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Medicus - The Physician (2013)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 6 dic
  • Tempo di lettura: 2 min
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Medicus - The Physician

(The Physician) Germania 2013 dramma avventuroso 2h30’

 

Regia: Philipp Stölzl

Soggetto: Noah Gordon (romanzo)

Sceneggiatura: Jan Berger

Fotografia: Hagen Bogdanski

Montaggio: Sven Budelmann

Musiche: Ingo Ludwig Frenzel

Scenografia: Udo Kramer

Costumi: Thomas Oláh

 

Tom Payne: Rob Cole

Stellan Skarsgård: Barber

Ben Kingsley: Ibn Sinā

Olivier Martinez: Scià Ala ad-Daula

Emma Rigby: Rebecca

Elyas M’Barek: Karim

Fahri Yardım: Davout Hossein

Makram Khoury: imam

Michael Marcus: Mirdin

Stanley Townsend: Bar Kappara

Emil Marwa: Tuveh Ben Meir

Martin Hancock: Merlin

 

TRAMA: In Persia nel XI secolo, l’apprendista di un chirurgo si finge ebreo per studiare in una scuola che non ammette gli allievi cristiani.

 

VOTO 6


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In una piccola città mineraria dell’Inghilterra dell’XI secolo, Rob Cole (Tom Payne) è un bambino che rimane orfano e senza un soldo quando la madre muore per via di una misteriosa malattia. Promettendo a se stesso di diventare un buon medico e sfidare la morte, viaggia fino a Isfahan, in Persia, per studiare medicina e diventare allievo del grande maestro Ibn Sina (Ben Kingsley).



Attraverso innumerevoli prove e sfide, rinnegando la sua cristianità per fingersi ebreo e facendo mille sacrifici, con il passare degli anni Rob non mollerà mai le sue intenzioni. La sua ricerca instancabile della conoscenza lo porterà anche al mantenimento di una lunga e sincera amicizia e alla scoperta dell’amore vero. Il viaggio lo porterà ad affrontare ostacoli culturali, religiosi e personali, tra cui l’amore per Rebecca (Emma Rigby), una giovane donna che incarna il conflitto tra passione e dovere.



È un ambizioso dramma storico tratto da un romanzo di Noah Gordon. Il film, pur non avendo avuto una distribuzione cinematografica di rilievo in Italia, è un kolossal europeo che mescola avventura, spiritualità e scienza in un racconto epico ambientato nell’XI secolo.



Il film affronta con intensità e una certa eleganza visiva temi come il sapere contro l’ignoranza e come la medicina sia strumento di emancipazione, in contrasto con la superstizione e l’oscurantismo religioso. Ciò avviene inevitabilmente anche per il confronto culturale tra Occidente e Oriente. L’amore e il destino influiscono, inoltre, nella relazione con Rebecca, che è il cuore emotivo del film, ma anche il simbolo delle scelte difficili che la vita impone.



Il regista Philipp Stölzl dirige privilegiando una narrazione classica e visivamente sontuosa: è un progetto certamente ambizioso ma sa troppo di favola orientale, con tante vicende altalenanti tra la fortuna, la grande volontà e una resilienza impensabile. Il protagonista non è un eroe ma la sua storia gli rende merito.

Film discreto, un romanzone che si lascia seguire.

 


 
 
 

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