Noi e la Giulia (2015)
- michemar
- 5 apr 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 11 giu 2023

Noi e la Giulia
Italia 2015 commedia 1h55’
Regia: Edoardo Leo
Soggetto: Fabio Bartolomei (Giulia 1300 e altri miracoli)
Sceneggiatura: Marco Bonini, Edoardo Leo
Fotografia: Alessandro Pesci
Montaggio: Patrizio Marone
Musiche: Gianluca Misiti
Scenografia: Paki Meduri
Costumi: Elena Minesso
Luca Argentero: Diego
Claudio Amendola: Sergio
Anna Foglietta: Elisa
Edoardo Leo: Fausto
Stefano Fresi: Claudio
Carlo Buccirosso: Vito
Rufin Doh Zeyenouin: Abu
Ernesto Mahieux: Boss
Carmine Monaco: ragazzo del boss
Carmine Battaglia: Antonio
Mattia Sbragia: padre di Diego
Federico Torre: maresciallo
Salvatore Misticone: guardia
TRAMA: Diego, Fausto e Claudio, tre quarantenni insoddisfatti e in fuga dalla città e dalle proprie vite, da perfetti sconosciuti si ritrovano uniti nell' aprire un agriturismo. A loro si uniranno Sergio, un cinquantenne invasato e fuori tempo massimo, ed Elisa, una giovane donna incinta decisamente fuori di testa. A ostacolare il loro sogno arriverà, però, Vito, un curioso camorrista venuto a chiedere il pizzo alla guida di una vecchia Giulia 1300. La minaccia li costringerà a ribellarsi in maniera rocambolesca, dando vita a un'avventura imprevista, sconclusionata e tragicomica.
Voto 6,5

Come spesso si è potuto notare, Edoardo Leo è uno dei pochi casi, in Italia, che negli ultimi anni ha portato una ventata di novità. Sicuramente non in tutte le occasioni ma solo spesso, ha saputo fornire spunti di riflessione con il suo cinema leggero di comicità a volte malinconica, altre di facile consumo, in ogni caso però sufficientemente divertente. Non si parla di un genio, ovvio, ma di un attore/autore brillante e con qualche idea riuscita.

Dopo un buon secondo film da regista (Diciotto anni dopo), eccoci al quarto lavoro che diventa la sua consacrazione, con un bel cast ed una sceneggiatura corale che celebra la crisi generazionale di questi ultimi maledetti decenni, in cui chi si avvicina ai 40 anni non ha ancora trovato la strada definitiva nella vita e si va a tentoni.

Si può, per esempio, provare a sfondare con un agriturismo, che oggi va tanto di moda? Ci possono riuscire tre quarantenni squattrinati che incrociano sulla via della nuova avventura un cinquantenne invasato e una donna incinta alquanto fuori di testa? Fin qui siamo nell’ordinaria organizzazione di una commedia, ma se poi ci aggiungiamo una vecchia auto con la classica autoradio che non smette di funzionare nonostante sia sepolta letteralmente nella tenuta della nuova impresa e la criminalità organizzata che si fa viva per le sue “competenze” il quadro si complica, ma si completa anche, per la buona riuscita del film.


Ci si diverte il giusto e i personaggi sono davvero simpatici, merito di una sceneggiatura pieni di idee e battute riuscite. Perché “Siamo la generazione del piano B”.
Riconoscimenti
David di Donatello 2021:
Miglior attore non protagonista a Carlo Buccirosso
David Giovani a Edoardo Leo
Candidatura migliore sceneggiatura
Candidatura migliore attrice non protagonista a Anna Foglietta
Candidatura miglior attore non protagonista a Claudio Amendola
Candidatura migliore
Candidatura migliori effetti speciali
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