top of page

Titolo grande

Avenir Light una delle font preferite dai designer. Facile da leggere, viene utilizzata per titoli e paragrafi.

Non è un paese per vecchi (2007)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 11 feb 2023
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 1 dic 2023


ree

Non è un paese per vecchi

(No Country for Old Men) USA 2007 thriller 2h2’


Regia: Joel e Ethan Coen

Soggetto: Cormac McCarthy (romanzo)

Sceneggiatura: Joel e Ethan Coen

Fotografia: Roger Deakins

Montaggio: Roderick Jaynes (Joel e Ethan Coen)

Musiche: Carter Burwell

Scenografia: Jess Gonchor

Costumi: Mary Zophres


Tommy Lee Jones: sceriffo Ed Tom Bell

Javier Bardem: Anton Chigurh

Josh Brolin: Llewelyn Moss

Woody Harrelson: Carson Wells

Kelly Macdonald: Carla Jean Moss

Garret Dillahunt: Wendell

Tess Harper: Loretta Bell

Barry Corbin: Ellis

Rodger Boyce: sceriffo di El Paso


TRAMA: Llewelyn Moss trova, in una zona desertica, un camioncino circondato da cadaveri. Il carico è di eroina e in una valigetta ci sono due milioni di dollari. Che fare? È una persona onesta ma quel denaro lo tenta troppo. Decide di tenerselo, dando il via a una reazione a catena che neppure il disilluso sceriffo Bell può riuscire ad arginare. Moss deve evitare, in particolare, le attenzioni di un sanguinario e misterioso inseguitore, Anton Chigurh.


Voto 8,5

ree

È il primo dei due protagonisti dei film dei fratelli Joel e Ethan Coen registi e sceneggiatori (qui anche montatori sotto falso nome) con un nome che inizia con una doppia “L”: questo è Llewelyn, nel sottovalutato ma bellissimo A proposito di Davis è Llewyn, perfino simile. Questo è un umo che vive con l’affettuosa moglie in una roulotte, il quale un giorno, andando a caccia, trova in uno spiazzo desertico i resti di una sparatoria con cadaveri, moribondi, un carico notevole di eroina ed una valigetta zeppa di dollari. La sua vita può cambiare di botto e deve studiare come sfruttare il colpo di (s)fortuna, ma le vicende lo porteranno ad incrociare altre due persone interessate. Il disilluso anziano sceriffo Ed Tom Bell, che indaga sull’eccidio e disquisisce sugli assurdi delitti della zona con la devota moglie Loretta (Tess Harper) e Anton Chigurh, un killer spietato contraddistinto dalla facilità con cui uccide tutti quelli che trova sulla strada, un personaggio disegnato con un forte senso di grottesco, printing tipico delle opere degli autori. Tre personaggi che non si conoscono, che seguono tre percorsi differenti ma che sono destinati a incrociarsi inevitabilmente.

ree

È principalmente un viaggio fuori dal comune, che è quello che i Coen sanno fare meglio: fondere perfettamente dramma, violenza e umorismo bizzarro. Realizzano anche qualcosa che molti avrebbero creduto impossibile: fornire un adattamento coerente e ragionevolmente fedele di un romanzo di Cormac McCarthy, per tanti definito appartenere alla categoria di “inadattabile”. Tuttavia, seguendo il loro percorso non scontato, Joel ed Ethan - seguendo l'esempio del celebre scrittore - decidono che, solo perché vale la pena raccontare una storia, non necessariamente essa richiede un finale pulito, e perché no con una conclusione discretamente aperta. I tre protagonisti, si diceva: Anton Chigurh (Javier Bardem) è un killer spietato che, come vediamo sin dall'inizio, è pericoloso anche quando è ammanettato e sotto la sorveglianza della polizia. Vaga per le pianure del Texas, uccidendo praticamente tutti quelli che incontra tranne quelli abbastanza fortunati da vincere un lancio di moneta in sua presenza. Llewelyn Moss (Josh Brolin, che pare un giovane Nick Nolte) è un ex saldatore che, durante una battuta di caccia, si imbatte in un affare di droga andato male che ha lasciato solo una strage. Prende una decisione pericolosissima, che forse non riesce neanche ad immaginare quanto, poiché gli interessati proprietari della borsa la vogliono ritrovare costi quel che costi. I Coen sanno usare i tempi del ritmo molto bene, qui implacabile e la trama è piena di colpi di scena e cambiamenti inaspettati e le opportunità per il pubblico di rallentare l’attenzione e riprendere fiato sono poche e ben distanziate. Come i migliori autori di thriller, i due cineasti non vogliono che gli spettatori si sentano troppo a loro agio con nessuno dei personaggi. E si badi che questa non è una commedia almeno non nel senso tradizionale o come hanno saputo fare in precedenza, ma ciò non impedisce loro di inserire piccoli momenti di umorismo secco e mascherato, persino da parte del più scettico e laconico sceriffo che si possa incontrare, l’eccellente Tommy Lee Jones, perfettamente a suo agio con un ruolo come questo.

ree

Javier Bardem scrive una pagina insolita e indimenticabile nella sua carriera, con la sua chioma di capelli scuri lunga fino alle spalle, l’espressione spietata ed il fucile ad aria compressa sempre a portata di mano, compreso la bombola al seguito. Il suo Chigurh è il tipo di persona che non vorresti incontrare mai, figuriamoci in mezzo al nulla. È probabilmente il cattivo più avvincente dello schermo da quando Anthony Hopkins ha dato vita ad Hannibal Lecter: termini come misericordia non hanno significato per lui, non fa domande né dà spiegazioni. Tommy Lee Jones, come detto, è come al suo solito affidabile e con un personaggio cucito addosso, perfettamente comodo con quegli stivali. Josh Brolin è irriconoscibile come l'assediato Moss, fornendo una prova che ha notevolmente migliorato il suo curriculum di attore. Il suo personaggio è un bravo ragazzo ma commette un grave errore. Da parte loro, Kelly Macdonald è dolcissima nei panni della moglie di Moss mentre Woody Harrelson (una parte piccola ma memorabile come cacciatore di taglie, sicuro di sé) fornisce un supporto efficace.

ree

Se c'è una cosa che si può sempre dire di un film dei fratelli Coen è che le regole e le aspettative convenzionali non esistono nei loro paraggi e lo conferma alla perfezione questo film, che è – e loro ci godono, è una loro prerogativa - un western che non è un western, un thriller poliziesco che non è un thriller poliziesco e una commedia che non è una commedia. Come era successo nel meraviglioso Fargo, il film si diverte a sbalordire e spiazzare gli spettatori. E mentre il finale, straniante e inatteso (perché ammettiamolo, non si fa il tifo per possessore della borsa?) può essere un punto dolente per alcuni, altri farà sorridere e annuire con apprezzamento. In buona sostanza, è proprio questo ciò che dovrebbe fare il buon cinema e il successo e le tantissime critiche positive ricevute ne sono la dimostrazione, ponendo il film tra i meglio riusciti nella già eccellente filmografia di Joel ed Ethan.

ree

Non è un capolavoro ma ci va molto vicino.


Riconoscimenti

Numero enorme di premi in tutto il mondo, per un totale di 164 vittorie e 139 candidature totali, tra cui:

2008 - Premio Oscar

Miglior film

Migliore regia

Miglior attore non protagonista a Javier Bardem

Migliore sceneggiatura non originale

Candidatura migliore fotografia

Candidatura miglior montaggio

Candidatura miglior sonoro

Candidatura miglior montaggio sonoro

2008 - Golden Globe

Miglior attore non protagonista a Javier Bardem

Migliore sceneggiatura

Candidatura miglior film drammatico

Candidatura migliore regia

2008 - Premio BAFTA

Migliore regia

Miglior attore non protagonista a Javier Bardem

Migliore fotografia

Candidatura miglior film

Candidatura miglior attore non protagonista a Tommy Lee Jones

Candidatura miglior attrice non protagonista a Kelly Macdonald

Candidatura migliore sceneggiatura

Candidatura miglior montaggio

Candidatura miglior sonoro

2008 - David di Donatello

Miglior film straniero



 
 
 

Commenti


Il Cinema secondo me,

michemar

cinefilo da bambino

bottom of page