Madame Bovary (2014)
- michemar

- 3 apr 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 11 mag 2023

Madame Bovary
Germania/Belgio/USA 2014 dramma 1h58’
Regia: Sophie Barthes
Soggetto: Gustave Flaubert (romanzo)
Sceneggiatura: Felipe Marino, Sophie Barthes
Fotografia: Andrij Parekh
Montaggio: Mikkel E.G. Nielsen
Musiche: Evgueni e Sacha Galperine
Scenografia: Benoît Barouh
Costumi: Christian Gasc, Valérie Ranchoux
Mia Wasikowska: Emma Bovary
Henry Lloyd-Hughes: Charles Bovary
Ezra Miller: Leon Dupuis
Paul Giamatti: Monsieur Homais
Rhys Ifans: Monsieur Lheureux
Logan Marshall-Green: Marchese D'Andervilles
Olivier Gourmet: Monsieur Rouault
Laura Carmichael: Henriette
TRAMA: Annoiata nel suo matrimonio con un medico di campagna e soffocata dalla vita in una piccola città, l'irrequieta Emma Bovary persegue i suoi sogni di passione ed eccitazione, a qualunque costo.
Voto 6-

Nella Normandia ottocentesca, Emma, la figlia di un fattore, sposa Charles Bovary, un giovane medico, ma giunge ben presto ad annoiarsi di lui e della sua vita sociale, desiderando avventure e una vita più soddisfacente. Inizia dunque ad avere relazioni extramatrimoniali, che sembrano darle felicità ma alla fine non fanno che rendere più profonda la sua depressione.
Ennesima versione del celebre romanzo di Gustave Flaubert. Dopo autorevoli registi (Jean Renoir, Vincente Minnelli, Claude Chabrol, a cui si può aggiungere una versione piccantella all’italiana con Edwige Fenech ma di produzione tedesca), ci prova la quasi esordiente Sophie Barthes, la quale riunisce un cast buonissimo riproducendo un’opera timida e poco convincente. Come ben conosciamo, è la storia della moglie di un medico di una piccola cittadina che si lascia coinvolgere in una relazione extraconiugale nel tentativo di migliorare la propria posizione sociale. Emma, la protagonista, ha sempre sognato una vita migliore rispetto a quella che le garantisce l'allevamento di maiali del padre e per tale motivo sposa Charles Bovary, un medico che potrebbe esaudire ogni suo desiderio. La nuova esistenza, però, né riesce a renderla felice né appaga le sue aspettative.

C'è molta attenzione ai costumi, non solo per quelli visibili addosso ai personaggi, ma anche gli elaborati indumenti intimi e il conseguente sforzo necessario per vestirsi e spogliarsi ogni giorno, mentre i costumisti Christian Gasc e Valerie Ranchoux hanno disegnato sia splendidi abiti che pratici abiti quotidiani. Vediamo all'inizio del film che a Emma piacciono le cose che osserva e che le attirano l’attenzione, cosa che risulta evidente quando passa dalla limitatezza della sua modesta casa a quella del marito Charles e, come una gazza, il suo occhio è costantemente attratto dal bello e dal luccicante: che si tratti di un uomo giovane e bello o di un bel pezzo di stoffa è la stessa cosa e la reazione è sempre una: lei lo desidera. Infine, una volta incontrato il marchese, non può più frenarsi e quindi negare a se stessa la voglia sfrenata di comprare vestiti, ridisegnare la casa e iniziare una relazione.

La protagonista scelta è la brava Mia Wasikowska, sempre adatta a raccontare con il suo particolare viso, bello e misterioso, i travagli psicologici di una ragazza irrequieta e, come in questo caso, tormentata: la sua performance è fondamentale sotto questo aspetto. Non cambia mai così tanto da sembrare falsa, ma cambia sottilmente il modo in cui parla e con il portamento. Ci sono anche sottili cambiamenti di trucco, di capelli e persino delle sue abilità quotidiane come suonare il pianoforte. La sua bellezza particolare la rende perfetta in un ambiente moderno o in film d'epoca e il suo talento si traduce in qualsiasi periodo di tempo. Se la si confronta con la sua Jane Eyre, per esempio, lì è concentrata e seria, qui è svogliata e annoiata, rendendo bene la lontananza dei due personaggi.

Il cast, ovviamente, non è solo lei, essendo accompagnata da nomi importanti in campo internazionale, mentre la lettura di Sophie Barthes è condizionata dalla vivacità e dalla carnalità dei giovani protagonisti, a differenza delle altre versioni più austere, sicuramente migliori complessivamente di questa.










Commenti