Nuovo Cinema Paradiso (1988)
- michemar

- 12 feb 2023
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 20 mag 2023

Nuovo Cinema Paradiso
Italia/Francia 1988 dramma 2h35’ / 2h53’ (prima versione e director's cut) / 2h3’ (versione internazionale)
Regia: Giuseppe Tornatore
Sceneggiatura: Giuseppe Tornatore, Vanna Paoli
Fotografia: Blasco Giurato
Montaggio: Mario Morra
Musiche; Ennio Morricone
Scenografia: Andrea Crisanti
Costumi: Beatrice Bordone
Philippe Noiret: Alfredo
Salvatore Cascio: Salvatore Di Vita bambino
Marco Leonardi: Salvatore Di Vita adolescente
Jacques Perrin: Salvatore Di Vita adulto
Antonella Attili: Maria giovane
Nino Terzo: padre di Peppino
Enzo Cannavale: Ciccio Spaccafico
Isa Danieli: Anna
Leo Gullotta: Ignazio
Pupella Maggio: Maria anziana
Agnese Nano: Elena Mendola adolescente
Leopoldo Trieste: don Adelfio
Tano Cimarosa: fabbro
Nicola Di Pinto: idiota del villaggio
Roberta Lena: Lia
TRAMA: È la storia dell'amicizia tra Alfredo, proiezionista del cinematografo parrocchiale del paesino di Giancaldo in Sicilia, e Salvatore, diventato poi da grande affermato regista a Roma. Alla notizia della morte di Alfredo, Salvatore ripercorre nella sua memoria i momenti più significativi di questa amicizia e decide di tornare al suo paese per i funerali. Ma tra le altre sorprese scoprirà che la sala del Nuovo Cinema Paradiso sta per essere abbattuta.
Voto 8,5

Chi ama il cinema è impossibile non apprezzi il film, lo sguardo commovente e nostalgico di Giuseppe Tornatore sulla storia d'amore di un uomo con il cinema e la storia di un'amicizia molto speciale. Toccante (mai stucchevole) e sentimentale (mai sdolcinato), è il tipo di film in grado di rallegrare una giornata uggiosa e portare un sorriso sulle labbra dell'individuo più taciturno. Leggera e romantica, questa fantasia si tinge di realismo quel tanto che basta per farci credere nella sua magia, anche se siamo rapiti dal suo incantesimo. La maggior parte della trama è raccontata attraverso flashback.

All'inizio del film, incontriamo Salvatore (Jacques Perrin), un famoso regista, che ha appena ricevuto la notizia che un vecchio amico è morto. Prima di partire per il suo paesino natale di Giancaldo la mattina dopo per partecipare al funerale, ricorda la sua infanzia e adolescenza, ripensando a luoghi e persone che non vede da decenni. Da bambino orfano di padre, Salvatore (il piccolo Salvatore Cascio) amava i film e fuggiva con i soldi del latte per comprare l'ingresso a uno spettacolo mattutino al teatro locale, un piccolo posto chiamato Cinema Paradiso. (Scusate la digressione: io facevo pressappoco così, conservando il resto della bottiglia di latte quotidiano acquistato per la mia famiglia e quella di fronte e a fine settimana avevo i soldi sufficienti per il biglietto domenicale…🙂) Come lui, in tanti abbiamo imparato chi fossero Akira Kurosawa, Jean Renoir, John Wayne e Charlie Chaplin e quella sala diventava una seconda casa. Salvatore, alla fine, aveva sviluppato un'amicizia con il proiezionista, Alfredo (Philippe Noiret), un vivace uomo di mezza età che offriva consigli sulla vita, sul romanticismo e su come gestire un cinema e lavorò come apprendista non retribuito fino al giorno in cui il Paradiso bruciò. Quando un nuovo cinema fu eretto sullo stesso sito, l’adolescente Salvatore (Marco Leonardi) divenne il proiezionista. Ma Alfredo, ormai cieco a causa delle ferite riportate nell'incendio, rimase sullo sfondo, ricoprendo il ruolo di confidente e mentore del ragazzo che amava come un figlio.

La prima metà di Cinema Paradiso, con Salvatore Cascio nel ruolo del giovane protagonista, è la parte sicuramente migliore, la più “romantica”. Le esperienze del ragazzo a teatro, guardando film e ascoltando le storie di Alfredo, formano una sorta di viaggio di scoperta. Mentre coltiva il suo amore per i film, il pubblico è spinto a ricordare il significato personale del cinema. È un'esperienza evocativa e potente che tocca gli amanti del cinema più profondamente di quanto non lo faranno gli spettatori occasionali. Una volta cresciuto nella sua adolescenza, si passa da una sorta di celebrazione nostalgica dei film ad un tradizionale dramma di formazione, completo di delusione romantica ed euforia. Soprattutto con la storia d’amore con una ragazza, Elena (Agnese Nano), ma la sua profonda passione non viene ricambiata. Angosciato per la situazione, cerca il consiglio di Alfredo e poi prende una decisione coraggiosa: starà fuori dalla finestra di Elena ogni notte fino a quando lei non cederà. Alla fine, l'amore vince, ma la gioia di Salvatore viene infine sostituita dalla tristezza mentre Elena scompare per sempre dalla sua vita.

La bella opera di Giuseppe Tornatore è a volte divertente, a volte gioiosa e a volte commovente, ma è sempre calda, meravigliosa. Ci colpisce su molti livelli, ma la sua connessione più forte è con i nostri ricordi. Ci relazioniamo alla storia di Salvatore non solo perché è un personaggio simpatico, ma perché riviviamo le nostre esperienze cinematografiche d'infanzia attraverso di lui. Chi non ricorda la prima volta che si è seduto in un teatro, aspettando con impazienza che le luci si abbassassero? C'è sempre stata una certa magia associata al semplice atto di proiettare un film su uno schermo. Specialmente se la musica è quella di Ennio Morricone
Il regista attinge a questa mistica ed è per questo, più di ogni altra cosa, che è un grande film.

Riconoscimenti
1990 - Premio Oscar
Miglior film straniero
1990 - Golden Globe
Miglior film straniero
1991 - Premio BAFTA
Miglior film straniero
Miglior attore protagonista a Philippe Noiret
Miglior attore non protagonista a Salvatore Cascio
Migliore sceneggiatura originale
Migliore colonna sonora
Candidatura migliore regista
Candidatura migliore fotografia
Candidatura migliore scenografia
Candidatura migliori costumi
Candidatura miglior trucco
Candidatura miglior montaggio
1989 - Festival di Cannes
Grand Prix Speciale della Giuria a Giuseppe Tornatore
1989 - David di Donatello
Miglior colonna sonora
Candidatura miglior film
Candidatura migliore regia
Candidatura miglior attrice non protagonista a Pupella Maggio
Candidatura miglior produttore






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