Millennium - Quello che non uccide (2018)
- michemar

- 3 ott 2023
- Tempo di lettura: 2 min

Millennium - Quello che non uccide
(The Girl in the Spider's Web) Germania/Svezia/USA 2018 thriller 1h55’
Regia: Fede Álvarez
Soggetto: David Lagercrantz (romanzo)
Sceneggiatura: Fede Álvarez, Jay Basu, Steven Knight
Fotografia: Pedro Luque
Montaggio: Tatiana S. Riegel
Musiche: Roque Baños
Scenografia: Eve Stewart
Costumi: Carlos Rosario, Ellen Mirojnick
Claire Foy: Lisbeth Salander
Sverrir Gudnason: Mikael Blomkvist
Lakeith Stanfield: Edwin Neeham
Sylvia Hoeks: Camilla Salander
Stephen Merchant: Frans Balder
Vicky Krieps: Erika Berger
Claes Bang: Jan Holster
Synnøve Macody Lund: Gabriella Grane
Cameron Britton: Plague
Andreja Pejić: Sofia
Mikael Persbrandt: Alexander Zalachenko
TRAMA: Lisbeth Salander indaga nuovamente al fianco del giornalista Mikael Blomkvist. L'oggetto delle investigazioni questa volta prende le mosse da un furto di dati, che l'ha lasciata quasi senza vita. Durante le sue ricerche, Lisbeth avrà modo di fare i conti con il suo traumatico passato.
Voto 6

Millennium è in un certo qual modo una parola magica che ricorda un tris di bestsellers e uno scrittore sfortunato che non ha potuto godere pienamente il suo successo. Significa anche una serie di film, di patria e anglosassoni (quello di David Fincher è ovviamente il migliore) ma significa pure la caratterizzazione del forte personaggio a seconda dell’attrice chiamata in causa. Ecco quindi che dopo l’originaria Noomi Rapace e la trasformata Rooney Mara arriva un altro tipino dalla faccia volitiva, ancora una donna minuta ma tesa come una molla: Claire Foy, la quale come le altre stupisce per come si adegua al personaggio.
Il film è praticamente il seguito di quello di Fincher e fu preannunciato come l’inizio di una nuova serie con un nuovo regista e nuovi soggetti, questa volta dello scrittore svedese David Lagercrantz che ha steso un’altra trilogia (!). La bravissima Foy veniva forte dei successi della serie The Crown, dall’interessantissimo Unsane di Soderbergh (dove ha saputo dimostrare la sua ecletticità nei generi) e il noto First Man - Il primo uomo. Ha saputo dare la sua impronta personale al personaggio, è stata in grado di dimostrare le sue qualità: la sua Lisbeth Salander si trova implicata in un complicato intrigo informatico, assoldata dallo scienziato informatico Frans Balder che le chiede di recuperare un programma da lui inventato in grado di collassare le sicurezze nazionali e armare il mondo con un solo click. Lisbeth ci metterà come sempre anima e corpo e diventerà il bersaglio degli Spiders, un'organizzazione criminale che vuole mettere le mani sul software e rapire August, figlio di Balder nonché chiave di accesso al programma. Ovviamente anche questa volta chiederà l’aiuto del giornalista Mikael Blomkvist (Sverrir Gudnason) e ritroverà la sorella creduta morta, Camilla (Sylvia Hoeks). Stavolta è la rete che la fa da padrona.
Nella sceneggiatura c’è anche lo zampino di Steven Knight. Non piaciuto a tutti e non capisco perché: io l’ho trovato un film ben fatto, che ho seguito con interesse.
Fede Álvarez è anche l’autore del tesissimo Man in the Dark.














Commenti