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Master & Commander - Sfida ai confini del mare (2003)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 8 mag 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 11 mag 2023


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Master & Commander - Sfida ai confini del mare

(Master and Commander: The Far Side of the World) USA 2003 avventura 2h8'


Regia: Peter Weir

Soggetto: Patrick O'Brian (romanzo)

Sceneggiatura: Peter Weir, John Collee

Fotografia: Russell Boyd

Montaggio: Lee Smith

Musiche: Iva Davies, Christopher Gordon, Richard Tognetti

Scenografia: William Sandell

Costumi: Wendy Stites


Russell Crowe: cap. Jack Aubrey

Paul Bettany: dr. Stephen Maturin

James D'Arcy: ten. Tom Pullings

Edward Woodall: ten. William Mowett

Chris Larkin: cap. Howard

Max Pirkis: Blakeney

Jack Randall: Boyle

Max Benitz: Calamy

Lee Ingleby: Hollom

Richard Pates: Williamson

Robert Pugh: Mr. Allen, Master

Richard McCabe: Mr. Higgins


Trama: A bordo della sua Surprise, il capitano Jack Aubrey si lancia all'inseguimento della fregata napoleonica Acheron, assai più grande e potente, che minaccia le baleniere di Sua Maestà Britannica al largo delle coste del Sudamerica. Ma gli ostacoli da superare sono tanti, l'equipaggio è stato formato in tutta fretta e presto iniziano rivalità e gelosie.


Voto 6,5

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La quasi contemporanea uscita del primo film della saga de I pirati dei Caraibi e il susseguente successo potrebbero indurre a pensare che in quell’anno fosse scoppiata la mania delle avventure in alto mare, con battaglie e uomini che vivono tutta la vita sulle navi. Invece no, quel film e l’opera di Peter Weir, amante delle storie epiche di piccoli eroi, sono ben distanti e nascono con motivazioni differenti. Se il primo è il tipico film hollywoodiano da popcorn, il secondo ha origini letterarie, uno è pura fantasia, l’altro (sebbene non basato su una storia vera) prende spunto da rigorosi ed accurati riferimenti storici, basandosi sui romanzi di Patrick O'Brian incentrati sulle avventure del capitano “Lucky” Jack Aubrey e del dottor Stephen Maturin.

Quando il film si apre, siamo nel pieno del 1805 e le guerre napoleoniche sono in pieno svolgimento. In nessun luogo la paura che Napoleone diventi imperatore del mondo è più diffusa che in Inghilterra, dove il sentimento antifrancese è forte più che altrove. Così, nell'aprile di quell'anno, la HMS Surprise, comandata dal capitano Aubrey (Russell Crowe), è di stanza al largo della costa orientale del Brasile con la missione di fermare il corsaro francese Acheron. Il primo impegno è quasi un disastro per la nave, perché quella francese è più grande, più veloce e ha più cannoni. Solo la presenza di un banco di nebbia salva Aubrey e il suo equipaggio. Successivamente, inizia un inseguimento, con la Surprise che insegue l'Acheron attraverso l'Oceano Atlantico, intorno a Capo Horn e attraverso il Pacifico fino alle Isole Galapagos. Più a lungo va avanti l'inseguimento, meno chiaro diventa chi è l'inseguitore e chi è l'inseguito in questo gioco del gatto e del topo ad alto rischio.

A bordo della nave inglese, la patriottica devozione del capitano Aubrey si scontra con l'etica scientifica del suo amico e medico di bordo dottor Maturin (Paul Bettany), ma sapranno trovare la maniera per arrivare al successo dei propri scopi. Il film si apre e si chiude con emozionanti scene di battaglia, ma tutta la parte centrale si concentra sulla interessante costruzione del protagonista, l'interazione con l'equipaggio e i dettagli su com'era la vita a bordo di una nave della marina di Nelson. Ci sono anche alcuni momenti di alta tensione, dovuti anche alla notevole differenza di carattere tra i due personaggi centrali: Aubrey è un guerriero avventato e sgargiante dedito agli eccessi di alcol e coraggio. Maturin è molto più riservato, preferisce le attività intellettuali e ama i suoi studi naturalisti più dei suoi doveri di medico di bordo. In fondo, però, sono buoni amici. Oppure quando l’imbarcazione incontra un tifone al largo della costa di Capo Horn, ma gran parte del lungo segmento centrale del film riguarda questioni più banali e di vita quotidiana.

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Peter Weir ha avuto molti soldi a disposizione per costruire un colossal marino, forse anche un po' pachidermico ma la forte personalità di Russell Crowe tiene saldo tutto il film. Le sequenze spettacolari, i tempestosi cavalloni di Capo Horn e i cannoni micidiali riempiono un possente film di grande tradizione marinara.


Riconoscimenti

Premio Oscar 2004

Migliore fotografia

Miglior montaggio sonoro

Candidatura miglior film

Candidatura migliore regia

Candidatura migliore scenografia

Candidatura migliori costumi

Candidatura miglior trucco

Candidatura miglior montaggio

Candidatura miglior sonoro

Candidatura migliori effetti speciali

Golden Globe 2004

Candidatura miglior film drammatico

Candidatura migliore regia

Candidatura miglior attore in un film drammatico a Russell Crowe

Premio BAFTA 2004

Migliore regia

Migliore scenografia

Migliori costumi

Miglior sonoro


 
 
 

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