Non uccidere (2020)
- michemar

- 13 set 2023
- Tempo di lettura: 2 min

Non uccidere
(No matarás) Spagna thriller 2020 1h32’
Regia: David Victori
Sceneggiatura: David Victori, Jordi Vallejo, Clara Viola
Fotografia: Elías M. Félix
Montaggio: Alberto Gutiérrez
Musiche: Adrian Foulkes, Federico Jusid
Scenografia: Balter Gallart
Costumi: Irantzu Campos, Olga Rodal
Mario Casas: Dani
Milena Smit: Mila
Elisabeth Larena: Laura
Fernando Valdivienso: Ray
Javier Mula: Berni
Xavi Sáez: Rubén
Aleix Muños: Delado
Andreu Kreutzer: Fornido
Oscar Pérez: Primo
Xavi Siles: ispettore
Gerard Oms: Gérard
TRAMA: Dani, un bravo ragazzo che negli ultimi anni si è dedicato esclusivamente al padre malato, decide di riprendere in mano la sua vita dopo la morte del genitore. Proprio quando ha in mente un lungo viaggio, incontra Mila, una ragazza tanto sensuale quanto instabile, che trasformerà una notte in un vero incubo. Le conseguenze dell'incontro porteranno Dani a considerare cose che non avrebbe mai immaginato.
Voto 6

Dopo la morte di suo padre, Dani (il noto Mario Casas), un giovane dalla vita tranquilla e di routine, incontra Mila (Milena Smit) in un ristorante, che gli chiede di pagare per il suo cibo. Meravigliato e incuriosito lo fa e, come prevedibile, più tardi, la ragazza lo invita a unirsi a lei. Lui in linea di principio non vorrebbe, esita, ma alla fine accetta: non può immaginare che sarà l'inizio di una notte molto movimentata e piena di sorprese negative. E soprattutto di sangue.
Thriller drammatico ad alto ritmo in cui il giovane protagonista, che nella sua vita monotona ha trascorso molto tempo a prendersi cura del padre malato, dopo la sua perdita e in una notte tremenda, si trova suo malgrado coinvolto in una spirale di tensione, violenza, sopraffazione. Il regista David Victori riesce a far provare empatia verso Daniel immergendo lo spettatore nelle sensazioni del protagonista grazie alla gestione di effetti sonori e di macchina da presa, con lunghe sequenze incollate al personaggio. Fotografia quasi esclusivamente in luoghi notturni, interni, stanze buie, neon, giocando con l'oscurità e i contrasti.
Il ritmo forsennato, che accompagna l’intera narrazione, è incessante, ma per far questo il regista a volte calca troppo la mano ed esagera evadendo dalla credibilità, dalla verosimiglianza. Fortunatamente il film si fa seguire con la giusta ansia e tensione, tanto che, nonostante la non eccellenza complessiva, ha ricevuto il Premio Speciale al Noir in Festival che si tiene ogni anno in Lombardia e il noto attore protagonista Mario Casas è stato premiato in patria con il Goya.
Riconoscimenti
2021 – Premio Goya
Miglior attore protagonista a Mario Casas
Candidatura per la migliore attrice rivelazione a Milena Smit
Candidatura per il miglior attore rivelazione a Fernando Valdivielso


















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