 

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