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Mezzanotte nel giardino del bene e del male (1997)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 30 nov 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 8 giu 2023


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Mezzanotte nel giardino del bene e del male

(Midnight in the Garden of Good and Evil) USA 1997 thriller 2h35’


Regia: Clint Eastwood

Soggetto: John Berendt (romanzo)

Sceneggiatura: John Lee Hancock

Fotografia: Jack N. Green

Montaggio: Joel Cox

Musiche: Lennie Niehaus

Scenografia: Henry Bumstead

Costumi: Kate Sawyer, Deborah Hopper


John Cusack: John Kelso

Kevin Spacey: James "Jim" Williams

The Lady Chablis: Frank "Chablis" Deveau

Jude Law: Billy Carl Hanson

Jack Thompson: Sonny Seiler

Irma P. Hall: Minerva

Alison Eastwood: Mandy Nichols

Paul Hipp: Joe Odom

Dorothy Loudon: Serena Dawes

Kim Hunter: Betty Harty

Michael Rosenbaum: George Tucker

Geoffrey Lewis: Luther Driggers

Bob Gunton: Finley Largent

Richard Herd: Henry Skerridge


TRAMA: Un reporter in trasferta si ritrova improvvisamente alle prese con il processo per omicidio di un milionario del posto con cui egli aveva stretto amicizia.


Voto 6,5

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Il film (e il romanzo di cui è il soggetto), tratto da una storia realmente accaduta) è inizialmente una panoramica delle eccentricità della città di Savannah, in Georgia, e si concentra su un omicidio e il successivo processo a James Williams (Kevin Spacey), un cosiddetto self made man, un arricchito, insomma, che ama essere collezionista d'arte, antiquario, bon vivant e omosessuale semi-dichiarato. Invece John Kelso (John Cusack) è il giornalista di una rivista che si ritrova in città per ammirare la nota e bellissima architettura e studiarne le tradizioni, che sono la vera attrazione del posto, su cui deve scrivere un servizio oltre che su una delle famose feste di Natale che Williams organizza nella sua villa. Il giovane reporter si trova molto incuriosito da questo ricco signore eccentrico, fin dall'inizio della conoscenza, ma soprattutto la sua curiosità viene stimolata quando incontra il suo amante violento, giovane e sexy, Billy Hanson (Jude Law).

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Un evento improvviso avviene più tardi, una notte: Billy muore e Kelso, anche professionalmente attratto dalle circostanze, rimane per seguire da vicino il processo per omicidio a carico proprio di Williams, che dichiara che è stata una reazione dovuta per legittima difesa perché aggredito dal giovane entrato in casa ubriaco e alterato da droghe. Durante la permanenza conosce alcune persone locali davvero curiose: l'irrefrenabile Chablis Deveau (Lady Chablis), una drag queen esuberante; Sonny Seiler (Jack Thompson), l’avvocato di Williams, il cui famoso cane, Uga, è la mascotte ufficiale dei Georgia Bulldogs, un uomo strano che conserva insetti nei risvolti e minaccia quotidianamente di avvelenare le condotte idriche della città; entrato nel Married Ladies Card Club, incontra anche Minerva (Irma P. Hall), una spiritualista. Un mondo variopinto di personaggi particolari. Poi, a causa del rapporto che nasce tra lui e James, la frequentazione di una donna, l’incontro con tanti soggetti eccentrici di Savannah, la partecipazione ai rituali notturni del cimitero e per aiutare a risolvere i misteri che circondano l'omicidio di Billy, il giornalista non riesce più a tornare a casa, sempre più attratto da ciò che sta scoprendo man mano.

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A leggere queste righe viene in mente, inevitabilmente, che è uno strano soggetto per gli argomenti che ha sempre avuto un artista come Clint Eastwood, innanzitutto perché pare un racconto lontano dai suoi interessi, inoltre costellato da personaggi sopra le righe e da una forte connotazione locale. Difficile per un europeo poi comprendere fino in fondo lo spaesamento culturale del reporter newyorchese di John Cusack nella città di Savannah con i suoi improbabili abitanti e le sue tradizioni. Un luogo dove il tempo, esteriormente, sembra essersi fermato ai tempi di Rossella O’Hara.

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La spiegazione dell’interesse di Clint al romanzo è sicuramente, come dice il titolo, lo scontro quotidiano tra il Bene e il Male nella vita di un uomo, la sottile e continua battaglia in cui da un lato c'è il fascino opulento e decadente dello stile di vita e dell'amicizia di un milionario, tanto che il giovanotto resta sedotto dal suo modo di vivere. Anche se, come spesso accade, tuttavia, non tutto è così affascinante come sembra essere: c’è tanta ipocrisia e c'è anche il tradimento e la disillusione con cui fare i conti. Dall'altra parte ci sono l’attrazione per una donna e l’attesa del corso della giustizia. Per tutto il film, John si ritrova sballottato da un campo all'altro, costantemente, andando a tentoni e creandosi una propria versione personale, forse troppo di comodo.

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Lo spettatore, pur restando interessato e quasi incantato da un mondo tanto particolare e fuori dal tempo, troverà il film come un’anomalia, un corpo estraneo nella filmografia di Clint Eastwood, che inspiegabilmente tralascia l’aspetto del dramma morale, che infatti non viene sviluppato in pieno, rimanendo – lui come noi - come un semplice e sbigottito testimone di ciò che avviene. Film senz’altro troppo lungo che però attrae, ancora una volta, non tanto per il personaggio ben interpretato dal bravo John Cusack quanto dall’innegabile talento di Kevin Spacey, che oscura tutti, che meglio di chiunque altro sa indossare i panni dell’ambiguo personaggio del padrone di casa, sempre a cavallo tra la sincerità e la menzogna, tra la correttezza ospitale e la scia malefica che lascia dietro il suo passaggio.



 
 
 

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