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Mona Lisa Smile (2003)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 11 nov
  • Tempo di lettura: 2 min
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Mona Lisa Smile

USA 2003 commedia 1h57’

 

Regia: Mike Newell

Sceneggiatura: Lawrence Konner, Mark Rosenthal

Fotografia: Anastas N. Michos

Montaggio: Mick Audsley

Musiche: Rachel Portman

Scenografia: Jane Musky

Costumi: Michael Dennison

 

Julia Roberts: Katherine Ann Watson

Kirsten Dunst: Betty Warren

Julia Stiles: Joan Brandwyn

Maggie Gyllenhaal: Giselle Levy

Ginnifer Goodwin: Connie Baker

Dominic West: Bill Dunbar

Marcia Gay Harden: Nancy Abbey

Juliet Stevenson: Amanda Armstrong

Topher Grace: Tommy Donegal

John Slattery: Paul Moore

Marian Seldes: preside Jocelyn Carr

Krysten Ritter: studentessa

Lily Rabe: studentessa

 

TRAMA: Katherine Watson, un’insegnante di storia dell’arte, idealista e testarda, stravolge il clima ottuso e repressivo del college femminile di Wellesley, dove studiano le ragazze più ricche e brillanti d’America. Katherine incoraggia le sue allieve a guardare oltre quanto è assodato nell’arte e a pensare con la propria testa.

 

VOTO 6


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Negli Anni ‘50 le aspettative dei giovani uomini erano, più o meno, le stesse di oggi, per le ragazze era molto diverse, moltissimo. Il film di Mike Newell punta dritto sull’aspetto di queste importanti differenze e diventa quasi un’operazione di sociologia, timida però.


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Siamo nel 1953 degli Stati Uniti, tempi di guerra fredda, maccartismo e segregazione razziale. Julia Roberts è Katherine, una bohémien californiana che ottiene un incarico di un anno per insegnare storia dell’arte a Wellesley, il grande college femminile del Massachusetts. Il primo giorno di lezione è sconcertata nello scoprire che tutte le sue studentesse hanno letto e apparentemente memorizzato il libro di testo ma non lo hanno elaborato e a questo punto si rende conto che deve rifare il suo programma affinché insegni loro quello che non hanno recepito.


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Tra le giovani, le più in vista sono Joan (Julia Stiles), Giselle (Maggie Gyllenhaal) e Connie (Ginnifer Goodwin), ma soprattutto Betty (Kirsten Dunst), la ragazza che le dà più filo da torcere perché è una che (d’altronde come le altre) ha già pianificato tutta la sua vita: sposerà il suo ragazzo, si laureerà, poi avrà dei figli e sarà beatamente felice per sempre. E considera Katherine, che non è sposata, come una sovversiva.


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L’idea di mettere una californiana dallo spirito libero in un bastione conservatore ha del potenziale, ma Mike Newell e Julia Roberts non fanno abbastanza affinché questo diventi l’arma vincente per il film. Più precisamente il demerito è del regista, che avrebbe potuto spingere l’interpretazione della brava attrice più in là, in un campo più coraggioso.


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Il film avrebbe potuto essere la versione femminile dell’indimenticabile L’attimo fuggente, anche se di contenuto e di significato culturale molto diverso, ma non è andata così: qualcosa riesce, qualcos’altro meno. In compenso lo schermo si illumina del sorriso di Julia Roberts, nell’ambito di un cast molto importante, compreso alcune delle giovani attrici nel pieno della loro ascesa artistica.


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Riconoscimenti

Golden Globe 2004

Candidatura miglior brano originale “The Heart of Every Girl” di Elton John

 


 
 
 

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