Questione di tempo (2013)
- michemar
- 11 feb 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 8 dic 2020

Questione di tempo
(About Time) UK 2013 commedia romantica 2h3'
Regia: Richard Curtis
Sceneggiatura: Richard Curtis
Fotografia: John Guleserian
Montaggio: Mark Day
Musiche: Nick Laird-Clowes
Scenografia: John Paul Kelly
Costumi: Verity Hawkes
Domhnall Gleeson: Tim
Rachel McAdams: Mary
Bill Nighy: padre di Tim
Lydia Wilson: Kit Kat
Lee Asquith-Coe: Bin Man
Lindsay Duncan: madre di Tim
Tom Hollander: Harry
Margot Robbie: Charlotte
Will Merrick: Jay
TRAMA: La notte dopo un'altra insoddisfacente festa di Capodanno, il ventunenne Tim Lake scopre di poter viaggiare nel tempo. Pur non essendo in grado di cambiare le sorti del mondo, Tim può usare la scoperta per modificare ciò che accade nella sua vita privata. Decide così di rendere il suo angolo di universo un posto migliore trovando come fidanzata la ragazza dei suoi sogni. Sfortunatamente per lui, gli incontri fatti con il viaggio nel tempo non sono così semplici come sembrano.
Voto 7

Viaggiare nel tempo è stato e sarà sempre un sogno dell'uomo, in particolare di quello con maggior fantasia e che immagina progetti che altrimenti sarebbero irrealizzabili, ma anche – ed è questo il caso - di chi sogna di aver la possibilità di cambiare e correggere errori del passato. Magari! Ah, quante volte si desidera raddrizzare le vicende personali andate storte, rimediare alle occasioni perse e mettere riparo agli sbagli. Scommetto che non avremmo più rimpianti!

Tim ci prova e ci riprova, da quando ha saputo dal padre che gli uomini della sua famiglia hanno sempre avuto la capacità di viaggiare nel tempo. Che bella magia! Richard Curtis, che nel suo indimenticabile I Love Radio Rock (sempre con l’immarcescibile e simpatico Bill Nighy) ci aveva fatto ballare e immaginare un altro mondo libero e indipendente, ritorna con i suoi colori e il suo cinema corale: tanti personaggi, tanti andirivieni e tante occasioni per tutti per essere felici. E se il film ha un patrimonio di magia è perché questo è un film davvero magico, specialmente quando il regista smonta e ricostruisce all’infinito le coordinate spazio/tempo, facendoci tornare in mente le evoluzioni di Michel Gondry e dei suoi due innamorati che volevano cancellare il loro amore.

Definirlo con il termine "delizioso" potrebbe perfino risultare riduttivo, meraviglioso com'è. È così piacevole che quando finisce ci si rimane male: sarà per quel muso ultra simpatico di Domhnall Gleeson (pregio di famiglia!), per i sorrisi di Rachel McAdams, per la mimica corporea dell'impareggiabile Bill Nighy, sarà forse per la dolcissima storia. Non so, so solo che il romanticismo a cinema non è stato mai così piacevole: nessun dramma, non mélo e tanta simpatia!
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