Pallottole in libertà (2018)
- michemar

- 7 giu 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 26 giu

Pallottole in libertà
(En liberté!) Francia 2018 commedia 1h48’
Regia: Pierre Salvadori
Sceneggiatura: Benjamin Charbit, Benoît Graffin, Pierre Salvadori
Fotografia: Julien Poupard
Montaggio: Isabelle Devinck, Julie Lena, Géraldine Mangenot
Musiche: Camille Bazbaz
Scenografia: Michel Barthélémy
Costumi: Virginie Montel
Adèle Haenel: Yvonne Santi
Pio Marmaï: Antoine Parent
Vincent Elbaz: cap. Jean Santi
Damien Bonnard: Louis
Audrey Tautou: Agnès Parent
Octave Bossuet: Théo
TRAMA: Una vedova scopre che suo marito aveva mandato in prigione un innocente per coprire i suoi crimini.
Voto 6,5

Yvonne, ufficiale di polizia di una cittadina della Costa Azzurra, scopre, interrogando un criminale, che Jean Santi, il suo defunto marito e capo della polizia locale, conduceva una doppia vita: lo intuisce perché l’indagato riconosce il suo anello di nozze come parte del bottino di una rapina. La scoperta sconvolge la sua esistenza ma il collega Louis le consiglia di mantenere il segreto su colui che tutti reputavano un eroe. Nel frattempo, il capro espiatorio Antoine esce dal carcere dopo aver trascorso otto anni dietro le sbarre proprio a causa di Santi. Anche se supportato da una moglie amorevole, egli non riesce a dimenticare l'ingiustizia subita. I tentativi di Yvonne di aiutare Antoine metteranno presto la poliziotta nei guai.

Il film è una esuberante commedia francese che viaggia tra i generi e tratta, per merito del bravo regista Pierre Salvadori, il tipico polar francese in una maniera davvero originale. La figura che predomina, almeno nelle leggende che si raccontano a suo carico, è quella di un poliziotto, il capo della polizia locale, morto e ricordato quasi come un eroe e che invece ha un passato non proprio limpido. Sua moglie Yvonne, poliziotta anch’essa, scopre in ritardo la realtà, mentre ogni sera raccontava al figlio le gesta memorabili del padre che non era affatto lo stinco di santo che si pensava.
Il particolare atipico, per una storia poliziesca, è che allorquando l’innocente Antoine - uscito finalmente dal carcere dopo aver scontato la pena - pensa di avere il diritto di commettere davvero il crimine per il quale era stato ingiustamente condannato e di dare così un senso agli anni persi. Anziché far finta di niente, la vedova decide, con un enorme coraggio, di rendergli giustizia (!) e di aiutarlo a riparare il danno subito, dando così un esempio al figlio e a tutti.

Il film si apre con una scena action che in un primo momento crediamo vera ma che poi si rivela il racconto ingannevole della falsa vita del padre che Yvonne fa al figlio. La sua decisione però va oltre e decide di porre davvero giustizia alle malefatte commesse dal marito caduto in azione.

Una commedia, se vogliamo, audace e bizzarra, perché mescola il poliziesco all’intrattenimento allegro in modo intelligente e divertito, quasi come un balletto degli equivoci, in cui primeggia in un ruolo per lei atipico la bella Adèle Haenel, già ammirata in La ragazza senza nome dei Dardenne, 120 battiti al minuto e nel meraviglioso Ritratto della giovane in fiamme.
Pierre Salvadori è un regista molto interessante e i suoi film sono sempre molto singolari, sempre sullo sfondo della commedia adattata alle circostanze.
Riconoscimenti
Cannes 2018
Premio SACD (Quinzaine des Cinéastes)
César 2019
Candidatura miglior film
Candidatura miglior attrice protagonista Adèle Haenel
Candidatura miglior attore protagonista Pio Marmaï
Candidatura miglior attrice non protagonista Audrey Tautou
Candidatura miglior attore non protagonista Damien Bonnard
Candidatura miglior sceneggiatura originale
Candidatura miglior colonna sonora
Candidatura miglior montaggio
Candidatura miglior regia










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