Parla più forte (2021)
- michemar

- 13 feb 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 3 dic 2023

Parla più forte
(On est fait pour s'entendre) Francia 2021 commedia 1h33’
Regia: Pascal Elbé
Sceneggiatura: Pascal Elbé
Fotografia: Rémy Chevrin
Montaggio: Jennifer Augé
Musiche: Christophe Minck
Scenografia: Patrick Durand
Costumi: Nathalie Raoul
Pascal Elbé: Antoine
Sandrine Kiberlain: Claire
Valérie Donzelli: Léna
Emmanuelle Devos: Jeanne
François Berléand: Francis
Marthe Villalonga: Angèle
Claudia Tagbo: Juanita
Manon Lemoine: Violette
Frédéric Merlo: Frédéric
Anne Azoulay: Nicole
Antoine Gouy: Julien
Bérangère McNeese: Chloé
Atmen Kélif: Pierre
Philippe Uchan: Philippe
Julia Faure: Florence
TRAMA: Antoine sembra non sentir niente e nessuno: i suoi studenti (che pretendono da lui più attenzione), i suoi colleghi (a cui non piace la sua mancanza di concentrazione), i suoi amori (che lo accusano di mancare di empatia). Ciò accade per una buona ragione: seppur giovane, ha quasi perso del tutto l'udito. La nuova vicina di casa Claire, trasferitasi temporaneamente dalla sorella con la figlia dopo la partenza del marito, sperava in un po' di calma e tranquillità. Nessuno però è più rumoroso di Antoine, con la sua musica a tutto volume e la sveglia che suona in continuazione. Nonostante ciò, Antoine e Claire sono fatti per andare d'accordo.
Voto 6,5

Quanta pubblicità vediamo in TV a proposito dell’udito che non funziona più, delle parole che perdiamo, della gente che parla e la persona affetta da sordità non capisce nulla? In effetti è un problema sociale ma soprattutto di socialità, di rapporto con gli altri. Invece di farne un dramma serio, il cinema francese, come suo solito, lo traduce in una commedia seriosa ma simpatica, così come ha fatto Pascal Elbé, anche protagonista, che ne ha fatto una storia su cui si riflette e che fa sorridere.

Insegnante di storia, cinquantenne, affascinante, potrebbe sembrare che Antoine non abbia voglia di ascoltare i suoi alunni, i suoi vicini di casa e le donne che tentano di stare con lui; ma la verità è che, semplicemente, non ci sente. Tutti quelli che gli sono vicini lo criticano per non aver ascoltato, non essersi concentrato o non essersi sforzato di farlo: il problema, nonostante la giovane età, è che non ci sente!

Succede che nel condominio dove abita, Claire (Sandrine Kiberlain) e sua figlia Violette (Manon Lemoine) si trasferiscono per alcuni giorni dalla sorella Léna (Valérie Donzelli), sperando in pace e tranquillità ed invece sorge un grave problema: l’inquilino di sopra Antoine ascolta musica ad altissimo volume e non spegne mai la sveglia che suona continuamente.
Qualcosa bisognerà fare, anche se Antoine non lo vuole ammettere. Ed è un bell’uomo single, per giunta!

Il titolo originale della simpatica commedia, che è anche sentimentale, è molto significativo: Siamo fatti per andare d'accordo. Perché non si può vivere isolati e chiusi nel proprio mondo silenzioso, senza rapportarsi agli altri. La disabilità non è affatto divertente. Dal momento che la persona con disabilità è socialmente definita come priva di una facoltà, dalla mobilità alla cosiddetta mente sana, comprese le disabilità uditive e visive, può aspettarsi nel migliore dei casi pietà, nella peggiore derisione da atteggiamenti più o meno intenzionali. Ecco perché il film diventa interessante, dal momento che Pascal Elbé sdrammatizza questo delicato argomento. Il suo Antoine è abbastanza danneggiato dallo scarso udito, ma la narrazione e la sceneggiatura non ne fa un grosso problema, tranne che per alcune battute relativamente prevedibili.
Ma il vero problema drammatico è comunque altrove: nella percezione di sé da parte di un uomo che è diventato asociale molto prima che gli venisse diagnosticata la sordità e perciò l’attore-regista ci invita a un racconto sull'apertura al mondo.
Il cinema della commedia francese non tradisce e sforna ancora un film che diverte con alto tasso di simpatia.
Ottimo cast per un film piacevole.






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